Per qualche voto in più Salvini rischia di creare problemi a oltre 2 milioni di italiani che lavorano in Europa (Germania in testa)/ POLITICANDO

1 luglio 2019

In questo articolo trovate il numero esatto di italiani che lavorano in Germania. In testa ci sono i siciliani (236 mila e 333 cittadini) e, in generale, i meridionali. Alzare i toni dello scontro con i tedeschi e, in generale, con la UE rischia di creare problemi a chi lavora nei Paesi della UE e, in particolare, in Germania 

di Carmelo Raffa

Matteo Salvini, mago della comunicazione mediatica, giorno dopo giorno non perde occasione per polemizzare con i Paesi europei sia per quanto riguarda il dramma dell’immigrazione, sia per le regole imposte all’Italia e a tutti i Paesi dell’Unione sulla questione dei conti. Un po’ di ragione per fare ciò il buon o cattivo Matteo l’avrà, ma se il Governo lo segue e si appiattisce sulle sue affermazioni si rischia rotture insanabili con alcuni Paesi dell’Unione.

In particolare, negli ultimi giorni si è creata tensione nei rapporti tra l’Italia e la Germania con un fuoco ancora non spento. La cosa su cui Matteo Salvini dovrebbe riflettere prima di continuare a gettare benzina sul fuoco è che esiste in Italia, senza alcun dubbio, un problema che si chiama immigrazione, sul quale tutti i Paesi dell’Europa sono tenuti a trovare una soluzione e non scaricare il fenomeno sul nostro Paese.

Ma, di converso, abbiamo un fenomeno di tipo opposto che si chiama “emigrazione”. Di ciò fin’oggi Matteo Salvini ha preferito parlare poco, forse perché evidenziandolo “non porterebbe voti”. Però, a questo punto, non solo è opportuno ma è anche indispensabile che lo faccia.

Gli italiani che lavorano nei Paesi dell’Unione europea, secondo i dati pubblicati dall’AIRE, sono 2 milioni e 55.368 e, di questi, ben 702 mila e 884 hanno trovato occupazione nella Germania.

Se diamo uno sguardo alla provenienza regionale, dei 702 mila e 884 italiani che lavorano in Germania, notiamo che ben 236 mila e 333 sono della Sicilia, 3 mila e 224 della Sardegna, 76 mila e 457 della Calabria, 18 mila e 358 sono della Basilicata, 15 mila e 119 dell’Abruzzo, 86 mila e 288 sono della Campania, 108 mila e 837 della Puglia, 21 mila e 915 sono del Lazio, 12 mila e 114 dell’Emilia Romagna, 10 mila e 912 sono del Friuli, 6 mila e 218 della Liguria, 27 mila e 539 della Lombardia, 6 mila e 887 sono delle Marche, 8 mila e 753 del Molise, mille e 331 sono del Piemonte, 11 mila e 385 della Toscana, 15 mila e 172 sono di Bolzano, 4 mila e 613 di Trento, 3 mila e 293 dell’Umbria, 255 della Val d’Aosta e 27 mila e 881 sono del Veneto.

Come si evince chiaramente, la stragrande maggioranza dei cittadini italiani che lavorano in Germania provengono dalla Sicilia e dalle Regioni del Sud Italia.

Il Governo e la maggioranza parlamentare e, in particolare, Matteo Salvini dovrebbero rendersi conto che occorrere un’inversione di decisioni politiche per fare in modo che l’economia e il lavoro ripartano dalle terre più deboli per evitare che ancora tanti siciliani e tanti meridionali scappino dalle proprie terre per guadagnarsi un pezzo di pane fuori dall’Italia.

In questo momento, se si vuole il bene di tanti lavoratori che hanno dovuto affrontare sacrifici su sacrifici andando all’estero – e in Germania in particolare – per un pezzo di pane, non è lecito a nessuno innalzare steccati o buttare benzina sul fuoco.

Ieri abbiamo sentito, al riguardo, che qualche big della Germania ha minacciato la chiusura dei confini Italia-Slovenia e domani, se non si riapre il dialogo, i nostri poveri connazionali potrebbero subire ripercussioni.

Il dialogo si apre reciprocamente, chiarendo che noi abbiamo bisogno della Germania e la Germania ha bisogno dell’Italia. Matteo Salvini non pensi solamente ai voti e sempre più ai voti, perché i voti passano come ha potuto constatare l’altro Matteo (Renzi) che ha visto il suo PD andare alle stelle col 40,8% alle elezioni europee del 2014 e precipitare alle stalle alle elezioni politiche dello scorso anno col 18%.

Noi abbiamo il dovere di ricordare che all’estero ci sono milioni di meridionali e di siciliani. Solo in Germania, come abbiamo ricordato, di italiani, ce ne sono oltre 700 mila: e sono lì che lavorano.

Foto tratta da unionesarda.it 

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