Primo caso di Coronavirus in Sicilia e nel Sud Italia: è una turista di Bergamo arrivata a Palermo

25 febbraio 2020

Il Coronavirus è arrivato in Sicilia e precisamente a Palermo. Come informa un lancio dell’ANSA. E’ il primo caso di questa infezione virale registrato in Sicilia e, in generale, nel Sud Italia  

Leggiamo in un lancio dell‘ANSA:

“E’ risultata positiva al Coronavirus la turista di Bergamo in vacanza a Palermo che ieri sera è stata ricoverata nell’ospedale Cervello per i controlli dopo aver mostrato sintomi influenzali”.

Lo conferma la Regione siciliana che dice:

“Abbiamo un sospetto caso positivo risultato tale all’esame del tampone”. E’ stata disposta la quarantena per il gruppo di amici della donna e per le persone che sono state a stretto contatto coi turisti. Questo è il primo caso di Coronavirus accertato nel Sud Italia”.

Sul Giornale di Sicilia leggiamo una dichiarazione del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci:

“Si tratta di una donna di origine bergamasca presente in Sicilia con una comitiva e arrivata a Palermo prima dell’inizio dell’emergenza in Lombardia. Il campione esaminato al Policlinico di Palermo – ha aggiunto il governatore – verrà immediatamente inviato allo ‘Spallanzani’ per ulteriori verifiche. La signora, che è stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive dell’Ospedale Cervello, è pienamente cosciente e mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere. Ringrazio tutti gli operatori perché la macchina sanitaria regionale si è mossa con prontezza ed ha dimostrato di essere pienamente allertata. Al termine degli accertamenti daremo tutte le informazioni necessarie”.

“Abbiamo immediatamente informato – aggiunge il presidente della Regione siciliana – la task force nazionale e l’Istituto Superiore di Sanità per concordare le procedure da adottare. Siamo impegnati dalla notte a mettere in atto le procedure previste, che sono state immediatamente eseguite grazie al lavoro di questi giorni”.

Le dichiarazioni del presidente della Regione ci dicono che la donna è arrivata a Palermo “prima dell’inizio dell’emergenza in Lombardia”. Se fa parte di una comitiva di turisti, con molta probabilità, ha alloggiato in un hotel della città. E, con altrettanta probabilità, è venuta a contatto con un certo numero di persone.

Il nostro non vuole essere allarmismo, ma solo la constatazione oggettiva dei fatti.

Su Live Sicilia leggiamo una notizia che ci conforta:

“Si attende una ulteriore conferma in mattinata. Nessuna delle persone che viaggiavano con la turista presenta sintomi e si trovano tutte in isolamento in albergo. In mattinata il presidente della Regione avrà un confronto con il Governo nazionale per stabilire le misure più idonee”.

Ma negli aeroporti siciliani si effettuano i controlli? A giudicare da quello che abbiamo letto ieri su BlogSicilia ci sono problemi:

“A dimostrare il crescere dei timori ci sono tre diverse segnalazioni arrivate in redazione da parte di passeggeri di un volo Alitalia proveniente da Milano giunto a Palermo questa mattina (ieri per chi legge ndr). Si tratta del volo Az 1765, un volo della compagnia di bandiera Alitalia che viene operato ogni giorno. Il classico Milano Linate-Palermo delle 11,55 in arrivo nel capoluogo siciliano alle 13,30. Il volo è regolarmente partito e regolarmente arrivato in città, ma scesi dal velivolo i passeggeri non sarebbero stati controllati al loro arrivi. Secondo il racconto dei lettori di BlogSicilia, a nessuno è stata verificata la temperatura e men che meno è stato eseguito un controllo più approfondito nonostante il volo provenisse dalla Lombardia e dunque da un’area teatro di alcuni degli ultimi casi italiani di Coronavirus”.

“Ricevuta la segnalazione – leggiamo sempre nell’articolo – BlogSicilia ha tentato di mettersi in contatto con le autorità sanitarie aeree e marittime per capire se effettivamente i fatti si siano svolti come raccontato dai passeggeri dell’aereo, ma gli uffici USMAF SANS ovvero l’Unità territoriale della Sicilia della sanità aerea e Marittima hanno opposto un no comment a tutti i livelli raggiunti”.

Insomma, nessuna dichiarazione. Ma solo l’invito a “rivolgersi al numero di emergenza nazionale 1500. Una telefonata chiaramente inutile visto che non si tratta della segnalazione di un caso sospetto, ma di accertare se un controllo è stato effettuato più per tranquillizzare la popolazione che per effettivi rischi”.

“Nessuna responsabilità della gestione aeroportuale Gesap (la società che gestisce l’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo ndr), sia chiaro – conclude Bog Sicilia – e probabilmente non c’è neanche nulla di cui preoccuparsi sul piano sanitario. Ma appare quantomeno inconsueto che nessuno confermi che i controlli siano stati fatti o spieghi il perché eventualmente si è scelto di non effettuarli”.

 

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