Le ‘Sardine’ di Palermo bloccano i protagonisti della Casa del Popolo

22 novembre 2019

Lo racconta in un post su Facebook carico di amarezza Tony Pellicane, da sempre in prima fila per aiutare gli ultimi di Palermo. “Abbiamo chiesto di leggere un comunicato di solidarietà con i 22 denunciati: prima ci dicono che era un problema, poi viene fuori che da Bologna hanno dato il diniego alla possibilità di leggere un comunicato”

“Le accuse di settarismo non le accetto”.

Così Tony Pellicane, figura storica del solidarismo di Palermo, commenta quanto gli è accaduto oggi alla manifestazione del movimento delle ‘Sardine’ andata in scena nello stesso capoluogo della Sicilia.

“Non dovete avere atteggiamenti violenti se volete essere in piazza con le Sardine – scrive sul Facebook Tony Pellicane -. Ci hanno negato la possibilità di portare uno striscione con su scritto ‘Contro i decreti sicurezza, solidarietà ai 22 denunciati della Casa del Popolo’. Abbiamo chiesto di leggere un comunicato di solidarietà con i 22 denunciati: prima ci dicono che era un problema, poi viene fuori che da Bologna hanno dato il diniego alla possibilità di leggere un comunicato”.

Non sembrano molto democratiche queste ‘Sardine’. Ci piacerebbe capire, poi, cosa c’entra Bologna: è da lì che arrivano gli ordini? Che è un secondo Movimento 5 Stelle con sede in Emilia Romagna?

“Come aderenti a Pap – scrive sempre Tony Pellicanje – abbiamo deciso di non andare alla manifestazione in maniera organizzata, proprio per rispettare la natura apartitica della stessa… Ma come attivisti della Casa del Popolo che, voglio ricordare, non è un partito politico, siamo rimasti sdegnati da questo atteggiamento… Alcuni accusano noi di essere settari, ma i veri settari li abbiamo trovati tra alcune ‘Sardine’ palermitane!”.

Per la cronaca, la Casa del Popolo è un’esperienza durata pochi mesi. I locali dell’ex Istituto nazionale dei sordomuti è stata occupata dai militanti di Potere al Popolo, la formazione politica di sinistra realmente alternativa al PD (a differenza, ad esempio di Rifondazione comunista, che invece a Palermo amministra con il PD).

L’obiettivo era di dare vita a un’iniziativa al servizio degli ultimi: doposcuola popolare, sportello per il lavoro e contro lo sfruttamento, insegnamento dell’italiano agli stranieri, sportello per l’emergenza abitativa, raccolta e distribuzione indumenti, biblioteca, aule per lo studio.

L’iniziativa non deve essere piaciuta alla ‘presunta’ sinistra che amministra Palermo all’insegna dell’ipocrisia (e degli appalti ferroviari). Così, dopo tre mesi la ‘pericolosa’ esperienza della Casa del Popolo è stata sbaraccata e 22 protagonisti della stessa Casa del popolo sono stati denunciati.

Pap Palermo: dopo lo sgombero arrivano 22 denunce contro la nostra Casa del popolo!

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