Riduzione dei parlamentari: i grillini, senza volerlo, favoriscono i poteri forti, industriali e finanziari

30 gennaio 2020

Ridurre il numero dei parlamentari, alla fine, significa lasciare interi territori senza rappresentanza in Parlamento. In parole più semplici, significa ridurre gli spazi di democrazia con la scusa di ‘risparmiare’. In realtà, consapevolmente o no, si fanno solo gli interessi dei più forti. E si dimenticano i problemi veri. Per questo condividiamo la riflessione di Antonio Piraino  

di Antonio Piraino

Esattamente tra due mesi saremo chiamati a confermare o meno la riforma costituzionale che riduce di 1/3 i parlamentari voluta fortemente dal Movimento 5 Stelle e avvallata dal PD.

Premesso che da tempo sostengo l’utilità del Movimento 5S e l’opportunità di un asse con il PD, non posso non esprime tutta la mia avversità per una falsa riforma che si configura come una autentica operazione di distrazione di massa funzionale ai veri poteri oligarchici.

Prima di tutto perché è offensiva per l’intelligenza la motivazione economica di 50 milioni di risparmi, l’equivalente di un caffè per ogni italiano, atteso che il Parlamento decide su 800 miliardi annui!

In secondo luogo perché lo stesso risparmio si poteva conseguire semplicemente riducendo di 1/3 le indennità e i privilegi dei parlamentari, in coerenza con quanto fatto in tema di vitalizi, e così avvicinandoli alla vita del popolo che rappresentano (come nello spirito delle restituzioni fatte dai 5 Stelle), senza ridurre la rappresentanza politica del popolo su cui si fonda la democrazia.

Spiace dirlo, ma i 5 Stelle, offuscati dall’idea della partecipazione diretta e dal sacro furore moralista, non hanno capito di stare lavorando per i loro nemici: i poteri forti, industriali e finanziari. E così mentre sono stati massacrati sulla TAV, sulla TAP e nei prossimi giorni sulle concessioni autostradali, hanno avuto via libera sulla riduzione dei parlamentari.

Così come spiace constatare che il PD, anche quello di Zingaretti, è sensibile alle ragioni del grande capitale e un po’ meno alle esigenze della democrazia, di cui dovrebbe conoscere bene i complessi meccanismi di funzionamento.

E così, grazie all’ingenuità dei 5 Stelle e al cinismo del PD, nei prossimi 60 giorni invece di dibattere della spaventosa concentrazione di ricchezza che paralizza il Paese e di quanto e come fare pagare le tasse all’1% che detiene una ricchezza pari a 4.000 miliardi(!!!) illuderemo un popolo intero che basta risparmiare 50 milioni per risollevarci.

Povera Italia!

Foto di Montecitorio tratta da Wikipedia

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