Ciriaco De Mita vuole rifondare la DC. Altri voti in meno per il PD?/ MATTINALE 446

4 novembre 2019

Il vuoto che si è determinato nel centro dello schieramento politico italiano non può essere coperto dalla Lega di Salvini e da Renzi. La fine di Forza Italia, che ormai è nelle cose, lascia campo libero a una forza moderata. Inevitabile che ci riprovino i democristiani. A cominciare dalle prossime elezioni regionali in Campania con il ritorno di De Mita e Cirino Pomocino. Ma anche in Puglia e in Calabria. I movimenti ‘nascosti’ in Sicilia

L’analisi politica è semplice: nel centro dello schieramento politico italiano si è aperta una voragine. E siccome chi cerca di occupare questo spazio non ha molta credibilità, ecco che i vecchi democristiani hanno capito che è arrivato il momento di riprovarci. E ci riproveranno a partire dal Sud alle imminenti elezioni regionali. Ciriaco De Mita e Paolo Cirino Pomocino ‘scaldano i motori’ in Campania. Ma, da tempo, in modo sotterraneo, si lavora anche n Puglia, in Basilicata, in Calabria e in Sicilia.

Domenica 27 ottobre Il Mattino di Napoli ha dedicato un lungo articolo alla rinascita della Dc. Con una fotografia che immortala l’intramontabile Ciriaco De Mita, 91 anni, sempre pronto per nuove battaglie politiche.

Perché questo ritorno della Dc? Con molta probabilità, è la scomparsa di Forza Italia – che ormai è nelle cose – ad aver convinto i vecchi capi della DC a provarci. Fino a quando i berlusconiani sono stati vivi e presenti, i democristiani (e non ex democristiani “perché democristiani lo si è per  sempre”, ha detto a Il Mattino l’altro intramontabile Cirino Pomicino) non si sono mossi. Poteva anche non piacere, ma l’ex Cavaliere monopolizzava l’elettorato moderato.

Ora non è più così. Ora al centro dello schieramento politico italiano c’è il vuoto. E ai vecchi democristiani dà molto fastidio vedere figure politiche, che poco o punto hanno a che vedere con i moderati, che provano ad occupare uno spazio che non è il loro. Soprattutto al Sud.

Il riferimento, in particolare, è alla Lega di Salvini, che sta mettendo radici improprie anche tra i moderati del Sud. E lo stesso discorso vale per Matteo Renzi e la sia Italia Viva. Vero è che Renzi è nato nella Democrazia cristiana. Ma oggi Renzi non ha nulla a che dividere con la tradizione moderata dei democratici cristiani: Renzi è un lupo del liberismo europeo franco-tedesco (più tedesco che francese, in verità) che non ha nulla, ma proprio nulla a che vedere con il solidarismo cattolico.

Da notizie che abbiamo raccolto, gli ex democristiani erano un po’ preoccupati dalla nascita del Movimento 24 Agosto di Pino Aprile. Ma appena hanno saputo che questo nuovo soggetto salterà l’appuntamento con le elezioni regionali si sono tranquillizzati. La Dc, per la cronaca, è nata nel Sud, per la precisione in Sicilia, tra Caltanissetta e San Cataldo: ed è dal Sud che i democratici cristiani proveranno a ripartire. E avere al Sud un avversario per giunta meridionalista sarebbe stato un bel problema!

Nell’articolo de Il Mattino di Napoli si parla senza mezzi termini delle elezioni regionali in Campania. Ma nulla vieta ai democristiani di cominciare a piazzare bandierine anche in Puglia e in Calabria, due Regioni del Sud dove tra qualche mese si voterà pure per le regionali.

Si lavora anche in Sicilia dove, in gran segreto, sono all’opera qualche parlamentare in carica e una sfilza di ex parlamentari.

La Campania – e lo si capisce leggendo l’articolo de Il Mattino – sarà la vera prova generale. Nell’articolo si racconta dell’incontro a Torre del Greco:

“Il piglio è lo stesso degli anni ruggenti e i ragionamenti che volano alto possono sembrare antichi. E invece sono tremendamente moderni, anche se parole come popolarismo e solidarismo rischiano di apparire desuete e fuori moda. «Ma non lo sono, semmai se ne avverte la mancanza», osserva Pomicino, tra gli ispiratori del raduno che mette insieme culture democristiane di ieri e di oggi, vecchie e nuove generazioni, padri o «figli di» che non si arrendono e che intravedono nel vuoto della politica attuale uno spiraglio non per rifondare la Dc ma per creare un movimento (o un partito) moderato, centrista, ancorato nel popolarismo, che punti (ovviamente) alle prossime regionali e sappia guardare oltre con la convinzione che ci sia nel Paese lo spazio per radicarsi e riproporre antiche (nel significato nobile del termine) esperienze secondo una visione moderna”.

Si riparte dalla Campania, “perché in Campania – ha detto Domenica 27 Ottobre Ciriaco De Mita – c’è una pluralità di intelligenze che può dare vita a questo soggetto politico e perché nella nostra regione è forte il desiderio di recuperare tale memoria storica”.

“Ad ascoltare De Mita in prima fila c’è Pomicino – leggiamo sempre su Il Mattino – . Sono i due «padri» del progetto che raduna ex parlamentari, consiglieri regionali, diversi amministratori in carica o ex di vari Comuni campani. Tutti con il cordone ombelicale ancora legato a mamma Dc. È il caso di due sindaci dell’area vesuviana, il padrone di casa Giovanni Palomba e il primo cittadino di Terzigno, Francesco Ranieri”.

“Siamo di fronte a un laboratorio politico e chi, come me, si riconosce nei valori popolari e democratico-cristiani non può che guardare con favore all’iniziativa”, ammette Palomba, il cui padre, Franco, fu sindaco negli anni Ottanta. “Chi mi conosce – osserva Ranieri – sa che mi definisco democratico cristiano. Amministro da quattro anni e mezzo Terzigno con una coalizione di liste civiche perché i partiti oggi sono evanescenti”.

Nell’articolo si racconta della presenza di tanti giovani. Ma anche di politici impegnati da anni, chi in Forza Italia (Gioacchino Alfano), chi nel movimento L’Italia è popolare (Giuseppe De Mita).

Le presenze segnalate a Torre del Greco danno la misura di un certo radicamento:

“Tra i presenti, molti esponenti dell’area vesuviana, come l’ex candidato a sindaco di Ercolano Nunzio Di Martino e l’ex sindaco e attuale consigliere comunale a Torre del Greco Valerio Ciavolino. Ci sono gli ex parlamentari (di epoche diverse e con partiti diversi) Nello Palumbo, Pietro Mastranzo e Salvatore Lauro. C’è l’assessore regionale al Turismo Corrado Matera. C’è Salvatore Tramontano da Marigliano; l’ex consigliere comunale di Napoli Gennaro Bruno; il presidente della circoscrizione Soccavo-Pianura Lorenzo Giannalavigna; l’assessore di Torre del Greco Gennaro Granato”.

La Campania offre tanti spunti. La speranza è che PD e Movimento 5 Stelle si presentino insieme anche in questa Regione: perché, se insieme, tanti elettori del Partito Democratico e dei grillini potrebbero non votare per i rispettivi partiti e optare per gli ex Dc.

E il presidente della Regione Campania uscente, Vincenzo De Luca? Nessuno lo riesce a immaginale alleato di “Giggino”.

Ci racconta un esponente siciliano di questa avventura che, per ora, non si vuole scoprire:

“In Campania la situazione è favorevole. Se PD e grillini si presentano insieme perdono. Se si presentano divisi perdono pure. La Lega di Salvini non è molto di moda in questa Regione. Ci preoccupa di più qui in Sicilia, per il vezzo dei siciliani di saltare al volo sul carro del vincitore. In Campania è diverso. Ed è diverso anche in Puglia, dove i democristiani hanno una grande tradizione. Noi nostalgici? Assolutamente no. Guardi che guai hanno combinato nel Sud con l’avvento della Seconda Repubblica. Abbiamo il dovere di scendere in campo. Altro che!”.

QUI PER ESTESO L’ARTICOLO DE IL MATTINO DI NAPOLI

 

Foto tratta da Yahoo Notizie

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti