Il presidente dell’ABI, Patuelli, dice che ‘Bancoposta’ svolge attività bancaria e come tale deve essere trattata. Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane, replica: “Abbiamo la licenza bancaria, ma siamo una cosa diversa”. Sulla vicenda interviene la FABI con le dichiarazioni di Lando Maria Sileoni e Carmelo Raffa
Il presidente dell’ABI Associazione Bancaria Italiana), Antonio Patuelli, nei giorni scorsi, intervenendo alla tavola rotonda tenuta durante i lavori del centoventicinquesimo Consiglio nazionale della FABI, ha affermato che le Poste Italiane col servizio ‘Bancoposta’ svolgono attività bancaria e quindi coerentemente devono applicare al personale il contratto dei lavoratori bancari.
Oggi, e con quasi una settimana di ritardo, l’Amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, apre una polemica con Patuelli dichiarando all’Adnkronos:
“Noi siamo molto vigilati da Bankitalia. Abbiamo la licenza bancaria, ma siamo una cosa diversa. Il territorio ha bisogno di questo tipo di iniziative. La posizione di Poste è molto chiara: se il territorio ha bisogno di noi, mettiamo a disposizione i nostri servizi. Se non ha bisogno, non ci saremo”,
Sulla vicenda interviene anche leader della FABI, Lando Maria Sileoni (nella foto sotto tratta da FabiTv), con questa chiara presa di posizione:
“Chiediamo all’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, di essere coerente: se ‘BancoPosta’ è davvero una banca, allora applichi il contratto collettivo nazionale di lavoro ai suoi dipendenti e si ponga, a tutti i livelli, su un piano di gioco livellato rispetto alle banche tradizionali. La mancata applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari è solo una delle ‘agevolazioni’ di cui, di fatto, gode il ‘BancoPosta’ nell’esercizio della sua attività. Attività che viene svolta non solo generando confusione nella clientela attraverso il suo nome, ma soprattutto senza rispettare tutte le regole, italiane ed europee, a cui invece sono sottoposti i soggetti che hanno la piena licenza bancaria”.
E a tal proposito Carmelo Raffa, Coordinatore della FABI Sicilia, si chiede “perché l’Amministratore delegato di Poste Italiane preferisce aprire una polemica con Patuelli allo scopo di sottacere la pura verità e, cioè, che Bancoposta opera in concorrenza con gli Istituti di Credito con servizi uguali o simili e, contemporaneamente, non vuole riconoscere ai propri dipendenti gli stessi diritti contrattuali del settore credito?”.
“A Matteo Del Fante – conclude Raffa – si dovrebbe rispondere con le parole del grande Totò: ‘Ma mi faccia il piacere!’. Bancoposta è sicuramente un’Azienda di Credito e come tale aderisca all’ABI”.
Foto di prima pagina Optmamazine
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal