La crisi economica della UE? La colpa è della Brexit e della guerra dei dazi tra USA e Cina… e l’euro?

20 agosto 2019

A quanto pare, la crisi economica che avrebbe dovuto polverizzare l’economia del Regno Unito dopo la Brexit sta invece colpendo l’Unione Europea dell’euro. Una crisi, quella che sta colpendo l’Eurozona, che sarebbe anche il frutto della guerra dei dazi tra USA e Cina. E della gestione ridicola dell’euro? Di questo nella Tv italiana non si parla…   

di Economicus

Oggi, a pranzo, ascoltando il TG 1, abbiamo avuto modo di addottrinarci con una bella lezione di economia politica. Abbiamo scoperto che la crisi economica dell’Eurozona – che a quanto pare sta entrando in recessione – è dovuta alla Brexit e alla guerra dei dazi tra Stati Uniti d’America e Cina. Non all’euro, la moneta unica ridicola gestita in modo ancora più ridicolo, ma all’addio del Regno Unito alla ‘florida’ Unione Europea e al fatto che gli americani si sono rotti le scatole del ‘bombardamento’ cinese di beni prodotti con costi di produzione di gran lunga inferiori ai costi di produzione di tutti i Paesi del cosiddetto Occidente industrializzato.

A noi le teorie economiche del TG 1 e, in generale, degli economisti-europeisti affascinano. Soprattutto – nel caso della Brexit – ricordando che cosa dicevano tali ‘economisti’ subito dopo il referendum del Regno Unito vinto dai fautori dell’addio all’Unione Europea: la crisi economica colpirà lo stesso Regno Unito, l’Irlanda e la Scozia chiederanno l’indipendenza, il mercato finanziario di Londra crollerà e bla bla bla.

Siamo arrivati a due mesi dal ‘divorzio’, con il premier inglese, Boris Johnson, che, per dirla alla siciliana, ha annunciato che della UE sinni sta futtennu: il Regno Unito lascerà l’Unione Europea con o senza accordo. E se fino a poco tempo fa erano i signori della Commissione Europea a fare la voce grossa con il regno Unito, da quando a capo del Governo è arrivato il citato Boris Johnson le parti si sono invertite: anche perché, il tipo, non è uno che parla a vanvera: le cose le dice e le fa!

In caso di ‘divorzio’ senza accordo ci saranno ‘casini’ economici nel Regno Unito? Sicuramente! Ma ce ne saranno molti di più tra i Paesi dell’Unione Europea. Insomma, da quello che si capisce, sarà la UE, con molta probabilità, a ‘calarsi le brache’, provando di evitare sgradevoli contraccolpi.

Anche perché l’America di Trump si è già schierata con il Regno Unito: e questo complica la vita a tanti Paesi della vecchia Europa, che si ritrovano con gli americani in casa (leggere basi militari USA) e con gli stessi americani pronti a una guerra commerciale contro l’Europa!

Notevole, anche, la crisi economica provocata, in Europa, dalla guerra dei dazi doganali tra USA e Cina. in parte è vero, perché nel medio e lungo periodo gli effetti di questo scontro sulle merci non possono non riverberarsi sull’economia dell’Eurozona.

Ma a parte il fatto che ancora non siamo che all’inizio del medio periodo, chi sostiene questa tesi dovrebbe fare mente locale – ad esempio – ai danni che il CETA (il trattato commerciale tra UE e Canada) sta provocando all’agricoltura e all’agro-industria europea, con riferimento soprattutto all’Europa mediterranea, tradizionalmente la più sacrificata dagli anni della CEE.

A questi signori che stanno applicando il CETA fregandosene del sì dei Parlamenti di tutt’e 27 Paesi della UE va ricordato che, nel medio e lungo periodo, la crisi dell’agricoltura e dell’agro-industria europea non avrà affetti meno deleteri degli effetti provocati dalla guerra dei dazi tra USA e Cina.

Con una differenza: che USA e Cina sono due grandi potenze che controllano, con le rispettive banche centrali e con le armi, le rispettive economie; mentre i Paesi europei che, per loro disgrazia, sono finiti nella ‘trappola’ tedesca dell’euro non hanno sovranità monetaria e non sono potenze militari: due condizioni ideali per precipitare in una crisi senza fine…

Foto tratta da Money.Leonardo.it

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