Riusciranno le ‘anime’ del sicilianismo a trovare una sintesi politica, oltre alle ‘marce’ e alle ‘celebrazioni’?

16 maggio 2019

Forse la nostra è una provocazione. Di sicuro è il tentativo di capire cosa fare per unificare il variegato universo del sicilianismo e dell’indipendentismo della nostra Isola. Oggi pubblichiamo questo comunicato stampa, che annuncia un’iniziativa a Caltagirone. Si può dialogare con i protagonisti di questo appuntamento, considerato che molti di loro hanno esperienze in altre formazioni politiche non esattamente ‘autonomiste’ e meno che mai ‘indipendentiste’? Il dibattito è aperto

Abbiamo deciso di pubblicare questo comunicato stampa perché vogliamo cercare di capire cosa pensa il mondo dei sicilianisti di tale iniziativa. Siccome noi siamo convinti che tutte le ‘anime’ del sicilianismo – autonomisti e indipendentisti – dovranno, prima o poi, trovare una sintesi politica, proviamo a capire cosa pensare del gruppo di persone che dà vita alla seguente iniziativa.

Leggiamo insieme il comunicato stampa:

Autonomia- Sardi e Sicilianisti insieme contro il regionalismo differenziato e per celebrare l’Autonomia speciale siciliana

Sarà Caltagirone, casa di Sturzo e Milazzo, ad ospitare l’incontro di Siciliani verso la Costituente su “L’Autonomia Speciale Siciliana e il regionalismo differenziato del Nord”, temi in controtendenza rispetto alla competizione elettorale in corso per il rinnovo del Parlamento europeo.

L’incontro che sarà introdotto da Andrea Piraino, ordinario di Diritto costituzionale, vede tra i relatori, assieme a leader del neo movimento sicilianista come Salvo Fleres, Salvatore Grillo, Carmelo Rapisarda, Antonio Carullo, Maurizio Ballistreri e Antonella Marsala, quelli di “Diventerà Bellissima” come Gino Ioppolo, Ruggero Razza e lo stesso Presidente della Regione Nello Musumeci.

“Mentre tutti saranno occupati a cercare preferenze, trascurando gli obiettivi, a Caltagirone, nel 73°anniversario della proclamazione dell’Autonomia speciale, si parlerà di politica, quella che sarà di grande attualità nei prossimi mesi e sulla quale la Sicilia e il Mezzogiorno si giocheranno il proprio futuro – spiega Salvatore Grillo, componente del Consiglio nazionale del movimento sicilianista -. Con il regionalismo differenziato proposto dalle Regioni ricche e sponsorizzato dalla Lega, il Meridione e la Sicilia rischiano di vedere svanire ogni speranza di perequazione tra le proprie infrastrutture e i propri servizi e quelli del Centro-Nord”.

La scelta di ignorare il dibattito elettorale per dedicarsi a temi solo apparentemente provinciali rispetto a quelli europei vede concordi anche i Riformatori sardi, che prenderanno parte all’incontro in veste ufficiale con Attilio Dedoni, uno dei leader del movimento sardo.

“E’ la prima volta che un evento fortemente connotato di valori e di significati sicilianisti trova l’adesione di un importante segmento della tradizione autonomista sarda – commenta Salvo Fleres, coordinatore nazionale di Siciliani verso la costituente -. Accoglieremo con piacere la delegazione dei Riformatori sardi, convinti che le battaglie che attendono le due Isole potranno creare le premesse per un’azione comune”.

Significativa appare la presenza all’incontro dei vertici di “Diventerà Bellissima” che, attraverso le costanti dichiarazioni di Nello Musumeci, intende muoversi per mettere in piedi una grande forza popolare che rappresenti il territorio e le sue popolazioni.

Cominciamo col dire che molti di questi personaggi che danno vita all’iniziativa li conosciamo. Nel complesso, possiamo dire che sono quasi tutti di centrodestra, con tre eccezioni: il professore Andrea Piraino che fa parte delle tradizione del Cattolicesimo sociale; e  Maurizio Ballistreri e Antonella Marsala, che provengono dalla tradizione socialista.

Non ci rassicura la presenza dei Riformatori Sardi, che – questo lo anticipiamo noi – non possono assolutamente fare parte di un movimento autonomista-indipendentista che veda insieme Sicilia e Sardegna.

I Riformisti Sardi, infatti, hanno un passato di centrodestra: di quel centrodestra che nulla ha a che vedere con l’Autonomia e con l’Indipendentismo: li ricordiamo con il Patto Segni, con l’UDC, persino con Mario Monti e, appunto perché sono di centrodestra, alle elezioni regionali della Sardegna di qualche mese fa hanno appoggiato l’attuale presidente della Regione, Christian Solinas, naturalmente di centrodestra.

Preveniamo un’altra obiezione: dietro questo movimento ci potrebbe essere anche il solito Raffaele Lombardo, quello del rigassificatore di Porto Empedocle, che prima non si doveva fare e poi è stato autorizzato da Lombardo presidente della Regione…

Ancora un’altra obiezione: la presenza del presidente della Regione Musumeci e dell’assessore regionale Razza è un errore: perché dà a questo appuntamento una collocazione di centrodestra. Sarebbe stato meglio collocarli tra gli ‘ospiti’.

Pur con tutte le riserve su alcuni personaggi, una cosa va detta: a differenza del sicilianismo fatto di tanti Movimenti che non ‘quagliano’ mai, i protagonisti del convegno di Caltagirone hanno esperienza. Sì, proprio l’esperienza che manca a tanti sicilianisti, generosi, ma un po’ inconcludenti.

L’ultimo ‘generoso disastro’ risale alle elezioni regionali del novembre 2017, quando non si è riusciti nemmeno ad arrivare ad una candidatura comune tra i sicilianisti, ma solo alla lista Siciliani Liberi: esperienza che non è andata proprio benissimo… (per la cronaca, l’attuale leader, Ciro Lomonte, non ha responsabilità: infatti è stato scelto dopo il disastro…).

Noi siamo i primi a partecipare, ogni anno, alla celebrazione per ricordare la Rivolta dei Vespri Siciliani. O per onorare la memoria di Antonio Canepa. Ma, gli amici ne converranno, questo non basta: bisogna fare qualcosa di più.

Detto questo, il dibattito è aperto.

P.s

Ah, dimenticavamo: I Nuovi Vespri hanno iniziato a scrivere di “Regionalismo differenziato del Nord” già da qualche tempo, come sa chi legge questo blog. In ritardo sono arrivati, semmai, gli amici di Caltagirone che, forse, erano un po’ distratti… 

Foto tratta da sikelianews.it

 

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