Caro Salvini, con te e con la Lega la Sicilia si è messa in casa il ‘Cavallo di Troia’

1 giugno 2019

Adriana Vitale collabora con I Nuovi Vespri. Ha cominciato a scrivere lettere ai politici per sollecitarli sui temi legati alla Sicilia. Nei giorni scorsi ne ha scritta una a Salvini pubblicata su Faceboo. Oggi, in occasione dell’incredibile attacco di un sottosegretario leghista alla Tonnara di Favignana, ha scritto al leader leghista e Ministro degli Interni una seconda lettera. Eccola  

di Adriana Vitale

Caro Salvini, ti riscrivo

A pochi giorni dalla mia missiva nella quale ti chiedevo di dimostrare che l’attenzione verso la mia madre terra fosse sincera (la prima lettera di Adriana Vitale a Salvini è pubblicata sulla sua pagina Facebook che trovate in basso) è arrivata la tua risposta, quella risposta che speravo non arrivasse mai, nella quale continui imperterrito ad infierire su mia madre.

La decisione all’assegnazione delle quote di tonno inique, assolutamente insufficienti per la sostenibilità economico finanziaria delle attività di pesca, da parte del tuo ministro leghista condannerà la Tonnara di Favignana a chiudere i battenti, dopo notevoli sforzi per riaprirla, con ricadute occupazionali non indifferenti.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio e di agnelli trasformati in lupi ne è già piena di suo la mia terra. Sorrisi, baci, abbracci, visite, promesse, arancine, cannoli e voilà, l’inganno è servito. Ci siamo messi in casa il “Cavallo di Troia”.

Tanto ti ridovevo
Adriana Vitale

Qui la prima lettera di Adriana Vitale a Salvini

Caro Salvini, ti scrivo

Certo, sei riuscito in un capolavoro sul quale nessuno avrebbe scommesso un centesimo. Hai portato un partito, peraltro locale, da un misero numero ad una cifra a trentaquattro punti percentuale, almeno tra chi ha deciso di recarsi alle urne. Un risultato da capogiro, che spaventerebbe chiunque e che, sono certa, spaventa anche te, tanto da togliere tu stesso dei punti, parli sempre di trenta, come se superare quella soglia fosse troppo finanche per te. Ma il dato più sconvolgente è stata la percentuale che sei riuscito ad intascare in Sicilia, una terra insultata, schifata, offesa e considerata il male del Nord, un popolo considerato accattone e misero. A proposito, ti consiglio uno studio approfondito di come il tuo Nord ha saccheggiato la mia madre terra ricca e produttiva, sarebbe utile per comprendere e capire che già, solo per questo, dovresti metterti in ginocchio e chiedere scusa a nome dei tuoi antenati. Stereotipi, luoghi comuni, fango a iosa hanno completato l’opera per giustificare i continui insulti e scippi.
Orbene, il tuo capolavoro ha un suo perché, anzi credo tanti perché. Partiamo dal più volgare che non è altro che l’intuizione di chi, mastro politicante, intuisce per tempo il carro del vincitore e con il suo pacchetto di voti fa il voltagabbana alla ricerca di un posto al sole. È poi, poi il tuo carisma, il tuo contatto corpo a corpo, sorriso su sorriso, selfie su selfie, il tuo essere alla portata di tutti, il tuo donarti a piene mani tra la gente senza puzza sotto il naso, il tuo comprendere che basta poco per attirare simpatie e consensi. Un cavallo di battaglia, una felpa, una piazza, un sorriso, un selfie e il gioco è fatto, specie se l’alternativa delude, specie dopo averle provate tutte.
Caro Salvini, debbo riconoscere la tua grande abilità nel far dimenticare insulti e offese, ma io non dimentico, non dimentico la mia madre terra insultata e non dimentico le tue offese, quasi con odio, al mio indirizzo solo perché figlia di questa madre. No, non riesco a dimenticare, le scuse sono il niente rispetto alle umiliazioni e mortificazioni. Vuoi che dimentichi? Bene, adesso hai il potere dalla tua, restituisci con i fatti veri e tangibili le offese e le umiliazioni a mia madre. Solo e solo allora potrò dimenticare, restituisci a mia madre ciò che le spetta: risorse scippate, considerazione, rispetto e dignità. Solo e solo allora avrai il mio perdono, che va al di là delle tue idee e della politica che porti avanti, discutibile, condannabile o apprezzabile, ma non è questo il punto, il punto è la mia considerazione al Salvini politico e perché no, anche al Salvini uomo. Il resto dipende dai punti di vista e dalla libertà individuale delle sue proprie idee insindacabili e rispettabili.
Tanto ti dovevo
Adriana Vitale

 

 

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