A proposito della mozione di sfiducia grillina al sindaco di Palermo Leoluca Orlando

26 novembre 2019

Con molta probabilità, questa mozione di sfiducia al sindaco Leoluca Orlando – che non verrà mai approvata – è il segnale che dentro il Movimento 5 Stelle di Palermo (e non soltanto di Palermo) si va verso un chiarimento politico che potrebbe culminare in qualcosa di pesante…      

Confessiamo che siamo un po’ stupiti dalla decisione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Palermo di presentare una mozione di sfiducia al sindaco della città, Leoluca Orlando. Perché siamo stupiti? Perché ci sono autorevoli esponenti di questa forza politica che, fino ad oggi, non hanno mai fatto nulla per mettere in difficoltà l’attuale amministrazione comunale del capoluogo della Sicilia.

Due esempi su tutti: il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, e il parlamentare regionale ‘ambientalista’, Giampiero Trizzino. Questi due soggetti, con tutto il ‘bordello’ che è successo e che continua a succedere nella discarica di Bellolampo di Palermo da almeno due anni a questa parte, non hanno mai preso una posizione chiara.

Costa è arrivato nella primavera dello scorso anno, Trizzino è alla sua seconda legislatura all’Ars!

Ancora: tutto regolare sul Tram di Palermo e relativi appalti, vero onorevole Trizzino? Si è mai informato su quello che è avvenuto nelle commissioni consiliari sugli appalti del Tram e sulla Valutazione Ambientale Strategica (VAS)? O sul ricorso al TAR Sicilia – sempre sul Tram e i suoi appalti – del quale non si sa più nulla?

Ora, improvvisamente, arriva questa mozione di sfiducia dei tre consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Palermo: Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo.

“Noi esponenti del MoVimento 5 Stelle al Comune di Palermo – si legge nella nota dei tre consiglieri comunali grillini – abbiamo deciso di predisporre e proporre la mozione di sfiducia al sindaco Orlando. E’ questo l’unico modo per arginare la deriva della città. La maggioranza (se così ancora si può definire) che sostiene il sindaco, è priva di progetti e di sostanza e si presenta spaccata su qualsiasi argomento. Tutto ciò determina una totale inefficienza amministrativa e manifesta l’esclusiva capacità del sindaco che è quella di fare propaganda e sbandierare idee desuete e inutili per il benessere di Palermo”.

“La città è preda di numerosi problemi ai quali però Orlando e la sua armata Brancaleone non pensano minimamente di trovare soluzioni concrete – prosegue il comunicato -. Il M5S non può farsi complice di questo intollerabile immobilismo e di questa ignobile gestione della cosa pubblica che, giorno dopo giorno, stanno facendo regredire la città. Tra le questioni più urgenti e mai affrontate, figurano: la salvaguardia dell’ambiente; la mobilità; il decentramento amministrativo; il tema dei rifiuti; la conduzione dei beni comuni e chi più ne ha più ne metta. Non è più tempo di sterili chiacchiere: Palermo necessita di una guida attenta e responsabile che guardi al futuro e al funzionamento dei servizi rivolti ai cittadini”.

Impossibile che la mozione di sfiducia venga approvata. Con molta probabilità, più che essere rivolto al sindaco, la mozione vuole segnare una ‘differenza’ verso altri esponenti del Movimento 5 Stelle che non solo non hanno mai fatto opposizione a Orlando, ma hanno partecipato alla gestione della città, avallandola.

Sarà interessante capire che posizione assumeranno i parlamentari nazionali e regionali del Movimento. La sensazione è che stia arrivando il tempo degli strappi…

Foto tratta da BLOGGANDOSICILIA.IT

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