Hong Kong regala 71 miliardi di dollari ai propri cittadini e alle proprie imprese per rilanciare l’economia

26 febbraio 2020

Sembra una follia della Cina, che oggi controlla Hong Kong. Invece è una precisa scelta economica e politica. E’ economica perché con questa mossa ultra-keynesiana rilancia i consumi e, contemporaneamente, paga i debiti delle imprese. E prova a convincere i cittadini che restare on la Cina conviene (aspetto politico) 

Provate a immaginare un Paese di 7 milioni di abitanti (per la cronaca, 2 milioni di abitanti in più della Sicilia) che deve affrontare una pesante crisi economica. Così decide di rilanciare i consumi, regalando ad ogni cittadino mille e 300 dollari (o mille e 300 euro se vogliamo restare in Europa). E che, contemporaneamente, decide di garantire i debiti delle piccole imprese in difficoltà, fino a 260 mila dollari.

Direte: è una follia! Invece no, sta succedendo. E sapete in quale Paese? A Hong Kong, città che avrà pure mille e 100 km quadrati di superficie, ma conta, per l’appunto, 7 milioni circa di abitanti.

La ricetta messa a punto per Hong Kong la racconta il giornale on line, scenari economici.it. Dopo aver descritto il calo dei consumi e, in generale, l’economia della città che va giù, il giornale scrive:

“Di fronte a questa situazione devastante il segretario alle finanze Paul Chan Mo-po ha annunciato un pacchetto di aiuti impressionanti, per il piccolo territorio: 120 miliardi di dollari di Hong Kong comprensivi di:

10 mila dollari di Hong Kong, (1300 dollari USA) per ogni cittadino maggiorenne della città;
i debiti delle piccole aziende avranno una garanzia totale da parte del governo sino a 260 mila dollari circa, cioè 2 milioni di dollari di HK”.

“Si tratta di una mossa senza precedenti prosegue l’articolo di scenari economici.it -: il governo distribuisce soldi a tutti, privati ed aziende, pur di rilanciare i consumi ed arrestare la crisi economica. La norma è talmente particolare che l’esecutivo, che sappiamo è nominato dalla Cina ha chiesto un voto di fiducia al legislativo, democraticamente eletto, in una mossa che cerca anche di superare le divisioni sociali e politiche che hanno contraddistinto il 2019, con violenti scontri di piazza”.

Saranno ‘incasinati’ dal Coronavirus, ma dobbiamo riconoscere che il cervello dei cinesi “va a tremila”. Da qualche anno a questa parte il liberismo oggi dilagante da una parte e gli Stati Uniti dall’altra parte (non sono la stessa cosa, se è vero che Trump non esita a utilizzare i dazi doganali) stanno provando in tutti i modi a ‘sfilare’ Hong Kong alla Cina.

A noi raccontano che sono gli abitanti di Hong Kong che scendono in piazza per la “libertà”. In realtà, i movimenti di piazza sono foraggiati dagli avversarsi della Cina per togliergli il controllo su questa città.

Come rispondono i cinesi? Con una mossa ultra-keynesiana: per l’appunto, distribuendo soldi a tutti, cittadini ed imprese. Con quella che in economia si chiama “manovra di sostegno alla domanda al consumo”.

“La mossa – scrive sempre scenari economici.it – è stata consigliata da diversi economisti e dalla KPMG, che ha poi raccomandato anche un’operazione di alleggerimento fiscale per rilanciare la rilocalizzazione delle aziende nel territorio”.

QUI L’ARTICOLO DI SCENARI ECONOMICI.IT

Foto tratta da Wikipedia

 

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