POLITICANDO/ Cantieri in Sicilia: passate le elezioni, gabbati i siciliani?

7 giugno 2019

Troppa confusione sul Decreto “Sblocca  Italia”. Se fin da subito i due partiti che governano il nostro Paese non correranno ai ripari – e a questo punto il Governo dovrebbe approvare un apposito decreto legge – le grandi opere pubbliche in corso nella nostra Isola, ancora una volta, si bloccheranno, a cominciare da quelli relativi alle strade Agrigento-Caltanissetta e Palermo-Agrigento

di Carmelo Raffa

Passate le elezioni e gabbata la Sicilia? Non è un semplice interrogativo ma una quasi realtà evidenziata dai giochi in corso all’interno della maggioranza nazionale tra i Cinque Stelle e i leghisti. tena: il cosiddetto Decreto “Sblocca cantieri”. Se fin da subito i due partiti che governano il nostro Paese non correranno ai ripari – e a questo punto il Governo dovrebbe approvare un apposito decreto legge – le grandi opere pubbliche in corso nella nostra Isola, ancora una volta, si bloccheranno, a cominciare da quelli relativi alle strade Agrigento-Caltanissetta e Palermo-Agrigento.

E gli impegni presi dai due partiti che hanno avuto la maggioranza dei voti in Sicilia che fine faranno?

A tal proposito ci viene in mente un film col Grande comico Totò che, rivolto al Comandante tedesco che affermava di avere carta bianca disse:

“Con quella carta Lei si può pulire il culo”.

Ed ora abbiamo l’impressione che i Governanti nazionali abbiano fatto una cosa simile nei confronti del popolo siciliano. Prima delle elezioni europee avevano presentato un emendamento per garantire l’anticipo del 70% dei crediti vantati dalle imprese e… passate le elezioni gabbate le imprese e conseguentemente i cittadini che attendono il completamento delle opere.

Tempi amari aspettano la Sicilia e i siciliani, se è vero che il Governo si appresta a dare il via all’autonomia delle Regioni del Nord che significa praticamente: più risorse alle Regioni ricche del Nord che verrebbero sottratte alle Regioni povere del Sud.

Al peggio quindi non c’è fine. E le promesse fatte in campagna elettorale rappresenterebbero solo “promesse di marinaio”.

Dicevano prima la Sicilia e il Sud ed ora: W l’Italia e principalmente il Nord Italia.

Cari Cinque Stelle, che ancora una volta avete avuto la fiducia dagli elettori della Sicilia e del Meridione, non cadete nella trappola per salvare le poltrone di potere.

Cari Leghisti che avete dichiarato il pentimento per frasi offensive rivolte in passato ai meridionali ottenendo così milioni di voti in queste povere terre, rinunziate ai vostri disegni nordisti e date al popolo del Sud pari opportunità in termini di viabilità e di lavoro al popolo della Sicilia e del Sud.

Governanti rinunziate al detto “passata la festa, gabbatu lu Santu” e mantenete le promesse fatte.

Foto tratta da blogsicilia

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