Il Centro congressi di Palermo sorgerà nell’area dell’ex Fiera del Mediterraneo

7 febbraio 2020

La decisione è stata assunta, insieme, dalla Regione siciliana (che investirà 15 milioni di euro) e dal Comune di Palermo. Verrà realizzato nel Padiglione 20 della Fiera del Mediterraneo. Previsti 3 mila posti a sedere. Una scommessa sul turismo congressuale molto importante per il capoluogo della Sicilia

Palermo avrà un Centro congressi. Dopo quarant’anni di progetti (e spesso di polemiche) il progetto potrebbe vedere finalmente la luce. Il condizionale è d’obbligo, perché, come già accennato, se ne parla da decenni e non si è mai arrivati a nulla. Ora sembra che sia la volta buona: Regione siciliana e Comune di palermo sono d’accordo e non è prevista alcuna ‘cementificazione’ di aree verdi, se è vero che il Centro congressi sorgerà nell’area della Fiera del Mediterraneo, nel padiglione 20.

La scelta è giusta e va dato atto alla politica tutta – regionale e comunale – di avere dato una risposta concreta ad un’esigenza giusta.

Il nuovo Centro congressi di Palermo, leggiamo in un comunicato della presidenza della Regione, sarà “di grande prestigio” e “inserirà di diritto il capoluogo dell’Isola nel circuito internazionale di questo importante segmento turistico”.

L’annuncio è stato dato dal governatore siciliano, Nello Musumeci, al termine della riunione della Giunta regionale.

Si punta a realizzare il Centro congressi nel Padiglione 20 della Fiera del Mediterraneo. La struttura congressuale avrà “tremila posti a sedere, con tutti i servizi e le salette annesse, in modo da poterla destinare a ospitare eventi di alto livello. L’onere sarà sostenuto dalla Regione ed è previsto in quindici milioni di euro”.

“Lo sviluppo del turismo congressuale in Sicilia – ha commentato Musumeci – rappresenta una concreta opportunità per la Sicilia, finora rimasta fuori dai grandi circuiti internazionali”.

“L’obiettivo – leggiamo sempre nel comunicato di Palazzo d’Orleans, sede del Governo siciliano – è quello di lanciare il nuovo Polo sul mercato estero per attrarre, anzitutto, le mega-aziende in occasione dei propri meeting. Il Padiglione 20 dell’area, oltre che per le dimensioni, è stato scelto per il suo inquadramento urbanistico, per il sistema della viabilità esistente per il suo raggiungimento e per il suo collegamento con le infrastrutture autostradali, aeroportuali e ferroviarie”.

Il testo dell’Accordo è stato approvato, in contemporanea, anche dalla Giunta comunale di Palermo.

“Prosegue, questa volta arricchendosi dell’importante sinergia con la Regione – afferma il sindaco Leoluca Orlando – il percorso di restituzione alla città della ex Fiera del Mediterraneo. Un Centro congressi in quella che è a buon diritto la sua sede naturale, permetterà di rendere Palermo competitiva anche in questo importante settore commerciale e turistico, offrendo anche agli operatori cittadini uno spazio ed uno strumento di altissimo livello”.

“La progettazione e la realizzazione dell’opera sarà curata dal dipartimento regionale Tecnico, che fungerà anche da stazione appaltante operando in sinergia con l’Area tecnica della rigenerazione urbana e delle opere pubbliche del Comune di Palermo. Le modalità di gestione della struttura saranno definite appena il Centro sarà pronto”.

Come già ricordato, l’opera non produrrà nuovo cemento a carico delle aree verdi della città. E sta qui la differenza con i progetti del passato.

Tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 si pensò di realizzare il Centro congressi nell’area di Uditore (n parte dove oggi sorge parco cittadino).

Qualche anno fa si era parlato di realizzarlo nell’area verde dove oggi opera l’Istituto Zootecnico della regione siciliana, proprio sotto Baida.

Oggi la scelta – certamente razionale – è caduta nell’area della Fiera del Mediterraneo.

Ogni tanto arriva qualche buona notizia.

Foto tratta da Wikipedia 

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