Indipendentisti siciliani con la Lega? “Incoerenza che legittima lo sfruttamento della Sicilia”

21 maggio 2019

A due anni dalla scomparsa di Santo Trovato, il suo pensiero più attuale che mai…

Due anni fa ci lasciava, improvvisamente, Santo Trovato, uno dei leader più carismatici dell’indipendentismo siciliano moderno. Persona perbene, colta e appassionata, con i suoi discorsi e i suoi scritti, riusciva sempre a toccare le corde di chi lo ascoltava, o lo leggeva. Una delle sue doti più spiccate era la coerenza, una della sue ‘fissazioni’ era cercarla questa coerenza, in tutto e in tutti, soprattutto tra chi si definisce “indipendentista”. La sua visione dell’indipendentismo coincideva con la visione di chi l’impegno politico lo vive come mezzo per migliorare la società. Di sinistra? Sì, senza se e senza ma, perché “tutte le istanze separatiste/autonomiste che hanno attraversato la Sicilia dall’unità d’Italia sino ai nostri giorni, furono dettate dallo stato di malessere in cui versava la popolazione siciliana”. L’ indipendentismo, per lui, come potete leggere qui, non può che essere una declinazione del pensiero socialista.

Oggi, una messa a Catania, sta celebrando la sua memoria. A sua moglie Piera, un abbraccio affettuoso. La sua vita, scrive su Facebook, non è più la stessa senza Santo. Non è difficile crederlo, ha perso l’uomo che amava e, per di più, una persona straordinaria che, in quanto tale, lascia un vuoto ancora più difficile da colmare. La morte e i suoi misteri, cara Piera, non sappiamo sondare. Ma non a tutte capita la fortuna di condividere un pezzo di questa esperienza terrena con un uomo speciale come è stato tuo marito.

Noi oggi vogliamo ricordarlo con una sua riflessione, quanto mai attuale e che, in linea con il suo pensiero, parla di coerenza…

 

di Santo Trovato

Gli indipendentisti e la Lega Nord

Santo Trovato

Mi rivolgo agli indipendentisti, o che tali si definiscono: le “alleanze” si fanno tra soggetti che detengono ognuno di loro un qualche potere (politico, o militare, o economico). Gli indipendentisti siciliani non detengono nessuno di questi poteri e, quindi, non sono in grado di fare alcuna alleanza per poi, vinta la “guerra”, amministrare ognuno il proprio territorio.

Per gli indipendentisti siciliani, dare sostegno alla Lega Nord significherebbe, se la Lega Nord vincesse la “guerra”, consegnare la Sicilia alla Lega Nord che, per loro stessa ammissione, è un partito territoriale (Prima il Nord!);

significherebbe appoggiare il perpretare la colonizzazione della Sicilia da parte della politica italiota;

significa legittimare ancora di più lo sfruttamento della nostra Isola per gli interessi del nord dell’Italia; significa che se fino ad oggi i partiti nazionali che dovrebbero difendere gli interessi di tutti i cittadini italiani, Siciliani compresi, hanno, viceversa favorito l’area Centro/nord-Nord del Paese, domani la Lega Nord, per il suo stesso motivo di esistere, enunciato nella stessa denominazione del movimento “LEGA NORD”, oltre che negli slogan e nei comizi rivolti al suo elettorato territoriale, opererebbe UNICAMENTE una politica concentrata agli ESCLUSIVI INTERESSI del suo ELETTORATO TERRITORIALE.

E’ vero che noi INDIPENDENTISTI SICILIANI non siamo politicamente organizzati, ma con questo NON POSSIAMO ESSERE INCOERENTI con tutto ciò che professiamo e buttare alle ortiche il “nostro credo”.

 

 

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