MERCUSOR, il nuovo trattato commerciale-porcata tra UE e Sudamerica/ MATTINALE 339

16 luglio 2019

Germania e Francia, per vendere automobili e prodotti chimici e farmaceutici in Sudamerica hanno pronto un nuovo trattato commerciale che, se ratificato dal Parlamento europeo, darà un ennesimo colpo all’agricoltura e, soprattutto, alla zootecnia europea. Come sempre l’agricoltura sacrificata agli interessi dell’industria. A rischio gli allevamenti di bovini e polli. Ma a rischio sarà soprattutto la salute dei consumatori. E noi siciliani? Mangiamo siciliano! 

Dopo il disastroso accordo commerciale con il Canada (CETA), dopo il contestato accordo commerciale con il Giappone (JEFTA) e la follia del TTIP (che la UE non è ancora riuscita a fare ‘ingoiare’ ai Paesi europei) è in arrivo un quarto accordo commerciale con il Paesi del Sudamerica: il MERCOSUR-UE. Si profila, per essere sintetici, una nuova, pesantissima batosta per l’agricoltura europea, che verrebbe sacrificata per consentire alle industrie, per lo più automobilistiche, di vendere i propri prodotti in alcuni Paesi sudamericani.

Se qualcuno ha ancora dubbi sulla natura truffaldina e affaristica dell’Unione Europea dell’euro, questo trattato commerciale dovrebbe rendere tutto più chiaro.

Già l’Europa è letteralmente invasa di prodotti agricoli scadenti che arrivano da mezzo mondo. Se il nuovo Parlamento europeo dovesse approvare questa ennesima truffa commerciale ai danni dell’agricoltura – per quel poco che finora si conosce – i Paesi che oggi allevano bovini da carne e polli potranno dire addio alle proprie produzioni.

La storia è sempre la stessa: per favorire l’industria – soprattutto automobilistica (tedesca e francese, per lo più) – si va a ‘incaprettare l’agricoltura (e, in questo caso, il mondo degli allevamenti di bovini e polli).

Con la solita aggravante: che in Europa, bene o male – almeno rispetto alle emissioni di sostanze inquinanti nell’ambiente – è previsto un certo controllo degli allevamenti; mentre in Sudamerica Iddio solo sa quello che succede…

Insomma: non solo questo accordo ‘ammazzerà’ una parte consistente degli allevamento bovini e avicoli europei, ma farà arrivare sulle tavole dei cittadini europei prodotti scadenti!

E’ la logica dell’Europa dell’euro liberista che, non a caso, certi accordi li programma a tavolino. Prima di entrare nel dettaglio dell’accordo UE-MERCOSUR, proviamo a illustrare la ‘filosofia’ di questa apertura a quattro Paesi Sudamericani: Brasile, Paraguay, Argentina e Uruguay (ai quali poi si dovrebbero aggregare altri Paesi).

La prima motivazione l’abbiamo già sottolineata: si sacrifica l’agricoltura europea per consentire all’industria di esportare i propri prodotti in Sudamerica (automobili in primo luogo). Ma anche per consentire ai titolari di imprese di servizi europee di espandersi, sempre in Sudamerica.

Non è solo questo il motivo. Ce anche una seconda ragione che non è certo meno importante della prima.

La UE dell’euro controllata da liberisti e multinazionali ha ‘prodotto’, in Europa, oltre 100 milioni di poveri. Avete letto bene: nella UE, oggi, ci sono oltre 100 milioni di poveri. A cui si aggiunge la massa di diseredati che arriva dall’Africa grazie ai “Porti aperti”. Contrariamente a quello che cercano di farci credere, questi disgraziati – pagando peraltro una sorta di ‘pizzo’ ai delinquenti che gestiscono il trasporto via mare dei migranti (altro che filantropi!) – vengono, di fatto, deportati in Europa per abbassare i salari e distruggere i sistemi di garanzie del lavoro (vedere “l’ottimo lavoro” fatto in Italia dal PD con l’attacco all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e con il Jobs Act).

Il trattato MERCOSUR-UE, come dire?, guarda in prospettiva… Gli oltre 100 milioni di poveri europei (numero destinato a crescere) e i migranti-schiavi non possono certo portare in tavola la carne prodotta in Europa, destinata – se passerà tale accordo – a una cerchia ristretta di cittadini.

Gli europei già poveri, gli europei in fase di impoverimento e i migranti-schiavi, in prospettiva, dovranno alimentarsi con cibi a basso costo: così, al pane e alla pasta fatta con grano ‘ricco’ di glifosato e micotossine, al pomodoro e derivati pieni di chissà quali prodotti chimici, all’olio d’oliva africano da 2 euro al litro (ma che olio d’oliva può essere a 2 euro al litro?) si aggiungerà anche la carne non-UE (questa la ‘spiegazione’ che l’Unione Europea dà ai cittadini quando si tratta di prodotti non europei).

Salari sempre più bassi, diritti sociali negati, cibi-spazzatura, una sanità pubblica sempre più disastrosa: questo è il futuro che attende le classi medio basse dell’Unione Europea dell’euro, destinate a crescere numericamente.

Vediamo ora di entrare nel merito dell’accordo UE-MERCOSUR.

Cominciamo col dire che gli attuali Paesi coinvolti tra UE e Sudamerica sono destinati ad aumentare. Per ora sono 32, ma l’obiettivo è quello di estenderlo a tutti i prodotti dell’agricoltura sudamericana.

Considerato che in Sudamerica i costi di produzione sono molto più bassi, è chiaro che, se questo accordo verrà approvato, l’agricoltura europea rischia di subire un ennesimo colpo durissimo.

L’accordo non è soltanto di natura economica: è anche di natura politica, anche se legato sempre agli interessi delle multinazionali.

Il presidente della Commissione Europea uscente, Junker, ben sapendo di avere contro quasi tutti gli agricoltori europei, ha cercato di indorare la pillola spiegando che con tale accordo si risparmieranno 4 miliardi di euro di dazi doganali all’anno.

Che cosa gliene possa fregare agli agricoltori di questo ‘risparmio’, visto che molti di loro fallirebbero nel giro di qualche anno, non si capisce.

L’abolizione dei dazi doganali, forse, è una delle poche notizie che l’Unione Europea ha fornito ai cittadini su questo nuovo imbroglio commerciale imposto dalle multinazionali. Perché il bello dell’attuale Unione Europea è proprio questo: a parole si parla di rispetto della democrazia, poi, però, ci sono trattati rimasti ancora oggi in parte segreti. Sembra incredibile, ma è così.

Questo non può essere rimproverato alle destre e, in generale, ai conservatori, che sono favorevoli alle politiche liberiste. Questo succede perché in Europa non c’è più una sinistra, ma solo dei finti socialisti che, di fatto, non sono altro che ‘camerieri’ della UE dell’euro.

Ribadiamo: da qual poco che si sa dovrebbe guadagnare molto l’industria automobilistica, che oggi per vendere automobili in questi Paesi del Sudamerica subisce dazi doganali del 34-35%.

Ci guadagnerà anche l’industria chimica europea, che oggi subisce dazi pari al 17-18% circa.

Lo stesso discorso vale per la farmaceutica, che oggi subisce dazi pari al 14-15%.

Automobili, chimica, farmaceutica: è chiaro che questo accordo interessa, in primo luogo, alla Germania (Bayer-Monsanto per la chimica-farmaceutica e le varie case automobilistiche tedesche).

Come hanno fatto con il CETA, con la messa in campo di opportunità non per allevatori e agricoltori, ma per gli industriali che lavorano la carne e i prodotti agricoli, la stessa cosa hanno pensato di fare con il MERCOSUR: ovvero agevolazioni per chi produce vini e bevande alcoliche (facendo finta di non capire che facendo fallire i viticoltori, il vino in Italia lo possono fare con lo zucchero: pratica peraltro consentita dalla ‘fantasiosa’ Unione Europea di oggi…), per chi produce dolci (magari con il grano tenero canadese Manitoba…), per chi produce bevande alcoliche e analcoliche.

Poi ci saranno le solite agevolazioni per i prodotti che si fregiano degli inutili marchi europei: le varie indicazioni geografiche di ‘qualità’ (spesso tutte da dimostrare).

Insomma: agevolazioni per l’agro-industria, non per gli agricoltori!

Come già detto, di questo trattato si conosce poco. Ma noi conosciamo i danni prodotti soprattutto con il CETA, se è vero che, di fatto, ha sdoganato gli OGM, gli Organismi Geneticamente Modificati, proibiti in Europa, ma di casa in Canada: che infatti li esporta in Europa!

Come finirà? In teoria, questo trattato, prima di entrare in vigore, dovrà essere ratificato dal Parlamento europeo e dai 27 Paesi della UE.

Nel Parlamento europeo i due partiti-scendiletto dei liberisti che controllano la UE – il Partito Popolare Europeo (PPE) e il Partito Socialista Europeo (PSE) – non hanno più la maggioranza, come nella passata legislatura, quando sono state approvare innumerevoli porcate contro gli agricoltori e contro i consumatori europei.

Bisognerà capire come voteranno i Liberali e i Verdi.

Dopo di che, in teoria, ci dovrebbe essere la ratifica dei 27 Paesi europei. Il No di un solo Paese manderebbe tutto all’aria.

Ma siccome questo trattato interessa la Germania e la Francia, faranno come hanno fatto con il CETA: lo applicheranno fregandosene della ratifica dei 27 Paesi europei (tutt’ora la ratifica del CETA non c’è: ma il trattato viene normalmente applicato: non a caso siamo pieni di grano duro canadese, di grano tenero canadese, di lenticchie e, in generale, di legumi secchi canadesi (seccati con il glifosato?).

Sintetizzando, nella UE lo schifo avanza. A meno che il Parlamento Europeo non blocchi questa ennesima porcata. Alle proteste degli agricoltori europei non crediamo: nell’Unione Europea dell’euro le persone non contano più nulla.

Che affetti avrà questa nuova porcata in Sicilia e nel Sud? Non ci guadagneremo nulla. Ma possiamo anche non perdere nulla se acquisteremo prodotti alimentari del Sud e – per ciò che riguarda la Sicilia – siciliani!

Foto tratta da ilsole24ore.com

 

 

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