Salvini, l’uomo politico che dice e fa tutto e il contrario di tutto/ POLITICANDO

10 agosto 2019

Non sappiamo come finirà questa crisi di Governo. Ma sappiamo di cosa ha bisogno la Sicilia: viabilità ferroviaria e stradale, sanità, futuro per i giovani e quindi nuova occupazione. Su questi temi aspettiamo risposte dalla politica  

di Carmelo Raffa

Il colpo di mano operato da Matteo Salvini dopo avere ottenuto la fiducia dei suoi ex alleati del Movimento Cinque Stelle sul decreto sicurezza ci induce a riflettere sul futuro politico dell’Italia e, principalmente, della terra in cui viviamo.

Matteo Salvini con la sfiducia che Ha presentato nei confronti del Governo di Giuseppe Conte ha consacrato il nostro conclamato sospetto di essere una persona capace di fare “tutto e il contrario di tutto”.

A tal proposito, non possiamo dimenticare le parole di odio pronunciate nel passato, non tanto recente, nei confronti dei meridionali e, in particolare, dei napoletani e dei siciliani.

L’anno scorso, qualche mese prima delle consultazioni nazionali, il leader della Lega dichiarava di essersi pentito di avere offeso i napoletani e i siciliani e chiedeva pubblicamente scusa delle tante offese precedentemente pronunziate nei loro confronti.

Ma erano scuse vere o lacrime di coccodrillo operate al solo scopo di rubare i voti dei siciliani, dei napoletani e dei meridionali per accrescere i consensi del suo partito, che sicuramente tutto ha fatto e continua a fare per salvaguardare e incrementare gli interessi del ricco Nord.

Nei giorni scorsi Salvini otteneva il via libera alla TAV e ciò col consenso delle forze di opposizione e col dissenso coerente con il proprio programma politico degli ex alleati Cinque stelle.

Non dimentichiamoci, però, che in passato Matteo Salvini era stato un accanito sostenitore del Movimento NO TAV e anche in questo si conferma la nostra opinione che il Matteo Salvini è “l’uomo del tutto e il contrario di tutto”.

Infine Salvini crea preoccupazione quando afferma di volere i pieni poteri. Un uomo solo al comando non può essere visto bene dalla maggioranza della popolazione ed in ciò ci sono precedenti anche recenti con l’altro Matteo del PD che aveva fatto conseguire al proprio partito oltre il 40% dei voti alle elezioni europee del 2014 e poi, per il suo ostinato personalismo, ha fatto crollare al 18% il consenso del Partito Democratico alle elezioni politiche del marzo 2018.

Ora si parla di elezioni anticipate immediate. Ma a chi servono per fare cosa e gli interessi di chi?

Su questo occorre chiarezza e non dobbiamo fidarci di un Salvini che si presenta buono con i siciliani indossando le vesti del dottor Jekyll e poi fare il cattivo tramutandosi nel cattivo signor Hyde.

Le forze politiche si presentino agli elettori con un programma chiaro e indicando le priorità.

E la Sicilia? Ha bisogno di certezza e non di continue chiacchiere. Viabilità ferroviaria e stradale, sanità, futuro per i giovani e quindi nuova occupazione. Questi sono alcuni temi sui quali Salvini (e non certamente solo Salvini), per noi finora poco credibile, dovranno dare risposte all’interno di un chiaro programma politico sottoscritto con inchiostro indelebile.

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