Ars, la pagliacciata sul taglio dei vitalizi e la ‘riforma’ della Formazione professionale senza soldi

20 novembre 2019

Lavori dell’Assemblea regionale siciliana bloccati per un “viaggio della speranza” a Roma. Dove la “speranza” è che il Governo nazionale avalli il ridicolo taglio del 9% dei vitalizi degli ex parlamentari dell’Ars! Ma dicono vero? Piuttosto: con quali soldi verrà pagato il viaggio e il soggiorno a Roma? E che dire della ‘riforma’ della Formazione professionale a zero euro? La verità è che l’attuale politica siciliana, tranne qualche rara eccezione, è ormai alla frutta! 

Lo spettacolo che in queste ore offre l’Assemblea regionale siciliana è veramente penoso. Noi ci occupiamo sempre meno di un Parlamento dell’Isola sostanzialmente bloccato. Se abbiamo deciso di scrivere l’articolo che state leggendo è perché la scena a cui assistiamo in queste ore rasenta l’incredibile. Due gli argomenti: il taglio dei vitalizi e la ‘riforma’ della Formazione professionale. Vediamoli per grandi linee.

Il taglio dei vitalizi. Su questo tema siamo ben oltre la farsa. L’argomento avrebbe dovuto essere affrontato questa settimana, ma è stato rinviato. Sapete perché è stato rinviato? Perché il presidente del Parlamento siciliano e i parlamentari chela penano come lui – cioè d’accordo sul ridicolo taglio del 9% ai vitalizi degli ex parlamentari! – sono andati a Roma.

Sapete perché sono andati a Roma? Per chiedere ai rappresentanti del Governo nazionale se, in via del tutto eccezionale, gli ex parlamentari dell’Ars e quelli che, fra tre anni, saranno anche loro ex parlamentari potranno continuare a percepire le indennità con il taglio del 9%!

Insomma: gli ex parlamentari dell’Ars sostenuti dal presidente Miccichè e da chi la pensa come lui vorrebbero che Roma gli dicesse:

“Vabbé, siccome siete voi, siccome non potete vivere senza i vostri vitalizi, facciamo un’eccezione: va bene il taglio del 9% e non tagliamo i fondi alla Sicilia”.

E già, perché se la Sicilia non taglia i vitalizi come prevede la legge nazionale – un taglio serio, non del 9%! – lo Stato taglio un bel po’ di fondi alla Regione siciliana!

Pensate un po’: per mantenere i vitalizi agli attuali ex parlamentari e ai prossimi ex parlamentari di Palazzo Reale si blocca l’attività del Parlamento siciliano (che già di suo lavora assai…) e si va a Roma, supponiamo per “viaggio di lavoro”, cioè con le spese ai aereo, ristoranti e alberghi a carico dell’Assemblea regionale siciliana (trasferta istituzionale?).

Ma secondo voi tutto questo è serio?

Poi, per dire: qual è la posizione dei gruppi parlamentari dell’Ars su questa storia?

I grillini – li attacchiamo spesso, ma questa volta sono inattaccabili – sono giustamente per il taglio dei vitalizi. Un comunicato di ieri delle parlamentari del Movimento 5 Stelle Angela Foti e Jose Marano è chiarissimo:

“Per fortuna varcate le mura di Palazzo dei Normanni, qualcuno a Roma ha compreso il gioco sporco che stanno facendo Micciché e la maggioranza di Musumeci pur di non mollare i vitalizi. La Sicilia ancora una volta purtroppo per via di una classe politica aggrappata ai privilegi si distingue in modo negativo. Peraltro la Commissione istituita da Micciché che avrebbe dovuto valutare il metodo di taglio dei vitalizi è infarcita di conflitti di interesse dato che è composta da deputati che dovrebbero tagliare proprio il loro di vitalizio”.

“Sono mesi che proviamo a far rinsavire questa commissione – spiegano ancora Foti e Marano – ma per fortuna è c’è stato un intervento romano a far cambiare idea al Micciché e alla maggioranza dell’Ars. Tra l’altro il lavoro presentato da quella commissione è assolutamente difforme da quanto stabilito dalla norma nazionale, dalle intese Stato Regione e dalla Conferenza dei presidenti dei Consigli Regionali”.

“Siamo stanchi – dicono ancora Foti e Marano – di assistere alle pagliacciate di deputati regionali siciliani che davanti alle telecamere o con la fiaccola in mano gridano allo scandalo, ma che nella commissione di merito non hanno presentato neppure un emendamento per modificare o limitare lo scempio dei partiti di cui si fa parte”.

“La notizia di questo intervento da parte dello Stato – sottolineano ancora Foti e Marano – in parte ci rasserena, ma ovviamente non basta. Sarà infatti nostra cura far pervenire al ministro competente una nota in cui esporremo nel dettaglio tutte le distorsioni che rendono questo taglio dei vitalizi una vera e propria presa in giro della norma nazionale e del popolo siciliano, costretto ad assistere all’ennesimo teatrino di una casta che non vuole abbandonare assurdi privilegi” – concludono le deputate”.

In questo comunicato si chiama in causa il presidente della Regione, Nello Musuneci.  Che viene associato a Miccichè e al suo maldestro tentativo di salvare i vitalizi. Noi pensavamo che Musumeci non fosse sulla stessa lunghezza d’onda del presidente dell’Ars. Ci siamo sbagliati? Forze il presidente Musumeci dovrebbe fare chiarezza con una presa di posizione ufficiale.

Il parlamentare Vincenzo Figuccia – e di questo gli va dato merito – sta conducendo una battaglia in favore dei vitalizi.

Qual è la posizione dei parlamentari degli altri partiti? Cosa pensano, ad esempio, i parlamentari del PD e di Italia Vera?

dalle parti di Forza Italia la pensano tutti come Miccichè?

Riforma della Formazione professionale. Una domanda agli estensori di questa riforma: i soldi per garantire i circa 8 mila lavoratori licenziati di questo settore ci sono? A noi risulta che questo disegno di legge sia a zero euro. Ci hanno informato bene?

Quello che sappiamo è che questi lavoratori sono in ansia. Sappiamo anche che stanno per ripartire le manifestazioni di piazza. Sappiamo che il 27 Novembre è prevista una manifestazione di piazza a Palermo che coinvolgerà i lavoratori di questo settore.

Ora, se due più due fa ancora quattro, se all’Ars c’è un disegno di legge di ‘riforma’ della Formazione professionale e se gli ex dipendenti di questo settore scendono in piazza per protestare, ebbene, ci deve essere qualcosa che non quadra: o siamo noi ad esagerare?

 

 

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