Pino Aprile: “Nasce un altro Governo contro il Sud?”

3 settembre 2019

Incredibile: nel programma del Governo tra grillini e PD (i sì hanno vinto con il 79%) c’è l’Autonomia differenziata e non ci sono, a garanzia del Sud, i Lep, i Livelli essenziali di assistenza. Di fatto, è quello che voleva fare la Lega di Salvini. “A che serve togliere di mezzo la Lega, se poi si fa il peggio della Lega? Tanto vale votare contro e consegnare il Paese a Salvini, che almeno fa il nemico con la faccia da nemico”, dice Pino Aprile. Così facendo grillini e PD sperano di indebolire la Lega penalizzando il Sud! 

A lanciare l’allarme e lo scrittore e giornalista Pino Aprile, protagonista, insieme a tanti altri cittadini del Sud, del Movimento 24 agosto che nella pagina Facebook Terroni di Pino Aprile titola:

“PD-M5S ALLEATI CONTRO IL SUD: VIA I LEP, SÌ ALL’AUTONOMIA DA RAPINA”.

“All’arme, all’arme la campana sona. Li turche so’ sbarcati alla marina! – scrive Pino Aprile -. Il Partito Unico del Nord resta al comando e a scuotere la cassaforte, chiunque guidi il Paese. L’accordo di governo, nel rispetto di tradizioni risorgimentali, si fa a spese del Mezzogiorno. Nel programma ‘unitario’ si garantisce l’Autonomia al Nord, non si garantiscono i Livelli essenziali delle prestazioni, Lep, al Sud: perché il criterio razzista dell’Apartheid che si vuol imporre trasforma in diritti costituzionali i privilegi pretesi dalle Regioni più ricche; mentre mette a rischio addirittura i diritti minimi nelle Regioni più povere. In ogni caso, si fa a pezzi quella norma base della Costituzione che prevede stessi diritti per i cittadini di uno stesso Stato, l’Italia. Questa è la sostanza, il resto sono chiacchiere di imbroglioni intorno a in banchetto di giocatori di tre carte. Esagero?”.

Ci siamo sbarazzati della Lega di Salvini dal Governo. Abbiamo visto non con favore, ma come il male minore il possibile Governo tra Movimento 5 Stelle e PD. E adesso scopriamo che il motivo per il quale non abbiamo mai visto bene la Lega al Governo – ovvero l’Autonomia differenziata, ovvero lo scippo, da parte delle Regioni del Nord, di 80-90 miliardi all’anno alle Regioni del Sud – si ri-materializza nel programma del Governo tra grillini e PD.

Così – il vero problema è questo – l’Autonomia differenziata, detta altrimenti ‘Secessione dei ricchi’, si ri-materializza, come spiega Pino Aprile, senza i Lep, i Livelli essenziali delle prestazioni che garantirebbero al Sud i servizi minimi. Senza i Lep, le Regioni del Nord (per ora Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) si terrebbero il residuo fiscale senza garantire nulla alle regioni del Sud!

“Giudicate voi – scrive sempre Pino Aprile -: è presto per trarre conclusioni, ma nei 10 (poi 20) punti irrinunciabili del M5S c’era, al punto 6, la porcata dell’Autononia differenziata richiesta dalle Regioni più ricche, per fottere altri soldi al resto del Paese, specie alle Regioni più povere: la banca Bassotti è composta da due presidenti leghisti, il lombardo Fontana e il veneto Zaia, più il piddino Bonaccini, dell’Emilia Romagna. Scusate la brutalità delle sintesi, ma devo evitare che qualcuno prenda sul serio i bla-bla con cui vogliono nascondere la vera natura delle loro (mal)azioni: vi ricordo solo che pretendono di trasformare in demanio regionale (ovvero ricchezza propria, territoriale), opere pubbliche realizzate con i soldi di tutti gli italiani (autostrade, linee ferroviarie, eccetera; una appropriazione indebita da manuale; delle centrali idroelettriche si sono già impossessate). Insomma, è rubare agli italiani, per arricchirsi di quel che è di tutti”.

“La Costituzione – scrive sempre l’autore di Terroni – pur dopo le devastazioni a seguito della riforma del Titolo V (il PD fa, la Lega ringrazia), conserva tracce di decenza e dice che si può varare l’Autonomia (il passaggio della gestione di alcune competenze dall’amministrazione centrale alle Regioni), solo dopo aver garantito a tutti i cittadini italiani i Livello essenziale delle prestazioni. Ma i razziatori seriali del Nord si sono resi conto che se si definisse davvero il valore di quei diritti, non ci sarebbe più nulla da rubare, e resterebbero ‘con il cappello in mano’, come hanno confessato i professionisti della rapina per mano istituzionale. Così, si battono per farsi riconoscere ‘la spesa storica’, cioè lo storico diritto ad avere più degli altri, “mentre” si lavora alla definizione della spesa per i Lep. Come dire: prima mi dai i soldi per la macchina, poi chiediamo quanto costa. Una inversione logica che solo in un Paese senza più vergogna come il nostro si può sostenere senza essere presi a pernacchie. C’è dell’altro: i Lep, nonostante se ne discuta (si finge di) dal 2001, non sono mai stati calcolati (non conviene ai ricchi), e a volerlo fare sul serio, servirebbero anni (ma se si volesse aggiungere una truffa alla rapina, si potrebbe impapocchiare qualcosa di corsa)”.

“Nel programma di governo dei cinquestelle – scrive ancora Pino Aprile – i Lep erano citati e si diceva che l’Autonomia va varata, ‘contemporaneamente’ ai Lep. Quell’avverbio era una garanzia. Nel programma diffuso ora, non c’è più: si assicura libertà di rapina ai ricchi del Nord, con l’Autonomia differenziata, e si prendono per il culo i meridionali parlando di ‘coesione nazionale’, bla, bla, bla e “solidarietà” (che la Commissione per il federalismo fiscale chiarì doveva intendersi: a favore dei più ricchi, da parte dei più poveri), e tutte le altre puttanate con cui ci hanno riempito di chiacchiere finora, mentre riempivano i soliti noti di soldi”.

L’avverbio è scomparso – questa la nostra analisi – perché, così facendo, grillini e PD si ingraziano il Nord sperando di togliere voti alla Lega. Ma lo fanno a spese del Sud!

Pino Aprile, che fino ad oggi è sempre stato favorevole alla nascita del Governo tra Movimento 5 Stelle e PD per isolare la Lega di Salvini, comincia adesso a guardare le cose con una luce diversa:

“Non siete credibili come solidali – scrive, ma solo come rapinatori. La scomparsa dei Lep è uno scandalo; non servono spiegazioni arzigogolate, soltanto scrivere ‘prima i Lep, i diritti uguali per tutti’, poi le pretese di chi è ‘più uguale degli altri’, solo perché più ricco, avendo saccheggiato, con mangiatoie quali il Mose, le Tav, le Expo e altri tangentifici, le risorse nazionali, concentrandole al Nord”.

Dopo di che Pino Aprile arriva a una conclusione amara a proposito del governo tra grillini e PD:

“Questo governo nasce all’opposizione del Sud; complice degli arricchiti a spese degli altri. Se non è così, devono dimostrarlo. Per ora hanno già dimostrato i contrario. A che serve togliere di mezzo la Lega, se poi si fa il peggio della Lega? Tanto vale votare contro e consegnare il Paese a Salvini, che almeno fa il nemico con la faccia da nemico”.

Che dire? Quello che noi diciamo dal 24 agosto: avanti con il nuovo soggetto politico del Sue e prepariamoci ad ogni evenienza.

Foto tratta da tv2000

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