L’Indipendentismo in Sicilia vincerà solo quando il popolo siciliano sarà indipendentista

28 febbraio 2020

In questa riflessione dell’amico Marco Lo Dico ci sono passaggi che condividiamo e ci sono passaggi che condividiamo fino a un certo punto. Ma è comunque con grande piacere che pubblichiamo questo scritto, perché siamo convinti che il dibattito libero non può che essere positivo 

di Marco Lo Dico

Legittimo che politicamente ognuno faccia la propria strada, ma personalmente ritengo che fino a quando non avremo il coraggio di perseverare ed avere il coraggio di esprimere un “VOTO INDIPENDENTISTA” puro, questo tabù i Siciliani non lo affronteranno mai.

Indipendentisti o presunti tali sono nascosti o mimetizzati in altre liste o in altre realtà. Ma siamo sicuri che in quei Xmila voti vi siano tutti voti indipendentisti? Fino a quando non avremo la possibilità di pesare il voto indipendentista nelle varie forme, non sapremo quanto maturo sia il popolo Siciliano a questa eventualità!

Come può credere attendibile questa offerta politica l’elettore che non vede la convinzione di chi questi valori porta? Non sono fra i fautori dell’uniamoci tutti, un matrimonio si può realizzare solo quando le varie parti che si uniscono sono disposte ad accogliersi reciprocamente. Portare avanti offerte politiche chiare e trasparenti, potrebbe stimolare il coraggio in chi tale sentimento porta con sé, ma che non crede realizzabile.

Il Parlamento Siciliano ha ospitato anche chi intimamente si sentiva indipendentista, ma quanti sono pronti o sono stati pronti a dichiararlo?

Dichiararlo dopo l’elezione ha lo stesso valore?

Gli elettori sarebbero lieti di scoprire, solo dopo, la reale strada politica proposta dal proprio candidato o dal movimento che rappresenta?

L’opinione pubblica e la macchina dell’informazione accoglierebbero come volontà popolare questa dichiarazione o l’espressione personale e dei pochi che stanno dietro al candidato?

Sfruttando carri o scie politiche radicate o espressione della “moda” del momento, si corre il rischio di vedere non un indipendentista al Parlamento, ma un uomo appoggiato da vecchie realtà estromesse dalla politica attiva o da caricature politiche estemporanee.

Forse scelte legate all’opportunismo politico risulteranno strategicamente e politicamente realistiche e vincenti, ma ai fini della crescita dell’idea indipendentista e della cultura indipendentista nel popolo Siciliano risulteranno vincenti?

Io mi auguro che qualsiasi sia la strada, questa porti ad una presa di coscienza popolare. Dubito che la strada dell’opportunismo sia la strada, ma spero di vedere vittorioso chiunque raggiunga la meta desiderata!

Di tanto in tanto qualcuno più “anziano” di me in questo mondo mi dice: sai tizio era indipendentista e prese tot mila voti… sai caio è indipendentista si è candidato in tale altra lista, ma è un vero indipendentista e alle elezioni ha preso x mila voti.

Io provo a fare un discorso più ampio. Sia in quei X mila voti di un candidato indipendentista che si mimetizza in liste nazionali o pseudo autonomiste che negli X mila espressi in una singola lista dichiaratamente indipendentista vi sono voti legati alla stima personale verso i candidati, non tutti voti indipendentisti.

La nostra e la vostra battaglia sarà vinta quando il voto indipendentista prescinderà dai candidati. Avremo vinto non quando il candidato sarà indipendentista, ma quando l’elettorato lo sarà.

Così come credo che non sono le singole persone o un singolo partito a portare all’indipendenza o alla lotta per l’indipendenza.

Un leader o un partito possono indicare i motivi per i quali la scelta indipendentista sia la soluzione, ma a volere l’indipendenza o a lottare per spazi d’indipendenza, ebbene, è solo il popolo che può volerlo!

Ed è questo il lavoro più arduo, determinante, ma l’unico in grado di portare frutti.

L’impegno comune, personale opinione, non deve essere quello di unire gruppi, movimenti o individui in un unico soggetto politico, ma quello di unire gli sforzi per far crescere una coscienza identitaria. Quando questa coscienza identitaria sarà radicata, sarà la volontà popolare a scegliersi la rappresentanza del gruppo, Movimento o degli individui che ritiene idonei a finalizzare le azioni necessarie alla causa.

Il Comitato Vespro vuole essere il motore e animatore di questa coscienza identitaria. Per questo è opportuno essere presenti e vicini alle iniziative intraprese dal Comitato.

La crescita del Comitato si misurerà nella crescita delle istanze che si svilupperanno intorno ad esso e a partire da esso.

Foto tratta da la Voce di New York

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