Conferenza stampa all’Ars, obbligo di cravatta: presidente Miccichè: cose più serie da fare non ne avete?

7 ottobre 2019

La cravatta – spiega il comunicato stampa che annuncia la conferenza stampa di domani del presidente della commissione Antimafia regionale, Claudio Fava (oggetto: il ‘Caso Antoci’) – è ‘obbligatoria’ perché domani il Parlamento siciliano tiene seduta. Quindi senza cravatta si è sciamannati a prescindere? Morale: impossibile, per noi, partecipare. Figuriamoci se indossiamo la cravatta per la bella faccia di questi politici stilisti… 

Si può imporre “giacca e cravatta” ai giornalisti che debbono partecipare a una conferenza stampa, anche se questa conferenza stampa è organizzata nel Palazzo Reale di Palermo, sede del Parlamento siciliano? Secondo noi, no.

Chi scrive è un ormai ‘ex cronista’ di politica regionale: ‘ex’ sia perché non ci occupiamo più di quello che succede in Assemblea regionale siciliana, se non per commentare qualche fatto (come questa nuova trovata, supponiamo, del presidente-scienziato del Parlamento della nostra Isola, Gianfranco Miccichè, che potete ‘ammirare’ sopra in una foto in cravatta), sia perché non mettiamo più piede nel ‘Palazzo’ da circa dieci anni.

Ma, fino a prova contraria, siamo sempre giornalisti. E proprio domani ci sarebbe proprio piaciuto assistere alla conferenza stampa annunciata nel seguente comunicato stampa:

“Ricordo ai colleghi che domani, martedì 8 ottobre alle ore 12,oo presso la Sala stampa di Palazzo dei Normanni a Palermo (sarebbe il Palazzo Reale detto anche Palazzo dei Normanni ndr), il presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava, accompagnato dai consulenti della stessa Commissione, terrà una conferenza stampa sulla recente relazione conclusiva dell’indagine sul c.d. “Caso Antoci”.

Sì, ci sarebbe piaciuto ascoltare quello che racconterà il presidente Fava e, magari, porre qualche domanda. Ma così non sarà: infatti il comunicato stampa chiude con un ‘avvertimento’, come dire?, di alta moda:

“In concomitanza con la giornata in cui l’Ars tiene la seduta, sono richiesti giacca e cravatta per gli uomini. Non è richiesto l’accredito preventivo”.

Quindi l’accredito no e la cravatta sì?

E chi si è liberato delle cravatte, bruciandole, dieci anni fa, quando ha deciso di non mettere più piede nel Palazzo Reale che deve fare? Chiamare il suo amico Vania e dirgli: “Prestami una cravatta”? Quindi, per l’Ars di Gianfranco Miccichè, non si è sciamannati solo se si indossa la cravatta?

L’istinto sarebbe quello di presentarsi domani senza cravatta alla conferenza stampa e ‘armare una turilla’; o, magari, presentarsi con i jeans stracciati, la camicia di fuori, una cravatta attaccata con il nodo malucumminato, la giacca scatò e, alla minima osservazione, esibire il comunicato e dire:

“E allora? La cravatta c’è, la giacca pure: che volete?”.

Ma forse non ne vale nemmeno la pena dare tutta questa importanza alla cravatta e agli editti sui vestimenti dei giornalisti del ‘Palazzo’ governato da Miccichè.

Una domanda, invece, la vogliamo porre: al presidente Miccichè e al Consiglio di presidenza dell’Ars: perché quando nella Sala Gialla del Palazzo Reale, nei giorni in cui si riunisce il Parlamento, si organizzano convegni non è prevista la cravatta? Forse perché imporre la cravatta a chi partecipa ad un convegno sarebbe un atto fuori luogo?

Mentre i giornalisti, per partecipare a una conferenza stampa, debbono indossare la cravatta? Così, per curiosità: dove sta la differenza?

Foto tratta da Ultima Tv

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