Come sono lontane le chiacchiere sull’incidente della nave MSC a Venezia dalla Sicilia senza porti turistici!

4 giugno 2019

Sì, in Sicilia non ci resta che dibattere sull’incidente avvenuto nel Canal Grande di Venezia, dal momento che, dalle nostre parti, oltre a qualche nave ogni settimana, in materia di porti turistici, ci misuriamo con il nulla del Porto di Termini Imerese, con gli intrighi e gli intrallazzi del porto turistico di Balestrate e con il vuoto-a-mare di Cefalù dove, tra un grecale e una sciroccata, non sono disponibili adeguati collegamenti con le isole e attracchi e servizi degni di una località turistica di rinomanza mondiale

di Antonino Privitera

Vista la probabile aria di “stanca” all’orizzonte per l’affievolirsi delle dispute elettorali, gli organi di stampa hanno trovato come tuffarsi e agitare la solita tempesta in un bicchiere… L’ ‘Opera’ della MSC che a Venezia (a causa di una avaria ?) ha accarezzato una imbarcazione è agli onori della cronaca per un grave ma, a mio parere, banalissimo incidente.

Ovviamente è di prammatica la chiamata in causa per il Governo e specialmente per il Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Tutti giù a dibattere sulle incapacità di questo Governo e del Ministro alle Infrastrutture che sta impiegando ben 12 mesi per prendere delle decisioni che si aspettano da molti anni!

Infatti il dibattito sul transito delle grandi navi da crociera sul Canal Grande di Venezia dura da tempo e la “toccata e fuga” dell’ ‘Opera MSC’ giunge proprio a tempo. Ovviamente anche il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, non ha mancato di manifestare la sua impazienza e chiede subito un tavolo per discutere e decidere. Ma il “Governatore” del Veneto, Luca Zaja, non è della Lega? I sindaci che si sono succeduti non hanno mai avuto tempo per mettersi a tavola con le autorità indicate del Capitano della Lega ex Nord?

Fino ad ora i tavoli sono stati imbanditi per risolvere i problemi del MOSE e degli oltre cinque miliardi fino ad ora spesi! Oggi fa scalpore l’incidente della nave che, a nostro modesto parere, è dovuto, come quasi sempre, all’errore umano come già fu per la ‘Costa Concordia’ anche se, ovviamente, la compagnia dichiara un’avaria, quindi un problema tecnico imprevedibile, ma è proprio così?

Per coloro che vanno per mare qualche dubbio si insinua, eccome! Le disposizioni sicuramente non prevedono la velocità che riferisce la stampa. Nei porti e specialmente nel luogo in oggetto sicuramente non si prevedono velocità cinque nodi… Poi accidentalmente passati a sette! E’ oltremodo evidente che la velocità non fosse né cinque, né sette nodi, in quanto a quella velocità la nave non avrebbe solo tolto la vernice alla barchetta, ma ne avrebbe fatto una bella sottiletta!

Ma le balle sono sempre in giro anzi in questo caso… a galla! Al comando non è previsto che ci sia il pilota del porto? Le manovre (anche se queste navi hanno una grande manovrabilità grazie ai motori direzionali a propulsione elettrica, eliche di prua , ecc.) non sono coadiuvate dai rimorchiatori?

Tutta la polemica viene riportata adesso sull’opportunità di vietare il transito nel Canal Grande… anche se l’incidente non ha nulla a che vedere con quel tratto di mare dove il moto ondoso viene generato e mantenuto costante più dalle migliaia di battelli e battellini (che possono tenere velocità anche superiori ai dieci nodi) che dalle gigantesche navi da crociera che, come previsto, lo percorrono a passo d’uomo e con l’ausilio di rimorchiatori!

Ad ogni modo, questo incidente consentirà in ogni caso di distogliere l’attenzione anche in non meridionali che ci inseriamo in argomenti lontani geograficamente da noi, ma non altrettanto lontani nel merito.

Noi non abbiamo motivo di lamentarci per ridurre il traffico delle navi… siamo già marginalizzati per nostro merito. Vedere attraccare qualche nave alla settimana, anche se non riempie i porti quantomeno riempie gli occhi! Pur essendo al centro del Mediterraneo, la culla della civiltà, i luoghi di incontro delle civiltà più antiche, anche se possediamo le più valide testimonianze storiche e paesaggistiche, qualche nave alla settimana ci basta, almeno non corriamo rischi di sovraffollamento…non avremo bisogno nemmeno di pensare al ticket di ingresso per limitare i visitatori come a Venezia.

Noi siamo diversi… i nostri porti sono sempre disponibili. Vedi il nulla di Termini Imerese, sempre in grande attesa…

Vedi lo spreco e gli intrallazzi del porto di Balestrate, l’assenza totale di idonei e sicuri porti nelle isole minori o, ancora, di Cefalù dove, tra un grecale e una sciroccata, non sono disponibili adeguati collegamenti con le isole e attracchi e servizi degni di una località turistica di rinomanza mondiale.

Magari resteremo coinvolti nelle dispute lagunari, ma come sempre, nulla sarà fatto per emergere nel settore turistico e, ad onta delle dichiarazioni ufficiali, continueremo a sguazzare nella palude in cui siamo.

E’ destino per noi solo “toccata e fuga”!

Foto tratta da corrierealtomilanese.com

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