Il TAR conferma la sospensione della ZTL notturna di Palermo

5 febbraio 2020

Ma la vera partita si giocherà sul giudizio di merito, atteso per il 25 Febbraio. Noi siamo contrari non solo alla ZTL notturna – che è un’invenzione balzana che rischia di ‘desertificare’ il Centro storico di Palermo -: siamo contrari a tutte le diavolerie inventate per spillare soldi ai cittadini. Attenzione, però, a gridare vittoria oggi: la vera partita si giocherà sul giudizio di merito

Una premessa: noi siamo contrari non soltanto alla Zona a Traffico Limitato (ZTL) notturna: siamo contrari alla ZTL e a tutte le diavolerie inventate dall’attuale amministrazione comunale di Palermo per spillare denaro ai cittadini. E ci fa piacere che il TAR Sicilia, ieri, ha confermato la sospensione della ZTL notturna. Invitiamo, però, tutti i palermitani che si battono contro un’amministrazione comunale inefficiente e tassaiuola a non abbassare la guardia, perché la vera partita sulla ZTL notturna si giocherà sul giudizio di merito del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, previsto il 25 Febbraio.

“Vogliono farci passare per nemici dell’ambiente. La questione è un’altra. La decisione del TAR di accogliere la nostra istanza cautelare, infatti, conferma che le perplessità di Confcommercio avevano più di un fondamento pratico e giuridico”.

Così si esprime Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, l’organizzazione che ha proposto ricorso contro l’istituzione della ZTL notturna.

“Un provvedimento migliorativo per la vivibilità della città, e del Centro storico in particolare – osserva la presidente di Confcommercio – si sarebbe potuto scrivere con ben altra visione programmatica, senza avventurarsi in inutili sperimentazioni sulla pelle dei commercianti. Avevamo più volte sollecitato un proficuo confronto con l’amministrazione comunale che avrebbe evitato il ricorso alle aule dei tribunali, ma alla fine non si è voluto ascoltare il suggerimento di chi il Centro storico lo vive giorno per giorno e ha investito con passione negli ultimi anni per contribuire a rigenerarlo. Per il futuro, sui tanti temi ancora aperti come quello del decoro, dei cantieri stradali o della mobilità, auspichiamo che si possa finalmente trovare un comune spirito di collaborazione tra istituzioni, perché è comune l’interesse: quello di fare il bene della città e dei cittadini”.

Secondo l’avvocato Alessandro Dagnino, che ha rappresentato in giudizio le ragioni di Confcommercio Palermo, “la motivazione di questo secondo decreto presidenziale è particolarmente significativa, per due ragioni. Prima di tutto, perché è stata emessa all’esito del preliminare esame delle difese spiegate, seppur oralmente, da parte del Comune; inoltre, perché viene ora specificato che il pericolo di un danno grave e irreparabile, lamentato dai ricorrenti, non sussiste soltanto per le attività commerciali, ma anche per i numerosi cittadini residenti nell’area della ZTL che hanno aderito al ricorso. È utile sottolineare che il giudizio del TAR non ha nulla a che vedere con la decisione politica di istituire la ZTL, che spetta all’Amministrazione, ma ha per oggetto la verifica della sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto per l’adozione del provvedimento, avuto riguardo, tra l’altro, alla necessaria programmazione preventiva e all’adeguata offerta di servizi e di mezzi alternativi di mobilità ai cittadini, come avviene nelle altre città dove la ZTL notturna è presente”.

Non restiamo pessimisti. Per carità, nulla da dire alla passione civile della presidente Patrizia Di Dio e alla bravura dell’avvocato Alessandro Dagnino. Ma noi conosciamo certe ‘dinamiche’ di Palermo.

Il Comune di Palermo – lo ribadiamo ancora una volta – cerca picciuli. L’incredibile pretesa dell’AMAP, che ha introdotto un aumento della bolletta ‘retroattivo’ (vorrebbe incassare gli aumenti decisi oggi per il 2018 e per il 2019!) raccontano qual è oggi la situazione finanziaria.

Ci piacerebbe tanto sbagliarci, ma anche se la ZTL notturna è sbagliata e illogica (dubitiamo che i protagonisti della movida di Palermo siano disposti a pagare 5 euro al giorno: da qui la certezza, quasi matematica, che a farne le spese sarebbero solo le attività commerciali cittadine, che subirebbero un crollo:e questo senza tenere conto delle penalizzazioni a carico dei cittadini che vivono nell’area dove dovrebbe vedere la luce la ZTL notturna), noi siamo conviti che il Comune di Palermo troverà il modo di farla passare.

 

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