Rai 3, ‘Presa diretta’ punta i riflettori sullo Stato italiano che ignora il Sud

8 ottobre 2019

Finalmente il servizio pubblico televisivo racconta una grande verità: le discriminazione dello Stato italiano ai danni del Mezzogiorno. Un’analisi sulle poche risorse erogate al Sud in settori quali la Scuola, la sanità, le Infrastrutture e via continuando. La battaglia per il Sud comincia a dare frutti

di Raffaele Vescera

Ieri, giornata storica per il nostro amato Sud. Per la prima volta, dopo infiniti anni di gratuita denigrazione, la Tv di Stato con un servizio di Presa diretta su Rai 3, condotto dal bravissimo Riccardo Iacona, sono state riconosciute le ragioni del Sud.

Le discriminazioni da parte dello Stato, causa del degrado economico e sociale in cui versa la nostra terra, sono state dettagliatamente elencate nei campi della Scuola, la Sanità, le Infrastrutture e quant’altro condiziona e ritarda lo sviluppo economico del Sud.

In studio, oltre il pur bravo Ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, i prof Gianfranco Viesti e Isaia Sales hanno lanciato un atto di accusa contro la politica delle “due Italie”.

Di più, ieri l’Unione Europea ha messo sotto accusa lo Stato italiano, colpevole di investire solo al Nord facendo mancare quanto spetta al Sud.

Hai visto mai che Tg e grandi giornali nazionali ne danno notizia? Macché, di Sud si deve parlare solo delle sue presunte colpe, mai di quanto subisce ad opera di uno Stato patrigno.

In ogni caso, un gran giorno davvero, la decennale lotta meridionalista finalmente dà frutti. Avanti così.

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