POLITICANDO/ Faraone chiude ai 5 Stelle. Parla da renziano sconfitto o a nome del PD siciliano?

10 luglio 2019

La nostra domanda non è oziosa, perché, con tutta la buona volontà, non riusciamo a capire se, oggi, Davide Faraone rappresenta i renziani siciliani che hanno massacrato la Sicilia con il Governo Crocetta, o se rappresenta tutto il PD siciliano…

di Carmelo Raffa

Il grillino Giancarlo Cancellieri ieri, in un’intervista al quotidiano La Repubblica ha dichiarato che il Movimento Cinque Stelle in Sicilia potrebbe condurre assieme al Partito Democratico delle battaglie finalizzate al bene della Sicilia e dei siciliani.

Oggi interviene sullo stesso quotidiano l’attuale segretario regionale del Partito Democratico, Davide Faraone (che, peraltro, risulta essere fortemente contestato all’interno del partito, anche perché si è insediato in quel ruolo senza un congresso regolare).

Se Giancarlo Cancellieri ha interpretato il pensiero del suo Movimento, non crediamo che la stessa cosa abbia fatto Davide Faraone, anche perché all’Assemblea regionale siciliana Cinque Stelle e Partito Democratico hanno realizzato parecchie convergenze su alcune proposte di legge e con il loro voto hanno modificato le proposte della maggioranza (o quasi) di centrodestra che sostiene (‘scivoloni’ in Aula a parte…) il Governo di Nello Musumeci.

Faraone nella sua intervista si è spinto oltre paragonando il Governo Musumeci peggiore di quello precedente presieduto da Rosario Crocetta.

Ci chiediamo, a questo punto, in quale mondo vive Davide Faraone, perché nessuno, e in particolare Nello Musumeci, sarebbe capace di fare cose peggiori di quelle fatte dell’ex presidente espatriato in Tunisia, Rosario Crocetta!

Questa cosa, caro Davide, non la dovevi proprio affermare, perché il Tuo partito ha pagato pesantemente in Sicilia l’appartenenza al “crocettismo”. A tal proposito devi ricordarti gli appelli che abbiamo lanciato prima da Link Sicilia e dalla Voce di New York e da altre testate on line per convincere il PD a staccare la spina da un Governo che produceva danni su danni alla Sicilia ed ai siciliani. Il PD non l’ha fatto e ne ha pagato le conseguenze.

Ritornando alla presa di posizione di Giancarlo Cancellieri e alla risposta “renziana” di Davide Faraone, riteniamo che se il PD e i Cinque Stelle non trovano punti di convergenza sia a livello siciliano, sia a livello nazionale saranno destinati, almeno per un decennio, a restare sui banchi dell’opposizione sia alla Regione, sia al Parlamento nazionale.

Riflettete bene, cari amici del PD siciliano: se chiudete ai Cinque Stelle quali alternative avete?

 

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