In Sicilia adesso abbiamo una Lega bis. Perché Pino Aprile e compagni debbono scendere in campo/ MATTINALE 519

30 gennaio 2020

Noi pensiamo che l’esperienza della Calabria debba insegnare qualcosa al Movimento 24 Agosto. Temporeggiare ancora non serve. Bisogna presentare un candidato e una lista alle elezioni regionali in Puglia. Dicendo no all’ex ILVA, no alla TAP e no, in generale, al centrodestra e al centrosinistra. L’alternativa è la proliferazioni di partiti e movimenti, come sta accadendo in Sicilia  

Ieri è arrivato il seguente comunicato stampa:

“Il primo incontro ufficiale della Lega Sud Sicilia, che si è svolto nei giorni scorsi all’hotel Federico II di Enna, ha eletto Graziella Manno come coordinatore regionale del partito. Sarà affiancata da un ufficio di presidenza composto dal presidente della Lega Sud Sicilia, il siracusano Ciccio Midolo, dalla catanese Laura Amata, responsabile dell’organizzazione e dalla palermitana Marina Sorrentino. Nella stessa occasione sono stati nominati i coordinatori di quattro province. Per Palermo ci sarà Beppe Cannizzaro, a Messina Daniela Di Ciuccio, a Catania, Salvo Marischi e per Agrigento, Nino Sguali. Siracusa e Enna sono temporaneamente coperte dal presidente e dal coordinatore regionale. Nelle prossime settimane il partito promuoverà degli incontri con le altre forze politiche e chiederà un confronto con il governatore Nello Musumeci”.

Nel comunicato c’è anche una breve biografia di Graziella Manno:

è “nata a Catania nel 1970, vive a Enna e lavora presso Riscossione Sicilia spa. Coltiva da anni l’interesse per la politica. Nel 2018 è stata socio sostenitore della Lega Salvini Premier”.

“La Lega Sud – dice Graziella Manno – si pone fuori dagli schemi tradizionali destra-sinistra. Il nostro obbiettivo è porre la questione Sicilia, e in generale quella di tutto il Sud, al centro del dibattito politico. Oggi per rispondere alle aspettative dei siciliani non vedo futuro se non quello di avviare un nuovo partito che affermi con più incidenza l’autonomia siciliana”.

Sempe nel comunicato un’ulteriore spiegazione politica:

“Il movimento autonomista federalista della Lega Sicilia, presieduto dall’imprenditore siracusano, Ciccio Midolo, fa parte del movimento politico federale Lega Sud, fondato a Roma il 23 febbraio 1990, e ne costituisce l’organizzazione nazionale per l’Isola. Il simbolo del movimento è un cerchio racchiudente il profilo dell’Italia meridionale e della Sicilia con, a lato, la figura di un guerriero mitico. Il movimento si prefigge la trasformazione dello Stato centralista italiano in uno stato federale da perseguire con metodi democratici ed elettorali”.

Perché riportiamo questo comunicato? Per dare la misura di quello che sta succedendo in Sicilia e, a nostro avviso, anche anche in altre parti del Sud.

L’abbandono del Sud e della Sicilia da parte dello Stato – e questo è un fatto oggettivo confermato, per chi avesse ancora dubbi, dal Governo Conte bis – sta creando l’esplosione di tanti movimenti.

Per tutto il Sud – almeno dal nostro punto di vista – è lodevole l’iniziativa del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale di Pino Aprile. Ma tale iniziativa rischia non sortire alcun effetto se non si materializza in uno schieramento elettorale riconoscibile.

L’esperienza delle elezioni regionali in Calabria è emblematica. E’ inutile girarci attorno: alla fine, da parte del Movimento 24 Agosto, c’è stato un mezzo assist per Pippo Callipo, persona degnissima. Callipo sarebbe stato un ottimo candidato per lo schieramento di Pino Aprile e compagni. Invece ha finito per candidarsi sotto le ali del PD, in assoluto il partito più antimeridionale insieme con la Lega.

Inevitabile la bassa affluenza elettorale e altrettanto inevitabile la vittoria del centrodestra. E’ vero, la Lega non ha avuto un grande successo: ma il 10-12% in Calabria, per il partito di Salvini, non è poco: anzi!

A nostro avviso, la Calabria non farà grandi passi in avanti con il centrodestra, schieramento politico che ha già governato questa Regione con risultati deludenti. Così come non ha fatto passi avanti con il centrosinistra.

La stessa fine rischia di fare la Puglia, che si troverà a scegliere tra centrosinistra e centrodestra: due schieramenti che rappresentano, in questa Regione, il fallimento della politica.

Basti pensare all’ex ILVA di Taranto: né il centrodestra, né il centrosinistra vogliono chiudere un’acciaieria che continua ad avvelenare i cittadini di Taranto. E il motivo è semplice: l’acciaio serve alle industrie del Nord Italia, ma bisogna produrlo a costi contenuti: e per contenere i costi è inevitabile inquinare l’ambiente e provocare danni alle persone.

Tanto – perché questo è il ragionamento – si inquina una città del Sud e si provocano danni ai cittadini del Sud, in questo casi ai tarantini.

Il nostro può sembrare un discorso assurdo, ma è la realtà: gli stessi impianti, negli anni passati, erano presenti in un’acciaieria di Genova e li hanno chiusi per tutelare la salute dei genovesi; mentre gli stessi impianti sono rimasti accesi a Taranto, perché alla fine si tratta di un ambiente del Sud che può essere inquinato e di meridionali che possono essere colpiti dall’inquinamento.

Tutto questo è avallato dalla vecchia politica di centrodestra e centrosinistra che, nel Sud, è al servizio del Nord.

La stessa cosa avviene in altre aree del Sud Italia. E’ così per le raffinerie e la chimica ‘pesante’di Priolo, Melilli e Augusta, in Sicilia, dove si continua a inquinare e a morire; è così anche nella Valle del Mela, nel Messinese, sempre in Sicilia, dove prima le vecchie centrali elettriche e poi i tralicci dell’alta tensione hanno creato inquinamento, malattie e lutti.

Chi non ha capito questo, non ha capito nulla del Sud e di come l’Italia tratta il Sud.

Da qui la nascita di tanti movimenti. Questa Lega Sud Sicilia, da quello che abbiamo capito, si va a sommare alla Lega di Salvini, che nella nostra Isola è presente in tanti Comuni e anche nel Parlamento della nostra Isola.

In Sicilia, tra l’altro, esiste un universo di indipendentisti divisi in tanti piccoli movimenti e partiti.

Ultimamente è venuto fuori un altro movimento sicilianista composto da ex parlamentari nazionali e regionali.

Manca, in Sicilia e in tutto il Sud, un Movimento che provi a riunificare queste esperienze cominciando a presentare le proprie liste. Sicuramente le formazioni leghiste andranno con la Lega, ma ci sono tanti altri movimenti che potrebbero confluire in un unico soggetto politico.

Questo ruolo potrebbe essere svolto dal Movimento 24 Agosto. Ma gli amici di questo nuovo soggetto politico la debbono smettere di temporeggiare. A partire dalle elezioni regionali in Puglia.

Sarebbe un gravissimo errore consegnare la Puglia al centrosinistra o al centrodestra senza lottare, così com’è avvenuto in Calabria.

Foto tratta da Siciliaogginotizie.it 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti