Diego Fusaro: “Lo spread? L’equivalente del latinorum di manzoniana memoria”

16 maggio 2019

Da oggi cominceremo a pubblicare alcune delle riflessioni del filosofo e commentatore, Diego Fusaro. Oggi cominciamo con l’interpretazione dello spread, parola con la quale l’Italia ha cominciato a familiarizzare grazie al ‘genio’ di Mario Monti che personaggi ‘geniali’ come lui hanno piazzato al Governo dell’Italia  

“La neolingua anglofona turbocapitalistica lo chiama spread: in realtà è la reazione organizzata della classe dominante apolide-finanziaria allorché le masse nazionali-popolari votano altrimenti rispetto ai suoi desiderata. Lo spread serve a intimorire le masse mediante spauracchi immaginari, di modo che esse preferiscano rimanere nelle loro catene abbandonando ogni velleità di liberazione. È l’equivalente del latinorum di manzoniana memoria, il capolavoro della neolingua a beneficio dei mercati deregolamentati e della loro classe di riferimento”.

Diego Fusaro

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