Ex Province siciliane, la proposta di Cateno De Luca è fuori dalla logica politica ed economica

8 maggio 2019

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca – che è anche sindaco metropolitano della Città dello Stretto (cioè presidente della ex Provincia di Messina) – ieri, a Palermo, nel corso di una conferenza stampa, ha proposto di utilizzare i fondi europei per salvare le ex Province siciliane ‘massacrate’ finanziariamente dagli ex Governi nazionali e siciliani di centrosinistra. Perché quella di De Luca è solo una proposta elettorale e clientelare 

da Domenico Cutrona
Segretario Politico del Movimento Popolare Federalista Europeo
riceviamo e pubblichiamo

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha proposto nella conferenza stampa celebrata ieri a Palermo, prezzo il Palazzo Reale, sede dell’Assemblea regionale siciliana, di volere utilizzare una parte dei fondi europei per risolvere i problemi finanziari delle ex Province dell’Isola.

Non siamo d’accordo con questa proposta, perché i fondi europei devono servire per lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro. Oltre al fatto che i fondi europei non sono destinati a pagare debiti o stipendi della Pubblica Amministrazione, ciò sarebbe una cattiva utilizzazione degli stessi fondi.

Si deve ritenere questa posizione solo strumentale e destituita di fondamento rispetto alla normale gestione della cosa pubblica, perché si va a utilizzare risorse che l’Unione Europea ha programmato per altri scopi.

Il modo del tutto bizzarro di gestire la cosa pubblica da parte del sindaco De Luca non è condivisibile e non ci fa sperare bene per una persona che si vuole proporre come candidato a Presidente della Regione siciliana.

Ormai si assiste giorno dopo giorno al fatto che nessun gruppo politico ha proposte concrete e quindi si va a perorare cause per fare clientelismo senza valutare seriamente come vanno utilizzati i fondi europei.

Siamo ridotti a continue proposte di cose non programmate, ma dette solo per creare clientelismo. Il sindaco di Messina dovrebbe maggiormente occuparsi della città di Messina, poiché le sue ultime uscite utilizzate per fini elettorali, attuali e venture, non porgono alla Sicilia una proposta politica seria e di soluzione dei problemi di questa Regione.

Siamo sorpresi come viene gestita la Pubblica Amministrazione siciliana dove si riscontra solo ed esclusivamente protagonismo e trasformismo.

E’ necessario fare proposte corrette per la sistemazione della cosa pubblica. Le Province devono essere ripristinate per assolvere il compito di regolazione e programmazione delle attività provinciali, ma certamente non con i Fondi di sviluppo; ci vuole una seria riforma della Pubblica Amministrazione, al fine di applicare l’operosità delle Province che sono state devastate dalle precedenti amministrazioni regionali, coadiuvate da un Governo nazione irresponsabile.

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