Boris Johnson stravince le elezioni: il Regno Unito è un Paese libero fuori dalla UE

13 dicembre 2019

Noi italiani, invece, non solo restiamo nel ‘lager’ dell’Unione europea dell’euro, ma il nostro Parlamento ha anche avallato la ‘riforma’ del MES! A nostro avviso, è stata la coincidenza temporale tra dibattito sul MES e le elezioni nel Regno Unito a convincere ancora di più gli elettori di questo Paese a votare per Boris Johnson

Il nostro Economicus, da Londra, sta scrivendo un articolo nel quale ci racconterà la grande vittoria di Boris Johnson alle elezioni politiche del Regno Unito. Noi, ora, ci limitiamo a dare a a commentare brevemente la notizia della vittoria dei conservatori e della sonora sconfitta dei laburisti, segnalando un elemento: il dilettantismo dell’Unione europea dell’euro che ha agevolato la vittoria di chi vuole la Brexit subito, mettendo in campo, negli stessi giorni delle elezioni in Gran Bretagna, la tagliola pro-tedesca del MES.

Chi ‘mastica’ un po’ di economia sa che il Regno Unito ha iniziato a rimuginare sulla Brexit quando i tedeschi, per provare a tutelare le proprie banche che hanno in ‘pancia’ un quantitativo indescrivibile di ‘derivati tossici’, ha tirato fuori la vergogna della ‘riforma’ del MES.

E’ proprio quando la riforma del MES in salsa tedesca che, nel Regno Unito, ha preso forma l’idea della Brexit. Che c’era già nella testa di una minoranza, che è diventata maggioranza quando i tedeschi hanno imposto la riforma del MES nell’agenda politica della Ue.

Con molta probabilità, Boris Johnson e i suoi avrebbero vinto lo stesso. Ma senza la follia della riforma MES – che soltanto il Parlamento italiano poteva approvare – i conservatori di Boris Johnson, forse, non avrebbero raggiunto i ‘numeri’ che raggiungeva Margaret Thatcher!

I ‘numeri’ della vittoria di Boris Johnson sono impressionanti: i conservatori hanno conquistato 363 seggi su 650. Il primo ministro, cioè lo stesso Johnson, è stato rieletto nel seggio di Uxbridge e può contare ora su una maggioranza assoluta.

Ciò significa che il nuovo Parlamento del Regno Unito approverà la definitiva uscita dall’Unione europea prima di Natale.

Secca e senza attenuanti la sconfitta per i laburisti, che confermano quello che sono: e cioè dei finti socialisti che non hanno nulla a che vedere con la tradizione del Socialismo europeo. E che ci siano dei finti socialisti nella terra di Robert Owen è veramente il colmo!

La furbata di Jeremy Corbyn, di puntare la campagna elettorale su problemi della sanità pubblica non ha funzionato. Gli elettori del Regno Unito non sono caduti nella trappola: hanno capito – e non era difficile capirlo, in verità – che la sanità pubblica del loro Paese è stata massacrata dalle politiche liberiste dell’Unione europea che i finti socialisti del PSE – quelli che cantano Bella ciao – hanno avallato.

La verità è che, con l’imminente voto del nuovo Parlamento che dirà definitivamente addio alla Ue, il Regno Unito torna ad essere un Paese libero. Mentre sui cittadini europei – non tutti, ovviamente, solo i cittadini dei Paesi europei che dovranno ‘ristrutturare’ il proprio debito pubblico – incombe il dubbio che possano essere chiamati a pagare con i propri soldi i ‘buchi’ della banche tedesche…

P.s.

Complimenti al Tg di Sky, che appena ieri raccontava che le elezioni nel Regno Unito erano sul filo…   

Foto tratta da ViaggiNews.com

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