Movimento 5 Stelle e PD: non sanno ciò che sono a loro insaputa…

2 settembre 2019

Non sappiamo cosa Jean-Jacques Rousseau avrebbe pensato di Luigi Pirandello: quello che è certo è che il nome del grande pensatore ginevrino ha finito per dare il nome a una diavoleria informatica che domani celebrerà una commedia politico-pirandelliana all’ennesima potenza…

Facciamo una premessa: sin dall’apertura dell’attuale crisi di Governo ci siamo pronunciati in favore di un Governo Movimento 5 Stelle-PD. L’abbiamo fatto non perché siamo particolarmente innamorati di tale ‘accoppiata’ governativa, ma perché riteniamo il Governo tra grillini e piddini il male minore. Noi siamo al Sud: e tenere lontana la Lega di Salvini da Palazzo Chigi è una questione di sopravvivenza.

Non dimentichiamo che i leghisti, nel Governo con i grillini, hanno avuto tutto quello che hanno chiesto: anche il sì alla TAV, attraverso una sceneggiata alla quale non è rimasto estraneo il Movimento 5 Stelle (la farsa sul voto al Senato).

Con molta probabilità, se i leghisti non avessero aperto la crisi di Governo, avrebbero chiesto e ottenuto anche l’Autonomia differenziata. Magari i grillini non gliel’avrebbero concessa per intera. Ne avrebbero avuto la metà: così, invece di scippare alle Regioni del Sud 80-90 miliari di euro all’anno, gli avrebbero scippato 40-50 miliardi di euro all’anno, con danni enormi per la scuola pubblica e per la sanità pubblica del Sud, che già sono disastrate.

Ben venga, quindi, per quanto ci riguarda, un Governo senza la Lega, qualunque esso sia.

Ciò posto, non possiamo sottacere, per onestà intellettuale, un sentimento che riscontriamo da lettori.

Chi scrive, per lavoro, si occupa di politica. Il 90% degli articoli dei I Nuovi Vespri si occupa di politica. Per lavoro, ogni giorno, non leggiamo meno di cento articoli di politica con relativi commenti.

Ecco, siamo arrivati al punto. E’ bene che non i parlamentari del Movimento 5 Stelle – che sono interessati soltanto a tenersi la poltrona e quindi potrebbero anche fare a meno di comunicare all’universo mondo che voteranno sì all’abbraccio con il PD – quanto gli iscritti alla piattaforma Rousseau sappiano che la stragrande maggioranza degli elettori del PD li considerano qualcosa di peggio di un male necessario.

Non abbiamo bisogno di illustrarvi, aggettivo per aggettivo, quello che abbiamo letto qua e là. Anche perché gli iscritti alla citata piattaforma Rousseau, oltre ad avere un cervello, vanno come noi sulla rete e sanno benissimo cosa iscritti e militanti del PD pensano di loro.

Qualcuno potrebbe pensare:

“Vabbé, gli iscritti alla piattaforma Rousseau che domani voteranno sì all’abbraccio con il PD lo faranno nel solco dell’insegnamento evangelico del porgere l’altra guancia”.

A nostro avviso, in questo caso, l’altra guancia non c’entra proprio niente: c’entra, invece, qualcosa di diverso. Cosa?

Per esempio, punire Luigi Di Maio (che di errori ne ha commessi tanti, ma che non li ha commessi da solo: non è stato certo lui a decidere il sì all’ILVA, alla TAP, a decidere di non bloccare le trivelle, a decidere di bloccare gli aiuti all’agricoltura del Sud e via continuando: sappiamo tutti che queste scelte sono state volute dall’oligarchia che comanda nel Movimento): è chiaro che chi voterà sì all’abbraccio con il PD lo farà anche, che gli piaccia o no, per indebolire o, addirittura, ‘silurare’ Di Maio.

O lo farà perché si è lasciato convincere dai parlamentari in carica, interessati alle poltrone.

O, ancora, per dire sì a chi ha utilizzato (e utilizza ancora) parole di disprezzo per il Movimento 5 Stelle: quasi la voglia di cedere a chi non li sopporta: una sorta di resa senza condizioni, quasi una sudditanza psicologica verso chi ha esercitato un sistematico dileggio.

Attenzione: sono sentimenti reciproci: proprio in queste ore gira un video di qualche anno fa in cui Alessandro Di Battista ne dice di tutti i colori al PD e ai suoi dirigenti.

Cosa possiamo dire? Che evidentemente Movimento 5 Stelle e PD – un tempo contendenti, domani vedremo cosa – si sono comunque meritati gli epiteti che, vicendevolmente, si sono scambiati in questi anni…

Diceva Luigi Pirandello:

“Ciò che conosciamo di noi è solamente una parte, e forse piccolissima, di ciò che siamo a nostra insaputa…”.

Foto tratta da AgendaLugano

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