Palermo: abolizione della ZTL, stop al Tram, trasformazione delle rotaie in piste ciclabili e all’AMAT…

28 febbraio 2020

… per i mezzi AMAT basta con l’attuale biglietto: abbonamento di 5 euro per un mese. Questa è la nostra proposta. Che nasce da una constatazione oggettiva: il Comune di Palermo non può reggere economicamente un Tram che costa una barca di soldi. Gli introiti della ZTL giornaliera e notturna non basteranno. Più logico puntare su biciclette e bus elettrici

Lo sappiamo: a Palermo gli appalti sono importanti. Però c’è un momento in cui bisogna dire basta. Ebbene, il momento per dire basta è arrivato. Basta con il Tram: è solo un inutile sperpero di risorse. Basta con i grandi appalti del Tram. Bisogna voltare pagina.

All’AMAT – l’Azienda del Comune che si occupa del trasporto delle persone – è in grave difficoltà finanziaria. Già senza la gestione del Tram c’erano problemi. Da quando gestisce il Tram – in perdita – i problemi dell’AMAT si sono moltiplicati.

Esiste una soluzione? Sì: il blocco delle attuali linee di Tram che, oggi, servono, sì e no, l’1% delle popolazione, peraltro solo in alcune ore del giorno e non tutti i giorni (la Domenica il Tram registra pochissimi passeggeri).

Qualcuno pensa che i problemi del Tram e, in generale, dell’AMAT siano legati al mancato pagamento dei biglietti: sarà così per il 5, forse per il 10%.

Il Comune, fino ad oggi, per risolvere i problemi finanziari ha pensato solo ad ‘alleggerire’ le tasche dei cittadini palermitani tra ZTL, autovelox e balzelli vari. E sta andando a sbattere.

Proviamo a indicare qualche soluzione alternativa prima che sia troppo tardi.

Prima iniziativa: bloccare subito gli attuali 15 Km di Tram. Con una spesa minima le attuali linee del Tram si possono temporaneamente trasformare in piste ciclabili. Temporaneamente: significa che se un giorno ci saranno i soldi e la convenienza si potrà tornare al Tram.

Per ora meglio puntare sulle biciclette. Avendo cura si utilizzare ai lati delle piste ciclabili essenze arboree per limitare la presenza dei gas di scarico delle automobili.

Gli attuali semafori (che oggi consentono il passaggio alternato di Tram e auto) rimarrebbero, magari piazzando nelle strade, cento metri prima dell’incrocio tra strada e piste ciclabili, dei dissuasori per costringere gli automobilisti a rallentare.

Palermo avrebbe finalmente alcune vere piste ciclabili e non le inutili e pericolose piste ciclabili realizzate fino ad oggi (per esempio lungo i marciapiedi!).

Quando la città sarà piena di vere piste ciclabili si potrà pensare a una tassa di un euro al mese per poter usufruire delle piste ciclabili e per la manutenzione delle stesse piste ciclabili.

Seconda iniziativa: abolire la ZTL giornaliera e notturna. Attualmente la ZTL – è inutile che ci prendiamo in giro – serve solo per fare ‘cassa’. Questa tassa non farà altro che impoverire la città e, in particolare, gli esercizi commerciali che lo stesso Comune ha autorizzato.

Deve essere chiaro ai cittadini che abitano nel Centro storico di Palermo e che sognano una ‘Città per vecchi’, possibilmente senza movida, che l’apertura degli esercizi commerciali è stata autorizzata dal Comune!

Non sappiamo se il Comune con la ZTL diurna e notturna ci guadagnerà: ma sappiamo che le attività commerciali verranno penalizzate. Gli stessi giudici del TAR Sicilia, nel respingere la richiesta di sospensiva della ZTL notturna, ammettono che il provvedimento non lede in modo grave e irreparabile i diritti dei commercianti: ciò significa che in una certa misura – che è tutta da verificare – li lede.

A parte che non si sa ancora come finirà nel merito, meglio – a nostro modesto avviso – sbaraccare la ZTL diurna e notturna. Limitando il traffico automobilistico con semplici divieti (fatti salvi i residenti).

L’AMAT, infine. Senza la gestione del Tram l’Azienda tirerà un sospiro di sollievo. Oltre a puntare su bus elettrici, come si sta facendo nelle città civili, l’AMAT dovrebbe eliminare l’attuale biglietto, troppo costoso per le tasche dei cittadini di Palermo.

Molto meglio pensare a un biglietto unico mensile, del costo di 5 euro, che consentirebbe ai cittadini di prendere i bus in ogni ora del giorno.

Con il ricorso al biglietto unico mensile e decuplicando le contravvenzioni per chi verrà acciuffato privo di biglietto, anche i ‘panormiti’ cominceranno a trovare più conveniente pagare 5 euro al mese e prendere tutti gli autobus piuttosto che rischiare una pesante contravvenzione.

 

 

 

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