Governo ‘italiano’ targato UE. Ministeri: al PD la ‘polpa’, ai grillini gli ‘ossi’…

4 settembre 2019

Di fatto, il PD di Renzi e Zingaretti ha avuto i Ministeri più importanti. Basti pensare al Ministero dell’Economia (al Governo di grillini e leghisti la UE aveva imposto Giovanni Tria, giusto per ricordare che la sovranità politica, in Italia, funzione a convenienza). Con molta probabilità, il PD si prenderà anche il Commissario europeo. In pratica, il partito che ha perso le elezioni politiche controlla oggi quasi tutta l’Italia!

Che dire del nuovo Governo Conte bis? Il primo dato è politico: il PD, pur avendo poco meno della metà dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, di fatto, per quantità e, soprattutto, per qualità dei Ministeri che prende è, di fatto, il partito di maggioranza.

Al PD, infatti, vanno nove Ministeri: cinque con ‘portafogli e quattro senza ‘portafogli’.

Al Ministero dell’Economia il PD piazza Roberto Gualtieri, piena espressione dell’Unione Europea dell’euro.

Al Ministero della Difesa il PD piazza Lorenzo Guerini, protagonista della stagione renziana.

Al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (appalti) il PD piazza Paola De Micheli.

Al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali il PD piazza Teresa Bellanova, altra protagonista della stagione renziana.

Al Ministero dei Beni Culturali e Turismo il PD Dario Franceschini, altro protagonista della stagione renziana.

Al PD va anche il Ministero per Mezzogiorno con il siciliano Giuseppe Provenzano che arriva dalla SVIMEZ (questo è un fatto positivo).

Al PD anche il Ministero agli Affari Europei con Enzo Amendola.

Per il Ministero degli Affari regionali un altro esponente del PD, Francesco Boccia.

Al PD anche il Ministero delle Pari opportunità e Famiglia con Elena Bonetti.

Vediamo adesso i Ministri del Movimento 5 Stelle.

Il Ministero degli affari e della cooperazione internazionale va a Luigi Di Maio.

Al Ministero della Giustizia viene riconfermato Alfonso Bonafede.

Al Ministero dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.

Al Ministero del Lavoro va la siciliana Nunzia Catalfo. 

Al Ministero dell’Ambiente i grillini confermano Ambiente Sergio Costa. 

Al Ministero dell’Istruzione va Lorenzo Fioramonti. 

Al Ministero dei Rapporti con il Parlamento va Federico D’Incà.

Al Ministero dello Sport e Politiche giovanili va Vincenzo Spadafora. 

Al Ministero dell’Innovazione tecnologica va Paola Pisano. 

Al Ministero della Pubblica amministrazione va Fabiana Dadone. 

Il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio è il grillino Riccardo Fraccaro (e questo dimostra che Conte fa parte dei grillini, perché per questo ruolo a decidere è il Presidente del Consiglio).

Poi ci sono due Ministeri che – almeno ufficialmente – non fanno capo né ai grillini, né al PD:

Luciana Lamorgese, Prefetto della Repubblica, va al Ministero degli Interni.

Mentre al Ministero della Salute va Roberto Speranza (LeU).

Quest’ultimo può essere assimilato al PD, mentre saranno le scelte che adotterà la neo Ministra degli Interni a definire la sua posizione rispetto alla politica.

Non è difficile capire che i Ministeri più importanti sono andati al PD, a cominciare dal Ministero dell’economia che è, in assoluto, il Ministero più importante.

Agli osservatori non sfugge che la UE e la Presidente della Repubblica non hanno dato il via libera, al Ministero dell’Economia, a Paolo Savona, considerato un euroscettico. Mentre – parlano i fatti – nessun problema è stato posto a Roberto Gualtieri.

Il secondo Ministero in termini di importanza, in questo momento, è quello per le Infrastrutture: finito anche al PD.

L’Agricoltura torna al PD. Per il Sud nulla di nuovo: l’agricoltura del Sud è stata massacrata dai Governi Renzi e Gentiloni, poi è stata massacrata dal Governo tra grillini e leghisti, vediamo che succederà con il ritorno del PD secondo noi nulla di buono).

Importante anche il Ministero dei Beni culturali (sempre PD).

Da segnalare anche le Pari opportunità al PD: prepariamoci a una nuova stagione di ‘diritti civili’ da utilizzare in chiave elettorale.

E ai grillini? C’è il Ministero degli Esteri, ormai dimezzato, perché tra UE e USA l’Italia non ha molti margini di manovra.

La Giustizia è un Ministero importante, meno importante il Ministero del Lavoro che ormai è solo uno strumento di clientele (vedi il reddito di cittadinanza che nel Sud si trasformerà in precariato, o la Cassa Integrazione che dura dieci anni…).

Il Ministero dello Sviluppo economico non conta nulla: è la brutta copia del Ministero dell’economia che tiene la ‘cassa’.

Di un certo Peso l’Istruzione: ma sono solo ‘rogne’, perché non ci sono soldi e, di fatto, la scuola si gestisce al ‘risparmio’.

L’Innovazione tecnologica potrebbe essere importante: ma ci vogliono le idee: e se le idee sono quelle messe in campo dai grillini in 14 mesi di Governo…

Incomprensibile, a nostro avviso, la riconferma di Sergio Costa al Ministero dell’Ambiente, che a nostro avviso è stato un totale fallimento!

Ah, dimenticavamo: al PD dovrebbe andare il Commissario europeo con Paolo Gentiloni: quello del mare tra Liguria e Sardegna…

 

 

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