Tram di Palermo, titoli e parole: “Respinto il ricorso contro il Tram”. Peccato che non sia così!

14 luglio 2019

Il CGA non può aver respinto il “ricorso contro il Tram”. Per un motivo semplice: perché il CGA, in Sicilia, è organo di appello del TAR. Ma se il TAR Sicilia non si è ancora pronunciato sul ricorso come può il CGA aver “respinto il ricorso”? A parte gli svarioni, la verità è che sui tavoli del TAR Sicilia è finita una storia pesante assai, se è vero che si tratta di “400 milioni di ‘interessi’ non sempre ed esclusivamente rispondenti al ‘bene comune'”… Ah, dimenticavamo: complimenti alla ‘sinistra’ di Palermo! 

Titolo del Giornale di Sicilia on line:

“Respinto il ricorso contro il tram, Orlando: ‘Rivoluzioneremo Palermo”.

Evidentemente si fa riferimento all’ordinanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA).

Domanda: ma se il CGA, in Sicilia, è organo di appello del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia (TAR)che non si è ancora pronunciato sul ricorso, come può il CGA aver “respinto il ricorso contro il Tram”?

In realtà, il CGA non ha respinto alcun ricorso contro il Tram di Palermo: i giudici del Consiglio di Giustizia Amministrativa, nell’ordinanza, scrivono testualmente:

“Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede
giurisdizionale pronunciando sull’istanza cautelare in epigrafe così dispone:
– respinge la domanda di sospensione dell’efficacia degli atti impugnati;
– accoglie la domanda cautelare di parte ai soli fini della sollecita definizione del giudizio nel merito da parte del Tribunale competente” (QUI IL NOSTRO ARTICOLO DI IERI).

Traduzione: per i giudici del CGA non c’è bisogno di sospendere l’iter amministrativo perché ancora non ci sono effetti sulla città, ma inviano un sollecito ai colleghi del TAR affinché si pronuncino sul ricorso.

Intanto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, su Facebook scrive:

“Anche il Consiglio di Giustizia respinge il ricorso contro il progetto del Tram, che collegherà tutte le periferie, da Bonagia allo Zen, Sferracavallo e Mondello, con il centro cittadino. Un progetto che prevede anche nuovi parcheggi per favorire lo scambio di mezzi e si integra con quello delle piste ciclabili. Una buona notizia per proseguire il lavoro di un’opera che rivoluzionerà il modo di spostarsi a Palermo, per la vivibilità della città”.

Anche un dirigente di Rifondazione comunista di Palermo – il partito che a Roma dice di essere diverso dal PD e che a Palermo amministra il Comune con il PD (ma quale sarà il vero Partito della Rifondazione comunista? quello di Roma o quello di Palermo? o entrambi…) – Vincenzo Fumetta, sulla propria pagina Facebook scrive:

“Una buona notizia, anche il Consiglio di Giustizia respinge il ricorso contro il progetto del Tram con buona pace di chi ha provato ha interrompere un’opera strategica per questa città che collegherà le tante periferie di Palermo con il centro cittadino”.

Diamo un consiglio al sindaco Orlando e a Fumetta: poiché il “Consiglio di Giustizia” non ha respinto alcun ricorso, prima di dare la “buona notizia” aspettiamo il pronunciamento dei giudici del TAR Sicilia.

Vero è che il sindaco Leoluca Orlando è un uomo politico molto potente, ma dubitiamo che le cose possano andare lisce.

A nostro modesto avviso, infatti, la questione è ‘pesante’: sia perché è impensabile realizzare sette tratte di Tram, ‘cementificando’ via Libertà, con un impatto pesante su buona parte della città senza la Valutazione Ambientale Strategica, sia perché ci sembra difficile che un Tribunale italiano, di fronte a un progetto del genere, decida che sia corretto ignorare la Convenzione di Aarhus, sia perché – e questo, forse, è il passaggio più ‘forte’ – in ballo ci sono oltre 400 milioni di euro di euro di fondi pubblici e con i tempi che corrono…

Tra l’altro, là dove il sindaco cita le periferie, fa riferimento ai quartieri di Bonagia e dello Zen. Ma a Palermo Bonagia e lo ZEN non sono le uniche periferie: periferie che i 400 milioni di euro del Tram ignorano.

Un post chiarificatore, sempre su Facebook, lo scrive l’ingegnere Giovanni Margiotta:

“Informare correttamente vuol dire rispettare i cittadini. Il CGA non accoglie la richiesta di SOSPENDERE l’iter per procedurale relativo alle linee tranviarie del centro città perché non ritiene ci siano pericoli incombenti e urgenti. Il CGA ha ACCOLTO la domanda cautelare dei ricorrenti e a invitato il TAR a PRONUNCIARSI nel più breve tempo possibile. La patata bollente di trattare oltre 200 milioni di euro per i Tram e oltre 200 milioni di parcheggi… vuol dire trattare 400 milioni di ‘interessi’ non sempre ed esclusivamente rispondenti al ‘bene comune’. Una cosa è certa: di questi oltre 400 milioni nemmeno un euro per le periferie, nemmeno un euro… perPalermo”.

Più chiaro di così – soprattutto dove si sottolinea che i giudici del TAR Sicilia si dovranno pronunciare su “400 milioni di ‘interessi’ non sempre ed esclusivamente rispondenti al ‘bene comune’…”.

Detto questo, qualche giorno prima del pronunciamento del TAR proveremo ad azzardare il “finale” di questa partita che, a nostro avviso si dovrebbe concludere in Sicilia, ma che potrebbe anche non concludersi in Sicilia.

In questa fase ci vogliano ‘congratulare’ con tutta la ‘sinistra’ di Palermo: con il PD, con Sinistra Comune e con il sindaco Orlando: quindi tutte queste opere si dovrebbero realizzare senza VAS e ignorando Convenzione di Aarhus? Veramente complimenti.

Complimenti anche a Legambiente Sicilia, che si è schierata con il Comune: ennesima dimostrazione che la regione siciliana, fino ad oggi, ha fatto malissimo a foraggiare le Associazioni ambientaliste!

Infine complimenti anche a Rifondazione Comunista nazionale: alle prossime elezioni sarà nostra cura ricordare ai vostri elettori quanto siete ‘lontani’ – soprattutto a Palermo, dal PD…

Foto tratta da Palermotoday 

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