Palermo, una donna fermata dai Vigili urbani perde la seduta della chemio

10 ottobre 2019

Palermo è diventata veramente una città pessima. Due donne – una delle quali molto malata – sono state fermate dai Vigili urbani. La donna doveva sottoporsi a una seduta di chemioterapia. Vista la situazione i vigili potevano anche soprassedere o, al limite, prendere gli estremi delle due donne e rinviare i controlli all’indomani. Invece i controlli sono scattati subito e la donna ha saltato la seduta di chemioterapia! AGGIORNAMENTO: la replica della Polizia municipale di Palermo

Che brutta città che è diventata Palermo! Amministrata malissimo e anche inumana. Perché è veramente inumano il racconto che leggiamo su Blog Sicilia:

“Fermate dagli agenti della polizia municipale a Palermo mentre stavano andando a fare la chemioterapia. Protagoniste di questa storia mamma e figlia che si stavano dirigendo in auto alla clinica Maddalena quando una pattuglia della polizia municipale le ha fermate. A causa dello stop, le donne hanno dovuto rinunciare alla seduta di chemioterapia a cui si sarebbe dovuta sottoporre la madre, malata terminale affetta da un carcinoma metastatico al pancreas”.

“La chemioterapia era palliativa – prosegue l’articolo – e cioè avrebbe quantomeno alleviato le sofferenze della donna. Gli agenti non hanno voluto sentire ragioni e hanno proceduto ai controlli dai quali è emerso che la revisione del mezzo era scaduta da 20 giorni. Inutili i tentativi di giustificare la dimenticanza con la grave situazione della mamma – documentata, peraltro, dalla cartella clinica che le donne avevano con sé – e così sono state sanzionate”.

“I primi d’agosto – racconta la figlia a BlogSicilia – hanno diagnosticato a mia madre un tumore al fegato metastatizzato fino alla milza. Da lì un calvario di biopsie e ricoveri alla Maddalena fino alla diagnosi: carcinoma pancreatico metastatico, con 4 mesi di vita se aiutata con chemio palliativa. Oggi stavamo andando a fare la chemio e siamo state fermate. Guidava mia madre la quale ha provato a spiegare al vigile che eravamo di fretta. Tira fuori i documenti e li consegna al vigile il quale si accorge che la revisione è scaduta, ma da appena 20 giorni quindi non è scattato il sequestro ma una semplice multa. Sono passati 30 minuti e abbiamo perso l’appuntamento in ospedale, rinviato a domani. Umanità zero, potevano prendere i dati, inviarli al comando e nel frattempo lasciarci andare vista la situazione. Intanto oggi stesso ho provveduto a fare la revisione e domani pagherò la sanzione che tuttavia impugneremo per motivi circostanziali”.

Blog Sicilia ha chiesto ha replica ai vigili urbani. Il giornale è in attesa di risposta.

Che dire? Che la Palermo di oggi si rispecchia nell’immondizia abbandonata nelle strade: una città sporca fuori e, soprattutto, dentro…

AGGIORNAMENTO:

Sul giornale on line Palermotoday leggiamo la replica dei Vigili urbani di Palermo che riportiamo:

“Fermate in auto e multate: “Dovevamo fare la chemio”, “Falso, inventano le scuse più assurde”
“Giornalmente – sottolineano dal comando di polizia municipale – gli automobilisti adducono le motivazioni più disparate, a volte anche inverosimili, per eludere i controlli della polizia municipale, a maggior ragione quando stanno palesemente violando le regole del Codice della Strada”.

“In questa occasione – dicono dagli uffici di via Dogali – riscontrato che il veicolo risultava non autorizzato alla circolazione, gli agenti hanno chiesto, senza ottenerla, una documentazione che dimostrasse la situazione di emergenza (e cioè che la donna si dovesse realmente recare in ospedale, alla clinica La Maddalena, ndr) stante anche la circostanza che apparentemente il veicolo andava in direzione opposta al nosocomio. Va precisato che lì dove si riscontrino situazioni di emergenza palesi, gli agenti si attivano sempre per facilitare il raggiungimento degli ospedali, anche scortando i veicoli”.

A detta della polizia municipale nella fattispecie “la pattuglia che ha effettuato il controllo in piazza Vittorio Veneto ha chiesto alla signora se avesse una certificazione medica attestante le cure a cui dichiarava di doversi sottoporre. La signora non ne era in possesso ed era fuori itinerario rispetto all’ospedale presso cui dichiarava di doversi recare. L’accertamento della violazione (la mancata revisione del veicolo, per cui lo stesso non avrebbe dovuto trovarsi su strada) ha richiesto non più di pochi minuti, in quanto in tal caso non vi è una completa compilazione manuale ma l’utilizzo di un prestampato.

La signora che è stata fermata sostiene “di avere dovuto rinunciare alla seduta di chemioterapia a cui si sarebbe dovuta sottoporre la madre, che era con lei in auto, malata terminale affetta da un carcinoma metastatico al pancreas”. Gli agenti hanno proceduto ai controlli dai quali è emerso che la revisione del mezzo era scaduta da 20 giorni. “Quanto riportato dalla signora – chiudono dal comando di via Dogali – risulta del tutto difforme dalla realtà e gravemente lesivo dell’immagine della polizia municipale”.

 

QUI L’ARTICOLO DI BLOG SICILIA

Foto tratta da Il Messaggero

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