Grillo farà il Governo con Renzi e Zingaretti e ‘scioglierà’ il Movimento nel PD?/ MATTINALE 381

26 agosto 2019

In questa fase non è ancora detto come finirà la crisi di Governo. L’accordo con il PD sembra il più probabile (voluto soprattutto dall’Europa dell’euro e da chi, in Italia, considera la UE una cosa seria…). Ma non può essere esclusa una riedizione del governo grillini-Lega. Quello che è certo è che un accordo con il PD si potrebbe risolvere nella completa ‘liquefazione’ del Movimento 5 Stelle, che si ‘scioglierebbe’ dentro lo stesso Partito Democratico…  

Qua e là si legge che Beppe Grillo vorrebbe sbaraccare il Movimento 5 Stelle per dare vita a un partito progressista. C’è da crederci? L’unica verità che emerge in queste ore – oltre a una crisi di Governo dagli esiti imprevedibili (non è da escludere un possibile ritorno del Governo tra grillini e leghisti: è improbabile, ma no impossibile) – è il crollo verticale del consenso per il Movimento 5 Stelle. Se alle elezioni europee sono volati via circa 6 milioni i voti, il ricorso ad elezioni politiche anticipate, per i grillini, potrebbe risolversi in una disfatta totale.

Il Governo Giallo-Verde – visto dalla parte dell’elettorato grillino – è stato un mezzo fallimento. Giuseppe Conte, oggi, si atteggia a ‘statista’ al di sopra delle parti. Ma il primo che, in un anno e cinque mesi di Governo, non ha saputo tenere testa alle intemperanze del Ministro-sceriffo Matteo Salvini è proprio lui.

Il ‘capo’ della Lega, al Governo, ha fatto quello che ha voluto: ha imposto la sua linea politica non soltanto sulla questione migranti, ma anche in altre scelte di Governo, dall’ILVA alla TAP, dalla TAV all’avvio della discussione sulla manovra economica e finanziaria 2020 (nella storia della Repubblica italiana non si era visto un Ministro degli Interni che convoca le parti sociali per parlare di temi economici!).

Quello che altri Ministri non si dovevano permettere di fare con lui, il Salvini Ministro l’ha fatto con gli altri Ministri: nessuno doveva sindacare le scelte del Ministro degli Interni, ma lo stesso Salvini si è ripetutamente intrufolato con arroganza nel governo di altre branche dell’amministrazione, bloccando iniziative del Governo e persino la discussione sulle riforme!

Sulla riforma della Giustizia si è arrivati al grottesco: mentre il Ministro Bonafede si apprestava a presentare il testo al Parlamento, Salvini, come se fosse lui non il capo del Governo, ma qualcuno che sta al di sopra dello stesso Governo!, ha incaricato un Ministro leghista (leggere Giulia Bongiorno) di approntare un testo di riforma della Giustizia alternativo a quello del Guardasigilli in carica!

Così abbiamo assistito a una scena mai vista: il Ministro che dovrebbe occuparsi di Pubblica amministrazione che, per conto del ‘capo’ della Lega, criticava il testo di riforma del Ministro della Giustizia in carica agitando un nuovo testo!

Con molta probabilità, a far perdere a Salvini il senso della logica politica (dovremmo dire anche il rispetto per la democrazia, ma i leghisti, per tradizione, non sono mai stati rispettosi della democrazia: quindi non sembra corretto rinfacciargli l’assenza di qualcosa che non hanno mai avuto…) è stato il risultato delle elezioni europee: la vittoria della Lega ha trasformato questo leghista arruffone, approssimativo e un po’ razzista in una sorta di ‘Superuomo’ politico. Così, il Salvini ‘apollineo’ si è trasformato in Salvini ‘dionisiaco’…

In realtà, ironia a parte, i veri problemi, Salvini, oltre che a crearli all’Italia, li ha creati ai grillini che, fino all’ultimo, hanno retto il suo gioco. Non solo lo hanno aiutato a scappare dai processi (vedi la vicenda della nave ‘Diciotti’), ma si sono pure inventati la sceneggiata del voto al Senato sulla TAV!

Quest’ultima invenzione, in verità, è anche il frutto di un accordo tra gli stessi grillini (probabilmente Conte) e la signora Merkel per fare eleggere la delfina di quest’ultima – Ursula von der Leyen – alla presidenza della Commissione Europea per avere in cambio non si capisce che cosa (di fatto i grillini, invece di aprire la crisi di Governo sulla TAV, si sono ‘inghiottiti’ anche l’Alta Velocità Ferroviaria…).

Vuoi perché sono andati dietro a Salvini, vuoi perché hanno rinnegato, uno per uno, gli impegni che avevano preso con gli elettori italiani, i grillini si ritrovano oggi in una condizione di sputtanamento politico quasi totale. 

Salvini li ha presi ripetutamente a pesci in faccia. Certo, ora il ‘capo’ della Lega è pentito perché ha perso il ‘giocattolo’ del Governo. Ma le pessime figura fatta da Conte e Luigi Di Maio con il capo della Lega sono agli atti.

Così Grillo – che si è scoperto essere ancora il ‘capo’ dei grillini – si ritrova, in alternativa alla Lega, a fare un accordo non con il PD, ma con Matteo Renzi, che controlla il 70% e oltre di deputati e senatori di questo partito.

L’elettorato grillino ha sempre criticato Renzi e il suo PD. E, adesso, ironia delle ironie, Renzi dovrebbe diventare l’alleato del Movimento 5 Stelle al Governo!

La terza alternativa (ricordiamo che il secondo, possibile scenario potrebbe essere, come già accennato, una riedizione del Governo con la Lega) è il ritorno alle urne.

Ma con tutti gli errori commessi al Governo da Di Maio e compagni e, soprattutto, con la delusione dell’elettorato grillino per i tanti impegni non rispettati, il Movimento 5 Stelle, se si dovesse andare al voto, rischierebbe una pesantissima sconfitta.

In questa storia ci sono tanti elementi: l’approssimazione dei grillini nell’approccio ai problemi politici, l’inesperienza politica di Di Maio, il cedimento degli stessi grillini agli ‘ordini’ della UE via via sempre più evidenti, l’arrendevolezza verso la Lega di Salvini: e c’è, soprattutto, la trappola di una legge elettorale, preparata in particolare da Renzi, che sembra aver intrappolato i grillini.

Così, oggi, Grillo non può non guardare con terrore alle urne: da qui la tentazione di far sparire la sigla del Movimento 5 Stelle, da sostituire con l’idea, vaga, di un altrettanto vago partito progressista.

Non sappiamo se i grillini ‘chiuderanno’ l’accordo di Governo con il PD. Se sarà così, ebbene, non ci sarà da stupirsi se, piano piano, gli stessi parlamentari grillini verranno ‘assorbiti’ dal PD, magari dopo la probabile scissione dei renziani.

Insomma, una fine ingloriosa, per il Movimento che avrebbe dovuto cambiare l’Italia! Che tristezza!

Foto tratta da Dagospia

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