La vera natura della tanto celebrata “Generazione Erasmus”

26 maggio 2019

Come si diceva una volta in Sicilia, “Manciari, biviri e divirtimentu”… 

“Cadice, quattro ragazzi campani studenti Erasmus arrestati dopo una rissa: grave un ragazzo spagnolo”.

L’immagine tragica di ciò che realmente l’Erasmus è: movida, sballo e perdita di tempo. Niente a che vedere con il viaggio di studio e di cultura à la Goethe.

Alla luce di quanto avvenuto a Cadice, possiamo dirlo con convinzione. Abbiamo tolto la leva obbligatoria e abbiamo messo come nuova naia l’Erasmus, per rieducare i giovani al globalismo post-nazionale. Di modo che essi abbandonino ogni radicamento nazionale e ogni residua identità culturale e si consegnino senza coscienza infelice all’erranza planetaria, all’espatrio permanente, al moto diasporico globalizzato e alla centrifugazione postmoderna delle identità. La UE ci ha dato salari più bassi ma Erasmus e mobilità. In sostanza, la possibilità di spostarci per essere sfruttati altrove.

Diego Fusaro, filosofo e commentatore

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