Palermo al buio: il Codacons e Vincenzo Figuccia preparano una diffida per chiedere i danni

10 gennaio 2020

Fanno bene il Codacons e il parlamentare regionale Vincenzo Figuccia a sollevare la questione in difesa dei cittadini. Noi ci chiediamo: come mai la ‘Grande informazione’ non si occupa di questa storia? E’ normale lasciare al buio interi quartieri di una città? 

Un giorno si capirà perché interi quartieri di Palermo, la sera, vengono lasciati al buio? Non toccherebbe al Consiglio comunale e, magari, al sindaco della città, Leoluca Orlando, spiegare perché, ormai da tempo, succede tutto questo?

Poco meno di un anno fa il vice presidente dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta, ci ha raccontato che il costo dell’energia elettrica, per i Comuni siciliani, sarebbe quasi raddoppiato per via di un meccanismo ‘infernale’.

C’entra qualcosa, questa storia, con i quartieri di Palermo lasciati al buio?

E l’informazione – la ‘Grande informazione’ – che fa?

Se una cosa del genere fosse accaduta a Roma i servizi in televisione sarebbero fioccati. Succede a Palermo e non gliene frega niente a nessuno. Come per l’immondizia: il fatto che il capoluogo siciliano sia sporchissimo, che la raccolta differenziata dei rifiuti sia un mezzo disastro, che i rifiuti vengano ‘sbolognati’ in altre parti della Sicilia non interessa alla ‘Grande informazione’.

Qualcuno che si occupa del buio di Palermo – oltre al presidente dell’ottava Circoscrizione, Marco Frasca Polara, e alla consigliera comunale, Sabrina Figuccia, c’è? Sì: è il parlamentare regionale Vincenzo Figuccia (fratello di Sabrina).

“Continuano a rimanere nel buio e nelle tenebre interi quartieri della città – dice Vincenzo Figuccia -. Sono passate settimane e i disagi sopportati da tantissimi palermitani non accennano a finire. Sono fatti che vanno denunciati, come va denunciata una gestione amministrativa che fa orecchie da mercante davanti al grave problema. il sindaco Orlando continua a strapparsi i capelli e a scervellarsi su come poter fare cassa dopo il flop della ZTL. Assorto, ignora quello che invece dovrebbe essere il primo servizio pubblico da erogare dopo l’acqua: l’illuminazione delle nostre strade. Una chimera che regala ai palermitani la faccia più vera e cruda della medaglia. L’altra, fregiata di fasti artificiosi, è presentata ai turisti e ai leader europei ai quali si continua a ‘vendere’ una città moderna e all’avanguardia”.

Sulla vicenda sta intervenendo anche il Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori.

“Insieme al Codacons – sottolinea Vincenzo Figuccia – stiamo predisponendo una diffida per chiedere all’amministrazione il risarcimento dei danni che i cittadini stanno subendo: danni derivanti dai disagi del buio che attanaglia i sobborghi palermitani e alcuni centralissimi quartieri”.

Sulla questione, il legale Paolo Di Stefano, presidente del Codacons, mette insieme il buio e le strade dissestate della città:

“Chiediamo chiarimenti in ordine al rifacimento del manto stradale che è in condizioni terribili, in particolare sulle zone che sarebbero interessate da opere di potenziamento della rete elettrica. È inaccettabile che parti di Palermo siano ancora al buio e che di fatto intere borgate siano letteralmente abbandonate”.

Foto tratta da Blogsicilia

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