Alto costo dei biglietti aerei in Sicilia: intervengano i parlamentari mettendo a disposizione il 50% delle indennità

5 novembre 2019

Proposta operativa: aiutare i siciliani costretti a prendere l’aereo per motivi di salute e i giovani siciliani che lavorano fuori dalla nostra Isola e che tornano per le vacanze di Natale. Oltre ai parlamentari anche i sindaci potrebbero contribuire donando il 30% delle proprie indennità. Aprire un conto dove i siciliani, se lo vorranno, potranno sostenere l’iniziativa con un euro al mese  

Ora che stanno arrivando le vacanze di Natale tutti i politici siciliani, dai parlamentari ai sindaci, sono “indignati” dal costo dei biglietti aerei in Sicilia. Che dire? Meglio tardi che mai!

Però l’indignazione, se non accompagnata da una proposta operativa, serve a poco. Soprattutto non serve ai tanti giovani siciliani che lavorano fuori dalla Sicilia e che, per tornare nella nostra Isola, per passare in famiglia le vacanze di Natale, dovranno pagare, in media, 500 euro.

Così come non serve agli imprenditori siciliani, costretti, per motivi di lavoro, a prendere l’aereo da un giorno all’altro.

Così come non serve ai siciliani che, per questioni di salute, sono costretti a partire sempre da un giorno all’altro.

Gridare “Intervenga Roma” non serve a nulla.

I parlamentari nazionali eletti in Sicilia, ad esempio, hanno avuto quasi un anno e mezzo di tempo per occuparsi della continuità territoriale: ma non hanno fatto nulla!

In Sardegna la continuità territoriale c’è e i cittadini sardi che prendono l’aereo pagano i biglietti a prezzi contenuti. In Sicilia non c’è nulla e i cittadini della nostra Isola vengono massacrati.

Che fare per questo Natale? La nostra proposta è semplice: gli europarlamentari eletti in Sicilia, i parlamentari nazionali eletti in Sicilia e i 70 deputati regionali devolvano il 50% della propria indennità parlamentare di Novembre e Dicembre ai cittadini siciliani che sono costretti a pagare 500 euro per prendere l’aereo in Sicilia.

Anche i sindaci dei Comuni siciliani – che giustamente hanno preso a cuore la vicenda – potranno contribuire devolvendo il 30% delle proprie indennità.

Noi siamo convinti che sia i parlamentari siciliani a tutti i livelli sia i sindaci saranno ben felici di sostenere concretamente i cittadini della nostra Isola.

Si potrebbe creare un indirizzo sulla rete, collegato ad un conto corrente, dove i cittadini siciliani, liberamente, potranno versare un euro al mese. A nostro avviso i cittadini siciliani risponderanno: perché con un euro al mese avranno a disposizione una sorta di ‘assicurazione’ che potrebbe servire anche a loro.

Ma l’esempio – lo ribadiamo – lo debbono dare i parlamentari siciliani, devolvendo il 50% delle indennità parlamentari (calcolate ovviamente per intero, comprensive degli ‘ammennicoli’) a questo nobile scopo.

Questo, detto per inciso, invoglierà i parlamentari a lavorare per fare ottenere alla Sicilia la continuità territoriale.

Basterà esibire il biglietto aereo – magari con un semplice controllo incrociato con gli aeroporti – per avere diritto a un rimborso da calcolare in base al numero dei siciliani che esibiranno il biglietto e in base all’ammontare dei fondi che si raccoglieranno.

Il Governo regionale deve solo istituire un ufficio, distaccando venti dipendenti regionali, per occuparsi dei pagamenti con semplici assegni circolari.

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