Sabrina Figuccia sui rifiuti di Palermo: “Ancora Bellolampo? Ma se anche il Ragioniere generale…”

10 febbraio 2020

Il Comune di Palermo è ancora in grado di gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti della città? I dubbi sono legittimi nel leggere questo comunicato stampa della consigliera comunale, Sabrina Figuccia. Dove si cita una relazione del Ragioniere generale del Comune di Palermo che… 

Siamo sicuri che sull’immondizia che ormai da quasi due anni è il filo conduttore di Palermo ci stanno raccontando la verità? Ormai assistere ai ritardi di uno, due anche tre giorni per il ritiro della differenziata sta diventando una prassi. Non parliamo dei rifiuti abbandonati per giorni e giorni nelle strade, soprattutto nelle periferie. I sindacati sono “preoccupati” per i dipendenti della RAP, la società del Comune che opera nel settore dei rifiuti. Ma chi è che a Palermo si occupa dei cittadini?

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato l’ottava puntata della rubrica nella quale raccogliamo gli ‘avvertimenti’ dell’Associazione Comitati Civici di Palermo. Dove sull’abbandono della città se ne raccontano di tutti i colori.

Oggi riportiamo un comunicato di Sabrina Figuccia, una delle poche voci di opposizione al Consiglio comunale di Palermo. Nel comunicato si affronta la questione della discarica di Bellolampo, ormai chiusa da mesi perché satura.

“Sembrerebbe – dice Sabrina Figuccia – che all’orizzonte si profili una nuova ‘emergenza’, dovuta alla mancata costruzione della settima vasca e dunque a presunte inadempienze della Regione. Ma siamo proprio sicuri che si tratti di una vera emergenza? Di qualcosa di non previsto e assolutamente imprevedibile? Se non ci fosse da piangere direi che si tratta di una battuta comica, considerato che da 40 anni si parla di emergenza e che la sola idea di continuare a stoccare rifiuti nella discarica di Bellolampo fa rabbrividire”.

Sabrina Figuccia affronta una questione centrale. Come già accennato, la discarica di Palermo – che si trova sulle colline di Bellolampo, vero e proprio inferno di munnizza, discarica che già nel 1986 era in ‘emergenza’ – è chiusa. Le sei vasche, che sono già un’enormità, sono sature.

L’attuale politica di Palermo non è in grado di gestire la questione rifiuti in alternativa alle discariche. Non a caso la raccolta differenziata dei rifiuti, a Palermo, è un mezzo fallimento.

Da quando la discarica di Bellolampo è chiusa, i rifiuti di Palermo, vengono dirottati, non senza polemiche, su altre discariche della Sicilia. I costi sono elevati e ancora non abbiamo capito chi li pagherà. La nostra sensazione è che li vorrebbero far pagare alla Regione: e sarebbe davvero singolare: se ciò avvenisse ogni Comune della nostra Isola messo male sul fronte dei rifiuti si sentirebbe autorizzato a chiedere i soldi alla Regione!

La confusione è totale. Dice ancora Sabrina Figuccia:

“È tempo di guardare in faccia la realtà, la discarica di Bellolampo va chiusa nell’interesse di tutti. È assurdo continuare a parlare di costruire nuove vasche che continuerebbero solo ad alimentare quella bomba ecologica che oggi si chiama Bellolampo. Occorre trovare soluzioni alternative, come accade in tutti gli altri Paesi del mondo in cui i rifiuti diventano risorsa invece di essere un costo per la collettività. E che i rifiuti per il Comune di Palermo siano diventati un costo insostenibile lo mette nero su bianco anche il Ragioniere generale nella sua ultima relazione di Febbraio.
Si parla di ‘Correttivi rimasti privi di riscontro, di report relativi al rapporto costo/servizi societari mai inviati, di calcoli errati, di scostamenti tra preventivo e consuntivo, per importi che superano i tre milioni di euro’. Tutti elementi insomma – aggiunge la consigliera comunale – che, a detta del Ragioniere generale, impediscono appropriate verifiche da parte degli organi competenti e che dunque portano ad uno stop. Quindi perché parlare solo di quanto dovrebbe erogare la Regione? Perché non assumersi la responsabilità di un simile disastro, visto che persino gli organi interni del Comune di Palermo sottolineano enormi criticità? È arrivato il momento di dire basta, soprattutto in questo delicato momento in cui nel mondo si fanno i conti con drammatiche epidemie, che trovano terreno fertile anche rifiuti che si accumulano sulla testa dei palermitani”.

Noi la pensiamo come Sabrina Figuccia: pensare di realizzare la settima vasca nella discarica di Bellolampo è un errore: al contrario, l’area di Bellolampo va bonificata, altro che settima discarica!

 

 

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