Il GAL Madonie punta sui grani duri antichi siciliani (e perché non anche i grani teneri?)

28 febbraio 2020

Il GAL è un Gruppo di Azione Locale che mette assieme pubblico e privato e utilizza i fondi pubblici (europei). Il GAL Madonie ha deciso di puntare sulla valorizzazione dei grani antichi siciliani (per la precisione, dei soli grani duri antichi). Il bando ammonta a 345 mila euro, di cui 208 mila 725,00 di quota FEASR

Il comprensorio delle Madonie punta sui grani antichi della Sicilia. La notizia la apprendiamo dal un comunicato del GAL Madonie. I GAL, per la cronaca, sono Gruppi di Azione Locali che mettono insieme soggetti pubblici e soggetti privati.

Nel comunicato leggiamo il GAL Madonie ha pubblicato “il bando per l’elaborazione e la stesura di un piano di caratterizzazione genetica dei grani duri antichi delle Madonie. La Sottomisura 16.1 prevede il ‘Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura’ e rientra nell’Ambito 1 ‘Sviluppo e Innovazione delle Filiere e dei Sistemi Produttivi Locali (Agro-Alimentari, Forestali, Artigianali e Manifatturieri)'”.

A nostro modesto avviso, il bando avrebbe potuto includere anche le varietà antiche di grano tenero della Sicilia, che non sono tante, ma sono anche importanti. Insomma, questa limitazione avrebbe potuto essere evitata.

“L’obiettivo dell’intervento – prosegue il comunicato – è quello di definire un disciplinare di produzione e molitura del grano che, oltre a garantire l’utilizzo di tecniche di agricoltura biologica, la coltivazione all’interno di territori controllati, la molitura non degradativa ed il corretto stoccaggio, preveda la certificazione genetica di appartenenza ad una varietà di grani antichi siciliani”.

“A tale scopo – leggiamo ancora nel comunicato – utilizzando le moderne tecnologie utilizzate per le analisi molecolari, verranno messi a punto protocolli per la certificazione genetica, rapidi ed economici, in grado di indentificare inequivocabilmente se il grano appartiene ad alcune specifiche cultivar autoctone siciliane (tra quelle inserite nel Registro Nazionale), i cui profili genetici di riferimento verranno catalogati in un apposito database. Per la sperimentazione del disciplinare verrà coinvolta un’azienda pilota e verrà acquisito almeno un mulino a pietra con il relativo sistema di stoccaggio delle farine prodotte”.

“L’attuazione della sottomisura 16.1 – leggiamo ancora nel comunicato -consentirà di consolidare la collaborazione tra le imprese agricole e il mondo della ricerca, attraverso la realizzazione di progetti innovativi più rispondenti alle esigenze delle imprese, promuovendo la costruzione di nuove reti di imprese interne e internazionali e la partecipazione attiva a quelle esistenti (G.O. del PEI). I G.O. (Gruppi Operativi) devono includere nel partenariato esclusivamente imprese agricole, o agroalimentari, o forestali operanti sul territorio dei comuni aderenti al GAL con almeno una propria unità produttiva interessata dagli interventi, mentre per gli altri soggetti aderenti al GO non vi è alcuna limitazione territoriale rispetto alle zone di provenienza”.

La dotazione finanziaria del bando ammonta a 345 mila euro, di cui 208 mila 725,00 di quota FEASR.

“Una opportunità – afferma il presidente del GAL Madonie Santo Inguaggiato – per le imprese del settore, un sostegno alla salvaguardia della biodiversità e al recupero di sistemi e procedure sia nella fase della produzione, sia in quella della trasformazione dei prodotti, valorizzando le nuove tecnologie e le acquisizioni della ricerca. Una misura che consentirà alle imprese del comparto cerealicolo di fare fronte alle sfide del mercato, in generale, ma di dare, altresì, un contributo nel settore agroalimentare per gli obiettivi della Strategia nazionale aree interne e lo sviluppo delle Madonie attraverso l’offerta di produzioni ed esperienze che sempre più sono alla base delle scelte e dei consumi di un turismo di qualità di tutte le generazioni”.

Questa parte ci sembra un po’ troppo ottimistica. Noi siamo favorevoli ai grani antichi della Sicilia, ma ricordiamoci che il mercato siciliano non è ancora molto recettivo. Questo mentre nel Centro Nord Italia si sono già organizzati, anche se in modo confuso: come la pasta di grano duro Senatore Cappelli prodotta a Torino e la pasta di Tumminìa prodotta a Milano…

“Sarà finanziato solo un G.O. afferente alla filiera cerealicola operante nel territorio dei 21 Comuni della S.N.A.I. (Strategia Nazionale Aree Interne) “Madonie resilienti: Laboratorio di futuro”.

I termini iniziali e finali di presentazione delle domande di sostegno saranno indicati dal GAL con successivo avviso.

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti