Se il popolo (99% dei cittadini) non sfiderà il potere (1% dei cittadini) l’Italia non uscirà dalla crisi

5 maggio 2019

Quante volte, soprattutto durante i Governi Renzi e Gentiloni, ci hanno raccontato che l’economia italiana era in ripresa. Tutte balle. I ‘numeri’, ancora oggi, dicono l’esatto contrario, come potete leggere in questo articolo. Serve un cambiamento radicale: una rivolta della maggioranza dei cittadini poveri contro l’esigua minoranza dei ricchi 

di Antonio Piraino

E’ possibile fare uscire il Paese dalla crisi senza affrontare le cause vere? Evidentemente no. Eppure è quello che succede. Dunque è lecito chiedersi perché ciò non avviene.

Nel mondo, ed in modo particolare in Italia, è in atto un impressionante fenomeno di ricostituzione della ricchezza privata, come dimostra il rapporto capitale/reddito oramai prossimo a 7 volte! Infatti, a fronte di un reddito nazionale di circa 1750 miliardi, la ricchezza privata è di oltre 12.000 miliardi.

Parallelamente, è in atto un altrettanto significativo processo di concentrazione dei patrimoni e dei redditi individuali.

Un solo dato: 1% degli italiani possiede il 25% del patrimonio (3.000 miliardi) e guadagna un reddito nazionale pari al 10% (175 miliardi).
Di contro, il 50% più povero degli italiani detiene solo il 5% del patrimonio e guadagna il 25% del reddito!

Eppure nessuno ne parla. Perché?

Perché parlarne significherebbe già di per sé mettere il discussione lo scandaloso livello delle disuguaglianze del nostro Paese, destinate peraltro a crescere ancora. Meglio “cazzeggiare” parlando di crescita del PIL e soprattutto di Flat tax.

Chi detiene il reale potere economico/finanziario e, alla lunga, politico del nostro Paese può permettere tutto, tranne una cosa: che si metta in discussione questa evoluzione e concentrazione. Cioè la causa della nostra crisi attuale.

Fino a quando il “popolo” (il 99% degli italiani) non prenderà coscienza di ciò e sfiderà il potere (1%) l’ Italia non uscirà dalla crisi.

È possibile? Sì. Ma è difficile perché il cerchio magico controlla tutto, soprattutto stampa e università, le sedi naturali di un pensiero critico e democratico, come ha dimostrato il prof. Thomas Piketty scrivendo “Il capitale nel ventunesimo secolo”, un libro che vale un Nobel che mai gli verrà assegnato.

Foto tratta da spnews.it

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti