Sul Titanic

Nasce a Palermo una nuova organizzazione degli Industriali targata Confcommercio. E Confindustria?

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Nasce a Palermo una nuova organizzazione degli industriali. Si chiama Unione degli industriali – U.I.C.P. E fa capo alla Confcommercio, organizzazione imprenditoriale in grande ascesa. Se non abbiamo capito male, è un’iniziativa in alternativa al vecchio e ormai stantio mondo degli industriali vecchia maniera

“Nata dalla volontà di un nutrito gruppo di industriali, che hanno sentito l’esigenza di affidarsi a Confcommercio Palermo per essere rappresentati a livello sindacale e per usufruire dei numerosi servizi resi dall’Organizzazione ai propri associati, si è costituita l’Unione degli industriali – U.I.C.P.”.

Così leggiamo in un comunicato. Che prosegue:

“L’Unione, nuovo punto di riferimento per le imprese appartenenti al mondo degli industriali e dei servizi e professioni ad esso correlate, risulta così composto:

Presidente: Antonino Lo Coco; Vice Presidente Vicario: Martina Biundo; Vice Presidenti: Antonino Cinquemani e Biagio Semilia; Consiglieri: Giuseppe Biundo, Vito Biundo, Francesco Caminita, Clemente Maniaci, Claudia Pellitteri”.

“Ringrazio Confcommercio Palermo – dice il presidente Antonio Lo Coco – che rappresenta quella casa comune, capace di aggregare importanti segmenti produttivi della città e di dare concrete risposte alle nostre esigenze, sia in termini associativi che di assistenza”.

“L’Unione – continua Lo Coco – raggruppa aziende piccole e grandi impegnate in vari settori produttivi che hanno voglia di mettersi insieme per scambiare le proprie esperienze e ottimizzare le risorse. Noi vogliamo essere inclusivi, siamo aperti nei confronti di tutte le aziende che vorranno sposare la nostra idea, ritenendola valida e producente”.

“L’unione fa la forza – conclude Lo Coco – qualunque sia la dimensione delle aziende che vi partecipano, l’esigenza di questa nuova associazione infatti è partita ‘dal basso’, dalle istanze di piccole realtà industriali che credono nell’esperienza associativa e che hanno voglia di remare nella stessa direzione per far fronte a una crisi economica durissima”.

Non per farci i fatti degli altri (che poi è inevitabile quando si scrive in un mezzo d’informazione), ma abbiamo la sensazione che gli industriali iscritti a questa organizzazione non saranno iscritti a Confindustria. O ci sbagliamo?

Foto tratta da Archeologia Industriale

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