Palermo abbandonata 9/ Munnizza sì, ma è di serie B: e quindi la ‘Grande informazione’ non ne parla…

22 febbraio 2020

Che cosa vi dobbiamo dire di più? Che ormai, quando pubblichiamo i comunicato che ci arrivano dall’Associazione Comitati Civici di Palermo non possiamo fare a meno di chiederci: ma che città è il capoluogo della Sicilia? E perché la ‘Grande informazione’ parla solo dell’immondizia di Roma? 

Le segnalazioni dell’Associazione Comitati Civici di Palermo

Con la presente chiediamo un Vostro urgente intervento in via Cala per il riposizionamento dei dissuasori stradali sferici in pietra e cemento mancanti e l’eliminazione dei ferri che fuoriescono dal marciapiede che costituiscono grave pericolo per i pedoni.

In via Livorno un fenomeno inverecondo che continua a ripetersi giornalmente. Da quello che mostrano le foto i rifiuti di ogni tipo, anche pericolosi come una bombola (!) etc etc, dimostrano che coloro che compiono questi atti delinquenziali sanno di farsela franca. Occorre, come abbiamo detto da sempre, un assiduo controllo per cogliere sul fatto questi screanzati.

Dopo 170 giorni dalla nostra segnalazione del primo settembre 2019 la buca di via Libertà, angolo piazza Alberico Gentili non è stata ancora riparata. Adesso è segnalata da una anomala struttura in ferro e da un sacchetto di bitume, ma il pericolo resta, oltre alla sensazione di degrado ed abbandono in una delle vie più prestigiose di Palermo.

Segnaliamo la presenza sul marciapiede di piazza San Francesco di Paola, accanto alla omonima chiesa, di una inutile struttura in ferro che sorreggeva una cassetta delle Poste, ormai dismessa.

Trasmettiamo la segnalazione pervenuta da una residente:
“Sembra incredibile ma queste foto sono state scattate oggi pomeriggio in via della Libertà, lungo la strada più bella di Palermo.
Sacchi di spazzatura (è saltato il turno di raccolta dell’organico?), cestini gettacarte distrutti, marciapiedi fortemente dissestati e pericolosi per i passanti, lavori in corso, segnalati con la reticella da cantiere, da oltre sei mesi. Evidentemente ci vuole tempo, tantissimo, per riparare un mattone di vetro cemento come quello di piazza Alberico Gentili, oppure la buca profonda circondata da sacchi della spazzatura, tanto per completare l’opera.
Non possiamo abituarci a questo e tacere, non è possibile continuare così.”
Chiediamo interventi tempestivi per la sistemazione delle due buche transennate, per la riparazione dei marciapiedi pericolosamente dissestati e per la rimozione dei cestini vandalizzati. Non è più accettabile un degrado ambientale del genere.”

Segnaliamo ancora una volta che le maestranze della Rap, usando maldestramente la ruspa, nel procedere alla rimozione dei rifiuti abbandonati sul marciapiede di via Diego Orlando, hanno danneggiato ulteriormente il muro di cinta della Scuola Elementare “Nuccio”.
Dalle foto allegate, si constata con evidenza la gravità del danno che pregiudica la stabilità del muro.
Questi grossi massi abbandonati incautamente sul marciapiede, creano nocumento ai pedoni nel percorrerlo.
Si chiede una verifica dello stato del muro e la rimozione dei massi a salvaguardia della pubblica incolumità.

Vi segnaliamo una situazione di potenziale pericolo in Largo degli Emiri alla Zisa.
In Largo degli Emiri c’è una cabina elettrica contornata da alberi di grosso fusto fra cui un ficus ed un pino.
I residenti l’estate scorsa, esattamente nel mese di Settembre, hanno subito un grande spavento quando dalla cabina elettrica hanno visto sprigionarsi fumo e fiamme. Dopo avere chiamato i VV. FF. e l’Enel hanno costatato che le radici degli alberi hanno tranciato i cavi causando un corto circuito.
Il danno è stato riparato anche con il taglio di diverse radici, ma a detta dei residenti l’evento può ripresentarsi perché dopo le operazioni effettuate nessuno è più venuto a fare la manutenzione periodica, ed in effetti, come costatato, il sito è in stato di abbandono.
Poco distante da questa cabina elettrica di Largo degli Emiri, che appare danneggiata, c’è un palo dell’ illuminazione pubblica dal quale dipartono dei cavi elettrici, che attraversano i rami di un ficus e vanno ad alimentare un edificio.
Vi chiediamo se tale impianto sia a norma e se rappresenti un pericolo per la pubblica incolumità. Inoltre, sempre nei pressi, ci hanno segnalato un palo dell’illuminazione pubblica, che è inglobato in un albero di ficus, privo della plafoniera che è caduta a causa del forte vento.
I residenti tempo fa hanno chiesto l’intervento del Settore Ville e Giardini affinché potassero gli alberi, ma nessuno è mai intervenuto.
Chiediamo un intervento per la sistemazione di quanto segnalato (allegate foto).

Alcuni scavi eseguiti in via Mater Dolorosa e via Villa Rosato, riconducibili alle società Telecom e Open Fibra, non sono stati ripristinati a regola d’arte nonostante siano trascorsi parecchi mesi dalla loro realizzazione.

Segnaliamo che da diversi mesi risultano spenti i pali dell’illuminazione pubblica di viale Felice Giarrusso, all’altezza del civico 5, nel quartiere Zisa.
Prevedibili le conseguenze per la sicurezza dei cittadini, che rischiano la vita al calar della sera.
Chiediamo il sollecito ripristino del servizio pubblico.

Un cittadino segnala quanto segue:
“Fin dal 2014 almeno, come si rileva da Google maps, in via Papireto fu posto un altarino/lapide a ridosso del muro che costeggia la zona dove sorge palazzo Molinelli di Santa Rosalia, sede dell’Accademia di Belle Arti di fronte al Mercato delle Pulci.
Raccontano che ad erigere questo “monumento funebre” sia stata la famiglia di un cittadino indiano, nel luogo dove è morto. Niente di strano, perché Palermo è costellata di lapidi poste pietosamente dai familiari delle vittime della strada a ricordo dei propri cari.
Per diversi anni il manufatto è stato oggetto di cure e attenzioni da parte dei familiari, sicuramente, e spesso venivano posti fiori davanti alla foto del defunto. Poi la famiglia si sarà trasferita, perché il monumento risulta abbandonato ed in parte distrutto, ma non vandalizzato, proprio non più curato.
La zona è stata oggetto di opere di riqualificazione da parte del Comune, che ha sistemato il giardinetto della piazzetta e rifatto un nuovo look all’intera zona, compresa la risistemazione del muretto perimetrale che costeggia l’area.
Incredibilmente tale risistemazione del muretto perimetrale ha evitato di toccare quel manufatto sicuramente abusivo, caro solamente ai parenti del defunto, che non se ne curano più.”
Chiediamo a codesto Comune se quanto esposto dal cittadino corrisponda al vero ed i motivi che hanno indotto gli autori del progetto di riqualificazione dell’area a preservare tale manufatto, visto che non si è proceduto alla sua rimozione in sede di ristrutturazione del muro di recinzione.

Segnaliamo ancora una volta il disservizio nella raccolta dei cartoni in zona via Sammartino, via Mariano Stabile, via Meccio, piazza Sant’Oliva, piazza Amendola, ove stazionano per giorni e giorni a causa del mancato ritiro da parte degli operatori, come testimoniano i residenti.
Chiediamo che vengano fornite le corrette informazioni ai negozianti sui giorni e orari effettivi di conferimento e le istruzioni in caso di mancato ritiro, al fine di evitare di fare inondare le nostre strade del centro con immense quantità di cartoni.

In Piazza Zisa abbiamo notato lo stato di abbandono in cui versa il giardino attraverso il quale si accede al cancello di ingresso del Castello.
Le foto mostrano rifiuti sparsi ovunque, la vegetazione non curata ed il manto stradale che presenta pericolose voragini che possono causare un serio pericolo ai numerosi turisti che si apprestano ad entrare nel Castello.
Un pessimo biglietto da visita per i turisti.
Chiediamo un intervento urgente per il ripristino delle condizioni di sicurezza del manto stradale e per la pulizia e la sistemazione del giardino.

Un residente di Largo degli Emiri segnala che anni fa l’AMAP ha effettuato uno scavo per l’allacciamento idrico, ma il ripristino non è stato fatto a regola d’arte e adesso si trova in pessime condizioni, come mostrano le foto allegate.
Chiediamo un celere intervento di ripristino del marciapiede, al fine di salvaguardare l’incolumità dei passanti.

Vogliamo con queste foto scattate in via Mater Dolorosa, che alleghiamo, evidenziare la mancanza di cura degli alberelli messi a dimora pochi mesi or sono, in sostituzione di altrettanti vandalizzati , che si sono seccati per non aver provveduto ad innaffiarli.
Pertanto, si richiede la sostituzione delle alberature ormai morte e una cura più attenta dei nuovi alberi nella fase di radicazione.

Una invereconda discarica.
Un residente di via Alias – quartiere Uditore – segnala la presenza di rifiuti abbandonati dietro ai cassonetti all’altezza del civico 7.
I cassonetti vengono regolarmente svuotati ma i rifiuti abbandonati fuori dai contenitori illecitamente stazionano da parecchio tempo sul marciapiede .
Lastre di vetro frantumate, tubi in cemento amianto spezzati, sfabbricidi, materassi, mobili, sacchi pieni di spazzatura creano un potenziale pericolo per la salute dei residenti.
Chiediamo pertanto la bonifica del sito dai rifiuti pericolosi, al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza per i cittadini.

Continua l’assalto dei turisti all’interno della fontana Pretoria che mettono a serio rischio questo meraviglioso monumento del 600 che in parte presenta situazioni di degrado (cfr. foto all.).
Nonostante la presenza di cartelli di divieto di sedersi questi vengono letteralmente ignorati; come fatto osservare in altre occasioni occorre una adeguata vigilanza a tutela del patrimonio storico, artistico della nostra città, nel pieno rispetto dell’art. 54 del “Regolamento di Polizia Urbana”.

Chiediamo con urgenza la bonifica di una discarica enorme composta da scatole di cartone di tutte le dimensioni, come mostrano le foto che si allegano, che non permettono il transito dei veicoli dalla via degli Schioppettieri, a due passi dalla ben nota piazza Pretoria.
Abbiamo notato che alcuni di essi sono ben riconducibili agli incivili e/o delinquenti che li hanno abbandonato.

Però a Palermo è arrivata la nuova Giunta comunale e la ‘Grande informazione’ si occupa solo della munnizza di Roma.

E poi si chiedono perché la gente, oggi, si informa solo sulla rete…

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