Montecarlo vuole la sabbia siciliana? Approfittiamone per bonificare la costa sud est di Palermo

19 agosto 2019

La proposta l’ha lanciata il parlamentare nazionale, Aldo Penna. La sua idea va integrata con un progetto per la bonifica della costa di Romagnolo e della Bandita di Palermo. Chi ha qualche anno ricorderà il progetto per la bonifica e il rilancio di questa parte della città che risale ai primi anni ’80 del secolo passato

Con molta probabilità, chi ha pensato di portare la sabbia del mare di Termini Imerese a Montecarlo si deve essere ricordato che, negli anni ’80 del secolo passato, si spendevano un sacco di soldi per dragare alcuni porti della Sicilia che, poi, tornavano ad insabbiarsi. Così avranno detto: vabbé, a questo punto prendiamo questa sabbia e la diamo a Montecarlo, che deve ampliare il proprio spazio vitale che misura poco più di due Km quadrati e si può espandere solo verso il mare. Montecarlo vuole costruire un nuovo quartiere galleggiante? Olé: qui c’è la sabbia della Sicilia!

La ‘colonizzazione’ della Sicilia da parte dell’Italia, che va avanti dal 1860, deve avere ormai, come dire?, conquistato molti cervelli della nostra Isola. Insomma, c’è chi trova normale anche le cose più incredibili.

Per fortuna che il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha bloccato questa follia.  

Commenta il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle eletto in Sicilia, Aldo Penna:

“Bene ha fatto Musumeci a bloccare la concessione che avrebbe consentito di sottrarre dal fondo del mare nel golfo di Termini Imerese migliaia di tonnellate di sabbia per la costruzione di un’isola artificiale nel Principato di Monaco, progetto firmato, tra gli altri, da Renzo Piano. Ora il presidente della Regione – aggiunge Penna – dovrebbe identificare i dirigenti responsabili di questo ennesimo maldestro tentativo di svendita della Sicilia”.

A questo punto Penna lancia una proposta condivisibile:

“Noi come siciliani possiamo dare un grande contributo in questo senso al Principato di Monaco, spedendo lì le macerie del sacco di Palermo che ancora deturpano le nostre coste e i materiali di risulta delle cave di Custonaci che attendono di essere bonificate”.

Insomma, di materiale siciliano da spedire nel Principato di Monaco ce n’è in abbondanza. Quella del parlamentare nazionale grillino è una proposta da non sottovalutare. Magari con qualche integrazione.

La richiesta del Principato di Monaco potrebbe diventare l’occasione per iniziare a bonificare la costa sud-orientale di Palermo – Romagnolo e la Bandita – dove ancora oggi ci si interroga sulla balneabilità.

Si potrebbero trasportare a Montecarlo sia la sabbia da dragare lungo la costa di Romagnolo e della Bandita (per un centinaio di metri partendo dalla battigia), sia la non-sabbia di Romagnolo e della Bandita.

Dopo di che, nel rispetto dell’ambiente, andrebbero individuati i fondali della Sicilia dove prendere la sabbia del mare per fare rivivere Romagnolo e la Bandita (ricordiamo che tanti frangiflutti realizzati lungo le coste siciliane tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90 hanno provocato insabbiamenti: potrebbe essere arrivato il momento di utilizzare questa sabbia).

Potrebbe essere l’occasione per eliminare tutti gli scarichi fognari abusivi e cominciare, una buona volta e per tutti, la bonifica di un tratto di costa che, un tempo, era la spiaggia dei palermitani!

Utopia? Forse. Ma ricordiamo che, nei primi anni ’80, si materializzò un progetto per il risanamento della costa orientale di Palermo. Poi non se ne fece nulla. Ma l’idea non era sbagliata. Anzi.

Foto tratta da torresette.news

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