Va bene, ha vinto la Lega di Salvini in Italia e in Sicilia. E adesso?

27 maggio 2019

Ora si tratta di capire che cosa proporrà la Lega di Matteo Salvini. Per l’Italia al programma aggiungerà la Flat tax e l’Autonomia differenziata. Ma con la seconda opzione andrà a penalizzare il Sud che lo ha appena votato. Come ha constatato Luigi Di Maio, ormai il consenso si perde nel giro di un anno. Se ne ricordi anche Salvini e veda di non scherzare troppo con il Sud e con la Sicilia

di Carmelo Raffa

Europee: Salvini stravince! Ed ora?

Matteo Salvini si aspettava per la sua Lega un successo e non solo c’è stato ma addirittura è andato oltre qualsiasi previsione o sondaggio.

Il 34,4% ottenuto dalle schede scrutinate ha un grande significato politico se paragonato ai dati precedenti del 2013 (6,2%) e alle elezioni politiche dell’anno scorso (17,37%).

Il 510% in più rispetto alle europee precedenti e il doppio dei suffragi rispetto alle ultime politiche.

Dobbiamo però ricordare che anche l’altro Matteo del PD – Matteo Renzi – nelle scorse europee aveva avuto un successone ottenendo per il suo partito il 40,8% mentre l’anno precedente alle politiche con Bersani segretario e il Partito Democratico aveva ottenuto il 25%.

Il Movimento Cinque Stelle ne esce umiliato da questa consultazione e in particolare il suo leader, Luigi Di Maio. La forza politica creata da Beppe Grillo supera di poco il 17%. Oltre quattro punti e mezzo in meno rispetto all’europee del 2014 e quasi dimezzato sui voti ottenuti alle politiche del 2018.

Il PD riparte ottenendo il 22,77% rispetto alla sonora batosta dell’anno scorso che lo aveva visto cadere al 18,72%, ma se facciamo un riferimento alle scorse elezioni europee constatiamo che ne è uscito quasi dimezzato.

La Meloni gioisce un po’ aumentando di qualche punto la percentuale di Fratelli d’Italia, mentre per i partiti e movimenti di centrosinistra e non si rileva l’insuccesso non arrivando alla soglia minima per portare qualche seggio al Parlamento europeo.

Ed ora? Già la voce intensa del vincitore Matteo Salvini si è fatta sentire ieri sera affermando che vuole proseguire l’azione di Governo e che occorrono dei sì da parte degli alleati a cominciare dai punti contenuti nel contratto con particolare riferimento alla Flat tax e al riconoscimento delle autonomie rivendicate dalle Regioni del Nord.

Se sulla Flat tax i Cinque Stelle possono convergere con la Lega, altrettanto non sarà facile per la questione “autonomie”, perché accettandole significherebbe arricchire ulteriormente le ricche Regioni del Nord a discapito delle povere Regioni del Mezzogiorno.

A questo punto, oltre a Di Maio che non è stato eccessivamente penalizzato dai siciliani che hanno dato ai Cinque Stelle la maggioranza relativa anche in queste elezioni, anche Salvini dovrebbe rifletterci sopra visto che ha pescato bene e molti voti in Sicilia e nel Sud Italia.

Se poi la Lega ripropone la realizzazione della TAV gli alleati e non solo essi dovrebbero pensare a realizzare quelle opere di viabilità indispensabili per il futuro della nostra Isola, perché è impensabile che mentre il Centro Nord si integra con i Paesi europei, da Trapani a Siracusa un treno c’impiega dodici ore.

Luigi Di Maio e Matteo Salvini riflettetteci sopra, perché come è emerso dai risultati il successo passa velocemente com’è accaduto al PD di Matteo Renzi e come ha già ha avuto modo di constatare oggi Luigi Di Maio. E se non si agisce concretamente per la Sicilia da qui potrebbe partire un’ulteriore batosta per coloro che continuano ad operare senza realizzare.

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