Palermo: mezzanotte di fuoco (di munnizza). Giunta Orlando e RAP inadeguati. E Fava…

5 luglio 2019

Si susseguono ormai a ritmo continuo i roghi notturni di enormi cumuli di immondizia. Sono i cittadini esasperati, costretti, a causa di un amministrazione comunale inadeguata, a convivere con i rifiuti sotto casa. Il fallimento della RAP, mille e 840 dipendenti: ma quanti di questi lavorano? Ora altri 10 milioni di euro all’anno per portare i rifiuti della città fuori dalla Sicilia. L’incredibile dichiarazione di Claudio Fava, che invece di chiedere conto e ragione al Comune di Palermo attacca il Governo regionale  

Il Palermo calcio è in serie D, ma l’amministrazione comunale di Palermo, in materia di gestione dei rifiuti, è in serie Z! Su questo fronte lo sfascio del Comune e della RAP (l’Azienda comunale che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti) sono pressoché totali. Un disastro su tutta la linea. Morale: causa palese incapacità amministrativa l’immondizia di Palermo dovrà essere esportata fuori dalla Sicilia. Non ci sono problemi, perché non pagherà la Regione, come erroneamente scritto da qualche poco documentato esponente politico: pagheranno i cittadini di Palermo: e pagheranno per l’inadeguatezza del Comune e della RAP.

Ecco l’ultimo ‘successo’ dell’amministrazione comunale di Leoluca Orlando che, in due anni – due anni! – non è riuscita nemmeno a realizzare la settima vasca nella discarica di Bellolampo. Solo chiacchiere. E una raccolta differenziata raffazzonata, contrassegnata da pressappochismo. In una città sporca, con la responsabilità scaricata sui cittadini.

Palermo, simbolo dell’incapacità amministrativa, dove tutto va a rotoli: la squadra di calcio in serie D, l’ippodromo chiuso, le strutture sportive che cadono a pezzi.

Palermo e il suo Passante ferroviario costato una barca di soldi (oltre un miliardo e 200 milioni di euro, una somma incredibile) oggi ancora bloccato con i lavori interrotti senza che nessuno sia in grado di dire come finirà.

Palermo con Piazza Politeama sventrata, con gli alberi tagliati per fare posto a una grottesca stazione ferroviaria che nessuno sa tra quanti decenni vedrà la luce, visto che fa parte di un altro mega appalto senza costrutto e senza futuro: sette-otto chilometri di Anello ferroviario dentro la città costato fino ad oggi un’altra barca di soldi – ben oltre 100 milioni di euro – per avere, ad oggi, sì e no il 20% di lavori fatti e tutto il resto delirio e disagi infiniti per i cittadini e per i commercianti.

Palermo e i cittadini che pagano tasse e imposte per avere in cambio servizi in alcuni ridicoli. Ecco i comitati cittadini sorti per difendersi dagli appalti ferroviari che scavano, scavano, scavano nel mezzo delle strade, accanto ai palazzi, sfiorando fondamenta, incasinando la vita di tante famiglie costrette a convivere con i cantieri eterni, con i rumori, con eterni lavori in corso: e scava e scava, hanno pure trovato l’acqua che ha invaso le abitazioni di alcuni palazzi: disastri, su disastri, su disastri.

Palermo con via Roma desertificata, con i negozi chiusi una saracinesca sì e l’altra pure: con il mercato storico della Vucciria ormai “ei fu” e l’area pronta per chissà quale cemento.

Palermo accerchiata dai centri commerciali con le fermate del Tram a due passi: pigghia ‘u Tram, scinni e accatta: miserie di una politica accattona, ciabattona, dove i cittadini sono limoni da ‘spremere’.

Palermo con la ZTL illegittima a caccia di soldi da scippare ai cittadini.

Palermo con gli autovelox (come sopra).

Palermo con i 20 mila dipendenti tra uffici comunali e aziende dello stesso Comune: quasi 3 mila dipendenti in più di tutta la Regione siciliana!

Palermo con le strade tutte buche.

Palermo con le piste ciclabili realizzate sui marciapiedi: così se i pedoni non finiscono sotto le ruote delle automobili, almeno hanno sempre l’opportunità di prendersi qualche ‘botta’ dai ciclisti.

Palermo con l’urbanistica friggi & mangia: licenze di qua, speculazioni di là, Mondello col cemento raddoppiato, però sotto il segno della ‘legalità’ e dell’antimafia delle parole: volete mettere?

Palermo con il Consiglio comunale eletto dopo uno spoglio delle schede durato un mese, come nelle città sudamericane che si rispettano…

E poi Palermo e la munnizza. Da un anno è emergenza rifiuti. Da un anno si firmano ‘Patti’ con i cittadini. Ma la prima a non mantenere i ‘Patti’ è proprio l’amministrazione comunale. mentre i cittadini, esasperati dal malgoverno di Orlando e compagni, di notte, s’illudono di risolvere i problemi dell’immondizia non raccolta con il fuoco. Non capendo che, così facendo, si liberano nell’aria veleni che entrano nelle loro care e nei loro polmoni!

Ma tutto tace. La ‘Grande informazione’ ha altro a cui pensare. Sì, deve pensare a massacrare Virginia Raggi, la sindaca grillina di Roma che ha ereditato i disastri delle precedenti amministrazioni comunali di centrosinistra e centrodestra: se Roma è sporca la colpa è di Virginia Raggi per definizione!

Mentre a Palermo – dove Orlando e il centrosinistra amministrano da sette anni – se la munnizza è per le strade la colpa è dei cittadini!

Palermo ‘Capitale’ non della cultura, come ha cercato di farci credere il passato Governo nazionale: Palermo ‘Capitale’ della disonestà intellettuale di una fallimentare sinistra: la città del fallimento integrale di un’amministrazione comunale inadeguata su tutto.

Incredibile la dichiarazione di Claudio Fava, presidente dell’inutile commissione Antimafia del Parlamento siciliano:

“Nel giorno in cui il governo regionale DÀ fiato alle trombe per dirci che il conferimento in discarica è diminuito e che è aumentato il ruolo degli impianti pubblici, apprendiamo che mille tonnellate al giorno d’immondizia e altri dieci milioni di euro verranno dati dalla Regione ai soliti padroni dei rifiuti: un’altra significativa vittoria politica del presidente Musumeci che, dopo due anni di annunci e di grancassa, continua a ricorrere alle discariche private per l’ordinaria amministrazione e per l’emergenza, esattamente come il suo predecessore Crocetta”.

Lungi da noi difendere l’attuale Governo regionale. Ma è semplicemente incredibile che Fava non sappia come stanno le cose a Palermo, visto che quando il Parlamento dell’Isola si riunisce dovrebbe almeno essere presente.

Ma lo sa, Fava, che è il Comune di Palermo che non è in grado di gestire la discarica di Bellolampo? Lo sa che la raccolta differenziata organizzata dal Comune di Palermo è un fallimento?

E’ un fatto oggettivo che tantissimi Comuni siciliani effettuano bene la raccolta differenziata: così com’è altrettanto oggettivo che la raccolta differenziata è un disastro a Palermo, a Catania, a Messina e a Siracusa.

E se Messina sta cominciando adesso a misurarsi con la differenziata, se a Catania qualcosa si muove, a Palermo tutto sprofonda. La responsabilità del disastro di Palermo in materia di gestione – pessima! – di rifiuti è dell’attuale amministrazione comunale: cioè della parte politica – il centrosinistra – della quale fa parte lo stesso Fava, che forse l’ha dimenticato… 

Presidente Fava: già lei, a Palazzo Reale, non è che stia brillando: si lasci servire da chi, quel ‘Palazzo’, ha cominciato a frequentarlo una decida di anni e forse più prima di lei, visto che lei, alla politica, è arrivato solo nel 1993: guarda caso con la Rete di Orlando del quale, oggi, non vede le responsabilità circa il disastro di Palermo.

In politica, ogni tanto, presidente Fava, un po’ di onestà intellettuale non guasta. Anche per non perdere credibilità.

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