Si dimette la sindaca grillina di Imola: “Il Movimento è morto. E non partecipo al Governo delle tasse con il PD”

30 ottobre 2019

Elena Sangiorgi, sindaca di Imola nel Movimento 5 Stelle, si dimette da sindaca e lascia il Movimento. Eletta 15 mesi fa, è diventata sindaca di una città romagnola che è sempre stata il baluardo della sinistra post comunista. Ha battuto il PD e, adesso, si ritrova con il PD che, gettato fuori dalla porta, è rientrato nel Comune dalla finestra grazie al trasformismo di Beppe Grillo, di Casaleggio e di Luigi Di Maio. “Non sono un burattino del PD”

Elena Sangiorni, sindaca grillina di Imola, annuncia le sua dimissioni.

In un’intervista all’emittente E-TV, la prima cittadina di Imola ha detto che formalizzerà la sue dimissioni in Consiglio comunale, spiegando anche il perché:

“Il Movimento 5 Stelle non esiste più. Il M5s è morto ed è morto quando è morto Gianroberto Casaleggio. Abbiamo visto l’appropriarsi di ruoli apicali da parte di persone senza arte né parte, perdere sei milioni di voti in un anno e fare finta di niente”.

Elena Sangiorgi lascia anche il Movimento 5 Stelle:

“Non sono un burattino del PD. E non voglio fare il Governo delle tasse con il PD”.

“La situazione che ho trovato – racconta l’ormai ex sindaca grillina di Imola – è stata molto peggio di quella che pensassi e quando mi sono accorta del trasformismo del Movimento, sono morta dentro”.

“Hai degli ideali e ci credi. Volevo mettermi a servizio della mia Imola, ci credevo, non mi aspettavo una situazione del genere. C’è stata incapacità di gestire tutti i Comuni da parte del Movimento 5 Stelle. Bisognava presidiare il territorio e dopo un anno è arrivata l’amara verità di 6 milioni di voti in meno. Io rappresentavo ideali che non ci sono più”.

Manuela Sangiorgi è stata eletta 15 mesi fa. E diventata sindaca di una città romagnola che è sempre stata il baluardo della sinistra post comunista. Ha battuto il PD e, adesso, si ritrova con il PD che, gettato fuori dalla porta, è rientrato nel Comune dalla finestra grazie al trasformismo di Beppe Grillo, di Casaleggio e di Luigi Di Maio.

Il quotidiano Il Messaggero riassume le cause che hanno portato alle dimissioni della sindaca grillina di Imola:

“Una maggioranza turbolenta fin dal primo giorno, un gruppo consiliare diviso a metà, pessimi rapporti con il movimento a livello nazionale e la contrarietà all’accordo con il PD sono le cause che hanno portato al passo della sindaca della terza città più grande amministrata dai 5 Stelle. Ma che è tutt’altro che un fulmine a ciel sereno: in poco più di un anno di governo cinque assessori se ne sono andati e la maggioranza ha spesso traballato su provvedimenti importanti. Adesso, come prevede la legge, le dimissioni hanno venti giorni per diventare efficaci e irrevocabili”.

Il Messaggero riporta alcune dichiarazioni della stessa ex sindaca grillina:

“Io mi aspettavo un appoggio dal M5S nazionale, mi aspettavo fosse un salotto dei big, perché siamo il terzo Comune più grande amministrato dal Movimento. Poi, quando sono andata a chiedere aiuto su questioni importanti, ho avuto risposte imbarazzanti”.

“C’è stato un muro – ricorda sempre sul Messaggero Elena Sangiori – e in buona parte ha contribuito Massimo Bugani. Io per 15 mesi sono stato un sindaco commissariato, quando venivo in Comune era come entrare nella foresta dei pugnali volanti. Alcuni del M5S pensano che governare un Comune sia come governare un comitato: da una parte il M5s ha suscitato voglia di mettersi in gioco, ma dall’altra non è vero che tutti possono fare politica, non c’è contezza della macchina amministrativa”.

Durissimo il giudizio della Sangiorgi sull’accordo con il PD:

“Fino al giorno prima – ha detto l’ormai es sindaca di Imola – abbiamo detto di tutto al PD, e poi ci andiamo al governo insieme? Poi abbiamo visto che bel progetto, il progetto di governo delle tasse”.

E in Sicilia? Patria del trasformismo politico sin dai tempi di Francesco Crispi e Agostino Depretis, nella nostra Isola i grillini sono già quasi tutti sistemati: tutti allineati & coperti con il PD dei vari Antonello Cracolici, Giuseppe Lupo, Leoluca Orlando…

QUI L’ARTICOLO DE IL MESSAGGERO

Foto tratta da Infosannio – wordpress.com

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