Per Giusto Catania il ricorso al TAR sulla ZTL è una pistola. La dura reazione di Patrizia Di Dio (Confcommercio)

23 gennaio 2020

Ma le parole hanno ancora un senso nella politica di Palermo? Come si può paragonare il ricorso al TAR contro la ZTL ad una pistola? Quello dell’assessore Catania è più che uno scivolone. Impossibile dare torto alla presidente di Confcomemrcio Palermo, Patrizia Di Dio: “… invito il Sindaco e tutta la politica locale a prendere le distanze da Giusto Catania e a interrogarsi sull’adeguatezza dello stesso al ruolo di governo che ricopre”    

Lo spettacolo che il Comune di Palermo sta offrendo con la Zina a Traffico Limitato (ZTL) notturna è incredibile. Passi che il provvedimento venga fatto passare a tutela della salubrità dell’aria (tanto non ci crede nessuno). Ma che un assessore comunale – Giusto Catania – utilizzi certe espressioni è veramente incredibile. Davanti alla Confcommercio che annuncia un ricorso al TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale), Giusto Catania risponde così :

“Ricorso di Confcommercio contro la ZTL? È una scelta legittima che rispetto e non mi stupisce, infatti tutte le volte che si parla di mobilità sostenibile mettono mano alla pistola…” (dichiarazione all’ANSA).

La pistola? A muso duro la replica della presidente di Confcomemrcio Palermo, Patrizia Di Dio:

“Mettere mano alla pistola? Davvero l’assessore comunale Giusto Catania può permettersi di utilizzare certe espressioni per commentare la presentazione di un ricorso al TAR con il quale Confcommercio si è limitata a esercitare un diritto costituzionalmente garantito a tutti? E’ questo l’alto senso democratico che pervade l’azione di un assessore in una città come Palermo che troppo spesso ha pianto per ben altri colpi di pistola?”.

“Sono esterrefatta come donna, come cittadina e come rappresentante di una importante istituzione che garantisce le imprese del commercio nella quinta città d’Italia – prosegue Patrizia Di Dio -. Ritengo chiusa, in attesa di scuse ufficiali, la mia interlocuzione istituzionale con l’assessore alla Mobilità, che con le sue parole si colloca al di fuori dalla dialettica liberale e democratica e invito il Sindaco e tutta la politica locale a prendere le distanze da Giusto Catania e a interrogarsi sull’adeguatezza dello stesso al ruolo di governo che ricopre”.

“Rinuncio anche a smentire – aggiunge la presidente di Confcomemrcio – le tante cose non vere e finanche offensive contenute nella sua nota, con la quale si ostina a volere imporre il proprio punto di vista su un provvedimento che, secondo un recente sondaggio, è stato avversato dall’87% dei palermitani”.

Commenta Margherita Tomasello, anche lei esponente di Confcommercio:

“Purtroppo questo è il frutto di una incapacità al dialogo ed al confronto. Perché? Perché bisogna essere bravi ed attenti e soprattutto umili amministratori, costruttori di una visione per la città a misura di cittadini, commercianti e di tutte le categorie che esistono. E questa giunta è la prova di una politica per se stessi, formata sul proprio ego e da un evidente forma di autocelebrazione che sta inevitabilmente puntando, con bugie infantili e parole prive di una logica, alla distruzione della nostra Palermo! Forse è arrivato il momento che, non solo le organizzazioni, ma soprattutto i singoli cittadini, possano finalmente dire la propria opinione, democraticamente, ed insegnando alla politica quel rispetto che ormai ha completamente dimenticato!”.

P.s.

A nostro avviso al capolinea non è solo l’assessore Giusto Catania, ma tutta l’attuale amministrazione comunale di Palermo.

 

 

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