I Nuovi Vespri, informazione libera al servizio dei lettori

16 luglio 2019

Riassumiamo i cambiamenti avvenuti negli ultimi tre mesi. I temi non sono cambiati. Anche se alcuni sono stati aggiornati. C’è l’agricoltura, c’è la passione per la storia della Sicilia. C’è la politica regionale. Continuiamo la nostra battaglia in favore della Sicilia e, in generale, del Sud. La nostra è una scommessa di libertà di informazione che ci auguriamo venga premiata dai lettori. Un saluto a tutti  

Tre mesi fa, o giù di lì, siamo partiti con un progetto ambizioso. Chiuso un periodo – che per chi scrive è stato bello ed esaltante – che ha avuto come protagonista il dottore Franco Busalacchi, già titolare di questo blog, il ‘timone’ (cioè la proprietà e la direzione) è passata a chi scrive.

Abbiamo deciso di continuare nel solco degli oltre tre anni di attività, mantenendo inalterato l’interesse per alcuni settori ai quali abbiamo sempre dato priorità: l’agricoltura (in testa la battaglia in difesa del grano duro siciliano, ma non soltanto grano), la storia del Risorgimento in Sicilia (che stiamo mantenendo non soltanto con gli articoli di Ignazio Coppola, ma anche pubblicando a puntate un volume di Giuseppe Scianò e uno di Domenico Iananntuoni).

In questi tre mesi di nuova gestione abbiamo puntato molto sul rilancio della questione meridionale, provando a far ragionale i siciliani (e i meridionali) che votano la Lega di Matteo Salvini. Qui la battaglia culturale, prima che politica e sociale, è difficile, perché la delusione dei siciliani e, in generale, dei meridionali verso la vecchia politica (PD, Forza Italia e ‘ciarpame’ politicante vario) è oggi ai massimi livelli: e mancando un Partito del Sud, molti elettori delusi si orientano sulla Lega, non capendo che, così facendo, passano dalla padella alla brace.

Nel quadro di questa difficile battaglia stiamo provando a informare i siciliani e, in generale, i meridionali sui disastri che la cosiddetta ‘Autonomia differenziata’ – chiesta dai soliti leghisti – provocherebbe nel Sud.

Cogliamo l’occasione per ringraziare i titolari delle pagine Facebook che ci danno una mano a diffondere i nostri articoli, da Terroni di Pino Aprile (un particolare ringraziamento a Pino Aprile e a Raffaele Vescera) a Vento da Sud Vento Brigante, da Agricoltori di Sicilia ai nostri amici Allevatori siciliani, da Siciliani Liberi a TerraeliberAzione, da Antonio Fricano ad Antonio PirainoDomenico Iannatuoni ad Adriana Vitale e, in generale, a tutti i lettori che ci sostengono (ci scusiamo, in anticipo, se dimentichiamo qualcuno). .

Manteniamo un certo interesse verso la politica regionale siciliana – che in verità non ci entusiasma – sottolineando, per onestà di cronaca, che i problemi finanziari della Regione di oggi non possono essere addebitati all’attuale Governo regionale, che i disastri finanziari li ha ereditati da quasi nove anni di pessimi Governi di centrosinistra.

Della politica regionale ci interessano, per lo più, gli aspetti, come dire?, ‘sociali’: per esempio, le iniziative per l’occupazione, che in verità non sono tante.

Visto che chi dirige il blog vive a Palermo, ci occupiamo di una città amministrata malissimo, dove l’affarismo ammantato di ipocrita ‘legalità’ ha la meglio su tutto il resto.

Stiamo provando a informare i palermitani sugli sperperi legati agli appalti ferroviari: lavori che, fino ad oggi, lungi dal fornire infrastrutture e servizi ai cittadini, sono serviti soltanto per ‘drenare’ un impressionante fiume di denaro pubblico (fino ad oggi oltre un miliardo e 600 milioni di euro tra Passante, Tram e Anello ferroviario per avere, per lo più, danni economici e disagi).

Non contenti di questa ingente spesa, adesso i soliti noti dell’appaltismo sfrenato vorrebbero spendere altri 200 milioni e passa di euro per sette linea di Tram e altri 200 milioni di euro per grotteschi parcheggi!

Il tutto in barba alla partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche e ai controlli ambientali preventivi!

Ma si sa – l’Antimafia alla siciliana degli ultimi anni lo insegna – la ‘sinistra’, o presunta tale, della Sicilia può tutto, anche perché gode di appoggi e protezioni che, dalla fine degli anni ’80, gli hanno consentito di fare tutto e il contrario di tutto.

Ma noi andiamo avanti lo stesso.

Abbiamo aperto il blog ai collaboratori che, liberamente, scrivono, avendo solo come limite il codice penale.

E abbiamo anche dato spazio a qualche articolo di cultura.

La scommessa è arrivare, in due anni, a raccogliere la pubblicità che basti a far sopravvivere il blog. Dietro di noi non c’è nessuno: scriviamo liberamente, interpretando il ruolo di editori di noi stessi.

Per questi due anni – che si annunciano duri – abbiamo lanciato una sorta di libera sottoscrizione, come fanno oggi tanti giornali on line: alla fine di ogni articolo i lettori trovano una mascherina mediante la quale possono sostenere I Nuovi Vespri con piccole donazioni.

Alcuni lettori hanno già cominciato a sostenerci e ne approfittiamo per ringraziarli; e ci auguriamo che ne seguano altri nei prossimi mesi.

Cogliamo l’occasione per salutare tutti i nostri lettori.

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