POLITICANDO/ Nessuno tocchi Tortorici!

17 gennaio 2020

L’autore di questo articolo, Carmelo Raffa, noto sindacalista del mondo bancario (è il leader della FABI siciliana) è nato a Tortorici, il paese dei Nebrodi coinvolto nell’inchiesta su mafia e fondi europei in agricoltura. Anche se vive a Palermo da 47 anni ha conservato un legame particolare con il suo paese. Il suo invito a non criminalizzare un’intera comunità operosa e composta in larghissima parte da persone per bene 

di Carmelo Raffa

Tortorici è il mio paese natio e non me ne vergogno.

Nel mondo esistono Persone buone e Persone cattive, ma non è lecito a nessuno fare di tutta l’erba un fascio.

Abbiamo letto sui vari quotidiani delle decine di arresti e centinaia di inchieste che hanno colpito tanti cittadini dei Nebrodi e, in particolare modo, della gloriosa città di Tortorici che nel passato veniva denominata “La valle dell’ingegno”.

Onore va dato ai Magistrati e alle Forze dell’ordine che operano per il rispetto delle leggi e quindi per punire coloro che, con il proprio operato, si appropriano indebitamente di risorse e, in particolare, di risorse pubbliche.

Con ciò non è lecito a chicchessia di colpevolizzare l’intera popolazione di un paese: anche se vivo da 47 anni a Palermo posso affermare che la stragrande maggioranza della comunità di Tortorici è composta da persone per bene ed oneste.

Chi continua a fare titoli di giornali “terroristici” si cominci a passare la mano sulla propria coscienza e si accorgerà di averla sporca.

Spero, comunque, che tante Persone imputate, compreso il Sindaco, non abbiano commesso gli illeciti che gli sono stati contestati e che escano fuori a testa alta da questa brutta storia. Nel contempo è bene che i colpevoli paghino.

Speriamo che ciò avvenga presto e che gli organi di Stato non penalizzino gli agricoltori di Tortorici e dei Nebrodi non coinvolti nelle inchieste discriminandoli nell’erogazione dei contributi dovuti legalmente.

Rivolgo ancora una volta e nel giorno del mio compleanno un invito a qualche giornalista poco accorto a non infangare gli abitanti del mio paese natio.

In particolare, chiedo rispetto per la grande fede e la devozione che c’è a Tortorici per il Martire San Sebastiano: se qualcuno ha dubbi si rechi il 20 Gennaio nel predetto luogo e constati di persona.

Meno male che nella triste e infausta vicenda i veri giornalisti, nelle note pubblicate, hanno dimostrato serietà, professionalità e rispetto per la popolazione di Tortorici.

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