Ministro Speranza: chi controlla i passeggeri degli aerei che arrivano in Sicilia dalle Regioni più esposte al Coronavirus?

2 marzo 2020

Ce lo chiediamo dopo aver letto le dichiarazioni del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Ma il Ministro della Salute, Roberto Speranza, che fa? Non è ‘bravo’?

Ci avevano detto che il Ministro della Salute, Roberto Speranza, è bravo. Ma a giudicare dal comunicato stampa diffuso dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci – fino in questo momento non smentito – non ci sembra che le cose stiano così.

Che è successo? Il presidente della Regione si è accerto che i controlli negli aeroporti siciliani, rispetto all’emergenza Coronavirus, lasciamo a desiderare.

Ma leggiamo su La Sicilia le dichiarazioni di Musumeci:

“Comprendiamo la paura con la quale il direttore regionale dell’Usmaf abbia dovuto smentire quello che ha dichiarato pubblicamente davanti al prefetto di Catania, quello che hanno detto a noi i volontari, in presenza dei funzionari di polizia, e quello che hanno visto, nei giorni scorsi, migliaia di passeggeri in arrivo allo scalo etneo. Sono indignato – aggiunge il governatore della nostra Isola – e penso che un funzionario dello Stato che mente pubblicamente non abbia il minimo senso delle istituzioni. A questo punto desidero sapere se da Roma è arrivato un nuovo impulso a non controllare i voli che arrivano dalle tre Regioni più esposte. Questa mattina scriverò al ministro Speranza. Basta con questi giochetti sulla pelle dei siciliani”.

“Secondo le precisazioni dell’Usmaf, ovvero l’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera che dipende dal Ministero della Salute – leggiamo sempre su La Sicilia – questo ente ha l’obbligo di eseguire i controlli soltanto sui passeggeri provenienti da voli internazionali e sui passeggeri in transito da Roma (da scali esteri) con meta finale Catania. È stato così fino a ieri e sarà così fin quando le disposizioni ministeriali non cambieranno. Sì, perché questa procedura non è un capriccio o una scelta dell’Usmaf, ma, come detto, una precisa direttiva del governo centrale che forse, alla luce di quanto sta accadendo in quelle Regioni del nord, andrebbe corretta.

“Ho provato stupore nel leggere sul vostro giornale le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione, Nello Musumeci, che, dopo essere stato in visita sabato scorso all’aeroporto di Catania insieme con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, ha detto, testualmente, che ‘finalmente l’Usmaf, da tre giorni a questa parte, provvede all’accertamento delle condizioni di salute dei viaggiatori di tutti i voli in arrivo – ha detto il Claudio Pulvirenti, direttore dell’Ufficio della sanità marittima, aerea e di frontiera della Sicilia  -. Niente di più falso. Le disposizioni ministeriali sono chiarissime e noi non abbiamo la libertà di cambiare le regole. Finora è così, e fin quando non ci sarà, se mai ci sarà, una nuova direttiva del governo Conte, noi continueremo a fare i controlli sui passeggeri in arrivo dall’estero e da Roma. Tutti indistintamente, perché su quelli che arrivano da Fiumicino non possiamo sapere se hanno fatto altri scali”.

“Fonti molto attendibili – scrive La Sicilia – hanno confermato che in realtà negli ultimi giorni, da quando il virus è arrivato al Nord Italia, controlli a campione vengono eseguiti anche su chi arriva dagli scali di Milano, Bergamo, Venezia e Bologna. Fatto, questo, che non viene smentito dal dott. Pulvirenti”.

 

 

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